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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04872 presentata da MASSIDDA PIERGIORGIO (FORZA ITALIA) in data 19941107

Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro della sanita'. - Per sapere - premesso che: la gran parte delle organizzazioni sindacali dei medici dipendenti e convenzionati con il Servizio sanitario nazionale unitamente alla rappresentanza sindacale dei famacisti e dei veterinari ha indetto lo sciopero per il 4 novembre contro la "Finanziaria" e la "politica sanitaria del Governo"; i dirigenti dei sindacati medici sono collocati nell'area dei partiti che il voto del 27 marzo ha relegato all'opposizione; tali organizzazioni hanno formulato e firmato un documento di lotta politica di denuncia e di condanna delle scelte del Governo che a loro dire "rischiano di portare dal punto di vista sanitario, il nostro Paese a livelli degni del terzo mondo", scelte pericolose che "sono l'espressione di una politica insensibile ai bisogni delle persone malate, dei pazienti cronici, degli anziani ... e cosi' via ... i quali verrebbero a trovarsi scoperti da qualsiasi assistenza" in quanto il Governo "intende scardinare il Servizio sanitario pubblico per affidare la gestione della salute italiana ai gruppi privati ed assicurativi" e, riproducendo specularmente le stesse cose dei partiti dell'opposizione, vengono invitati i cittadini a contrastare ... un progetto politico che "distrugge la sanita' pubblica"; tale documento politico con la correlata programmazione dello sciopero ha ricevuto il voto di adesione dei Comitati centrali delle Federazioni degli ordini dei medici e degli odontoiatri e dei farmacisti; le Federazioni degli ordini sanitari istituite con la legge sono enti pubblici che svolgono attivita' amministrativa ausiliaria a quello dello Stato ed hanno, per delega dell'ordinamento giuridico, il compito di tutelare il decoro della professione con attribuzioni e poteri di intervento nell'ambito della libera professione, con esclusione di qualsiasi ingerenza nei rapporti di pubblico impiego tranne in quei casi esplicitamente previsti e limitatamente agli aspetti deontologici; i membri del Comitato centrale della Federazione degli ordini dei medici e degli odontoiatri sono nella totalita' o quasi di estrazione sindacale ed in gran parte dirigenti dei sindacati firmatari del documento in esame (medici generici FIMMG, dottor Boni, medici ambulatoriali interni SUMAI, dottor Meledandri, medici ospedalieri CIMO, dottor Sizia) -: se non ritenga suo obbligo intervenire per far cessare un andazzo che si perpetua da anni caratterizzato dallo strumentale illegittimo uso delle Federazioni per scopi e finalita' che esultano dalla sfera delle competenze istituzionali la cui gestione e' di natura pubblica e deve essere diretta a soddisfare le esigenze pubbliche, visto che nei fatti, anche per la latitanza ed il lassismo del Ministero vigilante, il comitato centrale, come e' dimostrato, in particolare della Federazione degli ordini dei medici e degli odontoiatri, occupato ed ingessato dai dirigenti sindacali, esercita i poteri e dispone dei mezzi e delle risorse dell'ente non in materia funzionale ai fini istituzionali; se non ravvisi gli estremi per sollecitare ed impegnare il Ministro della sanita', cui spetta il potere-dovere di vigilare sulle Federazioni degli ordini sanitari, di assumere le opportune iniziative volte a recuperare il buon andamento, l'imparzialita' e la gestione degli enti anche attraverso eventuale commissariamento, in considerazione della gravita' della decisione di adesione al documento sindacale ed alla posizione assunta di palese appoggio allo sciopero come risulta chiaro da quanto scritto su il Medico d'Italia n. 29-31, organo di stampa della Federazione nazionale degli ordini dei medici e degli odontoiatri; se non ritenga che nel comportamento della Federazione degli ordini dei medici e degli odontoiatri possano ravvisarsi responsabilita' di natura penale concretizzatesi nell'istigazione alla commissione del reato di interruzione di pubblico servizio, attesa la natura giuridica degli organismi di che trattasi; al riguardo l'interrogante tiene ad evidenziare che le Federazioni degli organi sanitari non hanno ruolo e funzioni ne' politiche ne' sindacali e che, sia nell'area politica che nell'area sindacale, non hanno veste per rappresentare gli iscritti agli Albi e tantomeno hanno veste se non violentando arbitrariamente la loro natura ed abusando del loro potere per sostenere lotte politiche contro il Governo, in nome e per conto degli iscritti tra i quali ve ne sono numerosissimi, unitamente ad altri sindacati di categoria, che esprimono posizioni diametralmente opposte a quelle contenute nel documento in esame. Gli interroganti infine, atteso che le Federazioni degli ordini sanitari hanno funzioni ed attribuzioni che attengono alla tenuta dell'albo, ed all'esercizio del potere disciplinare, chiedono al Ministro della sanita' se non ritenga suo dovere promuovere l'iniziativa disciplinare davanti la Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie nei confronti dei membri dei Comitati centrali per il loro comportamento tenuto nella circostanza deontologicamente perseguibile per le ragioni sopra riportate e perche' e' stata coartata la volonta' degli iscritti e tradita la loro fiducia per un uso distorto dell'ente, della carica, dei mezzi e delle risorse economiche. (4-04872)

 
Cronologia
domenica 6 novembre
  • Politica, cultura e società
    Una disastrosa alluvione devasta le province di Cuneo, Asti e Alessandria, causando 64 morti.

giovedì 10 novembre
  • Politica, cultura e società
    Il 47° Congresso del PSI, riunito a Roma, sancisce lo scioglimento del Partito Socialista Italiano e la nascita dei Socialisti Italiani. Enrico Boselli è il segretario della nuova formazione e Gino Giugni ne è il presidente.