Portale storico della Camera dei deputati

La Camera, premesso che: la montagna sta morendo proprio per la mancanza di adeguati finanziamenti che consentano di mantenere e di stimolare le attivita' economiche agricole, silvo-pastorali, turistiche oltre che artigianali e commerciali e di preservare un livello minimo di servizi per i suoi abitanti; la montagna ha perso dapprima gli uffici postali, successivamente le scuole, i trasporti ed altri importanti servizi pubblici; le attivita' agricole altamente redditizie sono penalizzate e rese problematiche da leggi inique, come le norme sulle quote latte e quelle sullo smaltimento dei rifiuti; l'inesorabile agonia della montagna e il conseguente degrado stanno innescando a cascata problemi anche alla pianura, come prova tangibile la recente alluvione del nord-ovest dell'Italia; per mantenere in vita la montagna bisogna consentire ai suoi abitanti una vita decorosa sul piano economico, ma soprattutto un livello di vivibilita' pari a quello che hanno gli abitanti della pianura. In cambio la montagna offrira' strade pulite e percorribili, prati curati, acque e fiumi trasparenti, una vegetazione rigogliosa e non invadente, campi di sci perfetti, cioe' un ambiente ben tenuto e quindi sfruttabile sul piano turistico e sportivo e sul piano dello sviluppo agricolo e zootecnico; impegna il Governo: a tener conto, nel quadro macroeconomico generale della spesa pubblica e quindi in ogni intervento statale di spesa, della peculiarita' delle zone montane; a dare attuazione piena alla legge 31 gennaio 1994, n. 97, e a mettere in atto nuovi idonei strumenti legislativi che consentano non una semplice sopravvivenza ma una effettiva rivitalizzazione di tutte le attivita' connesse con l'ambiente montano. (9/1364/37)