Documenti ed Atti
XII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05832 presentata da ODORIZZI PAOLO (FORZA ITALIA) in data 19941202
Al Presidente del Consiglio dei ministri ed ai Ministri dei lavori pubblici e dell'ambiente. - Per sapere - premesso che: l'alluvione dello scorso novembre ha reso allarmante la situazione di due importanti corsi d'acqua del Trentino: il Noce e l'Avisio; le localita' Rocchetta e Crescino, gli abitanti e il tratto della ferrovia Trento-Male' compreso fra le localita' stesse sono situati in un punto di estremo pericolo del fiume Noce; nell'ansa del fiume che lambisce questa zona sono stati lasciati crescere alti 10-12 metri; in prossimita' della confluenza del fiume Avisio con l'Adige passano il ponte della ferrovia Verona-Monaco e il ponte della autostrada del Brennero; a complicare la situazione in entrambe queste zone e' stato creato un biotopo, che per quanto riguarda il fiume Avisio prevede anche il trapianto nel letto del fiume di numerose piante -: se non si ritenga opportuno intervenire sul letto del fiume secondo le piu' elementari regole di sicurezza mantenendo gli argini puliti a scalare verso l'interno in modo che la pressione dell'acqua in caso di piena non prema su una sola parete. (4-05832)
In risposta alla interrogazione indicata in oggetto, sulla base di quanto comunicato dall'Ufficio del Genio Civile di Trento, si riferisce quanto segue. I due corsi d'acqua Noce ed Avisio, affluenti del fiume Adige a monte della citta' di Trento, rientrano nella competenza della provincia Autonoma di Trento: a questa amministrazione e' rimasta la sola competenza dell'asta principale del fiume Adige e la galleria scolmatrice delle acque di piena collegante l'Adige al lago di Garda. Pertanto, per quanto attiene agli interventi da adottare per ovviare alla situazione di pericolo idraulico del torrente Noce, nelle localita' Rocchetta e Crescino, la competenza e' esclusivamente della provincia Autonoma di Trento che deve provvedervi con propri finanziamenti. Per quanto si riferisce alla situazione alla foce del torrente Avisio, la competenza e' anch'essa della provincia Autonoma di Trento per quel che riguarda le arginature mentre la zona golenale interna all'alveo e' in parte assegnata al demanio della provincia Autonoma di Trento ed in parte al Consorzio di bonifica Atesino; al demanio dello Stato risulta, alla confluenza dal ponte della Ferrovia Verona-Brennero all'immissione in Adige, solo la parte terminale dell'alveo di magra dell'Avisio. Questa anomala suddivisione di competenze caratterizzante la situazione idraulica della Foce dell'Avisio, alla confluenza dell'Adige, crea non poche difficolta' allorquando si debba procedere ad interventi di sistemazione idraulica. Infatti, a suo tempo, era stato predisposto da parte di una ditta privata un piano di escavazione della zona foce, che avrebbe consentito, senza spese per lo Stato e con un introito di canoni erariali, una sistemazione della foce stessa. Purtroppo, a causa della pluralita' di competenze esistenti nel breve tratto, non e' stato possibile dare attuazione al citato progetto, che era stato esaminato dall'Ufficio del Genio Civile di Trento e che aveva ottenuto il parere favorevole di massima anche del Magistrato alle Acque di Venezia. Il Ministro dei lavori pubblici: Baratta.