Portale storico della Camera dei deputati

Ai Ministri di grazia e giustizia, dell'ambiente, dei lavori pubblici e dell'interno. - Per sapere - premesso che: la societa' "Romagna Acque Spa" (ex Consorzio Acque per le province di Forli' e Ravenna), ha inviato, in data 7 settembre 1994, ai Ministri dell'ambiente e dei lavori pubblici, al Presidente della Regione Emilia e Romagna ed al Prefetto di Forli', una segnalazione circa un presunto movimento franoso a monte dell'invaso di Ridracoli, comune di Santa Sofia - FO -, lamentando un mancato nulla osta da parte dell'Ente Parco nazionale alla costruzione di una pista di servizio, indispensabile, secondo la Romagna Acque Spa, alla esecuzione di opere di consolidamento, cosi' come previsto e richiesto dalla stessa societa'; a seguito di tale documento, l'ingegner Blasco, vice direttore generale della direzione generale della difesa del suolo, del Ministero dei lavori pubblici, ha indirizzato una lettera all'Ente Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, ed inoltre a Romagna Acque Spa, al Provveditorato OO.PP. per l'Emilia e Romagna, al Presidente della regione Emilia e Romagna, al Prefetto di Forli' e alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Servizio nazionale dighe, con numero prot. TC/971, in data 26 settembre 1994; con tale nota l'ingegnere Blasco chiede all'Ente parco di "...voler riconsiderare le motivazioni che lo hanno indotto ad esprimersi negativamente in merito al progetto...", senza sapere e senza chiedere quali siano le motivazioni che hanno indotto l'Ente a negare il nulla osta, tenendo evidentemente conto solo delle dichiarazioni della Romagna Acque Spa, cio', dimostrato da alcuni passi della lettera dell'ingegnere, quali "... dalla suddetta nota della Romagna Acque Spa, risulta che codesto Ente ha espresso parere negativo in merito al progetto di costruzione della citata pista..." e ancora "...a giudizio della Romagna Acque Spa tale pista di servizio... e' indispensabile per lo svolgimento dei lavori..."; dimostrato pure dal fatto che Blasco chiede, nella stessa lettera, eventuali osservazioni al Provveditorato alle OO.PP. dell'Emilia e Romagna -: se si intenda accertare se l'ingegner Blasco era autorizzato ad operare la pressione espressa dalla sua nota nei confronti dell'Ente Parco; se tale pressione non possa sembrare inopportuna, ingiustificata ed indebita, vista l'evidente mancanza di visione prismatica del problema da parte dell'ingegnere; se, comunque, tale pressione sia da considerarsi lecita; se si ritenga opportuno verificare ed approfondire l'intera questione, con tutte le iniziative, operazioni o problematiche da essa scaturite, con una specifica indagine giudiziaria. (4-05460)