Documenti ed Atti
XII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05957 presentata da MASTRANGELO GIOVANNI GIUSEPPE ANGELO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) in data 19941207
Al Ministro dell'industria, del commercio ed dell'artigianato. - Per sapere - premesso che: lo IASM (Istituto per l'Assistenza allo Sviluppo del Mezzogiorno), ente controllato dal Ministero dell'industria, e' finanziato da tale Ministero sulla base di un programma annuale di attivita', approvato con decreto del Ministro dell'industria (come da articolo 17, decreto-legge 7 ottobre 1994, n. 570); nulla si sa dell'impatto e dei risultati del programma 1994 sullo sviluppo del Mezzogiorno e delle altre aree depresse; di fronte alle numerose critiche apparse su giornali ed interventi parlamentari sulla gestione dell'Istituto, il presidente dello IASM, professor Marcello Marin, usa giustificarsi motivando la bonta' e la qualita' del proprio operato con il fatto che il Ministero approvo' a suo tempo il programma 1994; lo stesso Marin, ogni volta che vanta la riduzione delle spese realizzata durante la sua gestione, evita accuratamente di ricordare che tale "risparmio" e' fisiologico in quanto lo IASM stesso e' stato dimezzato nella struttura e nelle risorse umane, senza criteri e senza un progetto serio ed organico, il che ha prodotto un vastissimo e dispendioso contenzioso pendente; lo stesso presidente evita di ricordare che il bilancio dello IASM ha, su un importo di circa 18 miliardi, il 20 per cento riservato a spese per "consulenze" -: se intenda, relativamente al programma IASM 1995, procedere ad una valutazione rigorosa e trasparente, anche perche' l'autorizzazione ministeriale viene spesso utilizzata dal Marin quale "alibi" per la gestione dell'Istituto; se intenda porre un limite percentuale fisso all'elevato tasso di spesa per consulenze esistente nel bilancio IASM; se intenda autorizzare l'assegnazione di consulenze da parte dello IASM senza criteri o gare, oppure obbligare lo IASM ad espletare delle gare, con informazione pubblica, su importi eccedenti, per esempio, i cinque milioni di lire; se non ritenga utile e conforme all'interesse pubblico provvedere alla pubblicazione del programma e dei relativi bilanci preventivi e consuntivi quantomeno sul Bollettino del Ministero; se il Collegio dei revisori dello IASM abbia espresso rilievi o riserve sulla gestione finanziaria dell'Istituto e, in caso affermativo, quale sia il contenuto di tali rilievi; se non valuti opportuno far annualmente depositare dallo IASM presso la Corte dei conti il bilancio consuntivo anche perche', se pure lo IASM e' una associazione privata non riconosciuta, il suo sostentamento e finanziamento e' a totale carico pubblico; se non ritenga utile nominare una commissione di esperti autorevoli, oltre ai gia' esistenti rappresentanti del Ministero, per la valutazione di ogni programma IASM, nonche' pubblicare tali nominativi sul citato Bollettino ministeriale; se, infine, allo scopo di ridurre il ricorso a consulenti, che spesso si configura come assunzione "mascherata" od anche a ventilate assunzioni clientelari future, non ritenga necessaria una modifica dell'articolo 17 del decreto-legge n. 570 in maniera che ogni eventuale assunzione di personale debba far riferimento prioritariamente all'elenco del personale IASM posto in esubero con decreto del Ministro dell'industria del 28 dicembre 1993. (4-05957)
Nel corso del 1994, l'IPI, denominato IASM fino al 9 dicembre 1994, ha svolto le attivita' di promozione industriale, consulenza al Ministero dell'industria, consulenza alle amministrazioni pubbliche centrali, consulenza alle regioni, attuazione dei programmi UE e consulenza ai Soci. Per la promozione industriale l'istituto ha: predisposto strumenti informativi (banche dati) e formativi sulle opportunita' normative, settoriali e territoriali delle aree depresse, nonche' sulle provvidenze finanziarie nazionali, regionali e comunitarie per le Piccole e Medie Imprese. Tali strumenti sono stati attivati in via sperimentale attraverso le Associazioni degli Imprenditori e le Camere di Commercio. collaborato con la "task force" per l'occupazione, della Presidenza del Consiglio, con i Ministeri interessati e con le regioni nella impostazione e attuazione degli interventi di sviluppo in alcune aree svantaggiate; ed ha predisposto dei "pacchetti localizzativi" per le province di Sassari, Cagliari, Foggia, Enna, Catanzaro e Crotone. individuato le opportunita' di nuove iniziative per la GEPI, la SPI, l'ENISUD e Societa' Imprenditoriale Giovanile per interventi nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata e Calabria. attivato un servizio di interfaccia tra aziende committenti, italiane ed estere, e aziende di subforniture localizzate nelle regioni dell'Obiettivo 1, nonche' azioni di sostegno tecnico commerciale a favore della crescita della qualita' e produttivita' di queste ultime. La consulenza al Ministero dell'industria ha riguardato: la predisposizione del Programma Operativo Industria e Servizi 1994-1999, concernente le attivita' di programmazione, la definizione degli aspetti procedurali ed attuativi e l'impostazione degli strumenti di monitoraggio. Analoghe attivita' hanno riguardato le Sovvenzioni Globali. La predisposizione dei Programmi di Iniziativa comunitaria per le Piccole e Medie Imprese Retex, Reachar e Resider. Il recupero e la riconversione delle iniziative operanti nelle aree del terremoto (legge 219/1981). Lo studio su 5.547 comuni e 351 circoscrizioni del lavoro finalizzato ad individuare eventuali integrazioni delle zone 2 e 5b. Il supporto alla attuazione di regimi di aiuto nazionale (legge 46/1982, 219/1981 e 181/1989). La consulenza alle amministrazioni pubbliche e centrali e' stata data: al Ministero del lavoro per la valutazione e l'istruttoria di oltre 500 progetti del Regolamento CEE 3904/92 concernente gli interventi finanziari a favore delle imprese colpite dalla abolizione delle formalita' doganali intracomunitarie. al Ministero del bilancio, MURST, Dipartimento della Funzione Pubblica e Dipartimento dei servizi Tecnici della Presidenza del Consiglio, per l'attuazione dei progetti dell'Azione Organica n. 2 ex legge 64/1986 (Centro Telematico Val Vibrata, Telaer, Terra del Sud, Polimodello). La consulenza alle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Puglia e Calabria e' stata data per la predisposizione delle "misure industria" afferenti i POP 1994-99, nella attuazione di taluni programmi cofinanziati dalla UE (RETEX, PRISMA) e per la definizione dei "distretti industriali". L'attuazione dei programmi UE: P.O.M. Industria e servizi: Misura 2.3. "Sviluppo delle Subforniture industriali nel Mezzogiorno"; e Misura 3.5. "Rete di centri servizi alle Piccole Medie Imprese artigiane". Sovvenzione Globale per la promozione di centri servizi per le Piccole Medie Imprese e di strutture consortili per l'agriturismo. Programma PRISMA - Sottoprogramma II - Misura 2.2. "Sostegno alle Piccole e Medie Imprese per la conformita' e la certificazione della qualita' del prodotto". La consulenza ai Soci Confindustria, Confapi e Confartigianato e' stata data per l'attuazione di interventi formativi delle strutture territoriali sulle agevolazioni attualmente operanti e collegamenti tra le associazioni ed il sistema creditizio locale. Al Socio Unioncamere per la integrazione dei sistemi informativi sulle agevolazioni nazionali, comunitarie e regionali ed al Socio Mediocredito Centrale per l'attivazione di un programma di promozione congiunto finalizzato a diffondere provvidenze a favore di Piccole e Medie Imprese. Per quanto concerne gli articoli apparsi sui giornali, che hanno criticato la gestione dell'IPI, si fa presente che gli stessi hanno poi riportato puntuali rettifiche; mentre per i rilievi mossi in sede parlamentare, riguardanti per lo piu' i provvedimenti di esubero del personale, si precisa che sono state gia' fornite le piu' ampie motivazioni all'operato del Presidente. Inoltre se la riduzione delle spese e' dovuta anche alla riduzione del personale, essendo proprio il ridimensionamento dell'organico uno dei criteri base del progetto di riassetto dell'istituto, non risponde a realta' il fatto che gli esuberi del personale, peraltro richiesti formalmente da buona parte degli interessati, siano stati operati senza criteri. Infatti i criteri seguiti - funzionali alla proposta di riordino dello IASM quali l'anzianita' di contribuzione, la soppressione di attivita', la chiusura o il ridimensionamento dell'organico per le sedi periferiche - sono stati finalizzati al contenimento del costo dell'istituto che si e' ridotto da 60 miliardi circa nel 1992 e, dai 36 miliardi circa del 1993, agli attuali 15 miliardi. Il contenzioso attualmente acceso dal personale posto in esubero, malgrado le richieste formali, e' stato attivato a causa della decurtazione delle retribuzioni prevista dal D.L. 95/1994 e seguenti, che hanno reiterato il D.L. 506/93 in vigenza del quale agli "esuberati" era stata assicurata la stessa retribuzione percepita presso l'ente di provenienza. Il bilancio preventivo dell'istituto e' stato deliberato dall'Assemblea dei Soci il 20 novembre 1993 ed approvato con Decreto Ministeriale il 28.12.1993, le consulenze, in esso previste, sono tutte necessarie e coerenti con la nuova impostazione dell'istituto e sono notevolmente contenute rispetto a quelle normalmente assegnate nel passato. Il Ministero dell'industria ha fornito le indicazioni per la predisposizione del Programma IPI 1995, il quale e' stato attentamente valutato dal Consiglio di amministrazione e dall'Assemblea dei Soci, che lo ha deliberato all'unanimita' il 29 novembre 1994, Assemblea alla quale ha partecipato il Sottosegretario onorevole Pontone e, inoltre, ha assistito il Sottosegretario al Bilancio onorevole Parlato. E' stato infine approvato con decreto ministeriale del 21.2.1995. L'IPI e' tenuto ad osservare, nel conferire gli incarichi di consulenza, le norme della Circolare CEE 52/90; procedura che ha rispettato in occasione dell'assegnazione degli incarichi per la misura del 2.3 del POM Industria e Servizi (Subforniture), programma cofinanziato dalla UE. Per gli incarichi, per i cui importi la predetta Circolare non prevede l'espletamento di un bando di gara, l'istituto provvede ad individuare i possibili fornitori di servizi, selezionandoli tra almeno tre offerte di consulenti facenti parte del proprio albo dei fornitori. I programmi ed i bilanci non possono essere pubblicati sul Bollettino del Ministero dell'industria in quanto quest'ultimo e' riservato ad atti e provvedimenti la cui diffusione e' prevista da apposite leggi e regolamenti, comunque gli stessi sono, come piu' volte detto, approvati da un'Assemblea dei Soci sottoposti al controllo del Ministero dell'industria in base al potere di vigilanza che lo stesso ha sull'istituto. Il Collegio dei Revisori dell'IPI, nominato dal Ministero dell'industria, e' presieduto da un alto dirigente del Ministero del tesoro, il quale non ha espresso alcun rilievo o riserva sulla gestione finanziaria dell'istituto. Il finanziamento dell'IPI non e' a totale carico pubblico in quanto gli altri soci sono la Confindustria, la Confcommercio, la Confapi, la Confartigianato, l'Unioncamere, il Mediocredito Centrale, il CIS, l'INSUD e la FIRS. Pertanto non e' ipotizzabile un deposito del bilancio consultivo dell'istituto presso la Corte dei Conti, in quanto lo stesso e' attualmente un'associazione privata le cui attivita' non sono di per se' sottoposte a tale controllo. L'IPI, comunque, ai sensi del decreto ministeriale del 27.4.1994 sul finanziamento dell'istituto, fornisce, al Ministero dell'industria, relazione trimestrale di attivita' e rendicontazione trimestrale di spesa articolata secondo i criteri della contabilita' dello Stato, soggetta al controllo della Direzione Generale della Produzione Industriale ed infine alla revisione della Ragioneria Generale dello Stato. Il Programma di attivita' per il 1995 - riferito allo stanziamento triennale effettuato dal CIPE con delibera del 24.6.1994 per l'attivita' IPI per lo sviluppo delle aree depresse e per l'attivita' di promozione industriale a supporto del Ministero dell'industria - e' stato valutato dai rappresentanti dei Soci che sono i principali detentori dei servizi dell'istituto. Inoltre e' stato approvato all'unanimita' nell'Assemblea dei Soci del 29 novembre 1994, dove peraltro sono stati espressi vivissimi apprezzamenti per il Programma esposto, sia da parte dei vertici degli organismi associati, sia da parte anche del Sottosegretario al Ministero del bilancio con delega per le aree depresse. E' stato approvato con decreto ministeriale del 21.2.1995. Infine si precisa che l'Assemblea dei Soci, nell'approvare le linee programmatiche per il triennio 1995-97, ha ipotizzato l'assunzione temporanea di giovani tecnici attraverso contratti di formazione e lavoro, subordinatamente alla crescita dei servizi da erogare, con precisi criteri di selezione. Tali eventuali assunzioni sarebbero rivolte a giovani laureati in materie scientifiche, economiche e giuridiche con una votazione di laurea di almeno 105/110 e con una buona conoscenza parlata e scritta di almeno una lingua straniera. Non sarebbe, pertanto, possibile ricorrere prioritariamente alla "riassunzione" del personale posto in esubero, che peraltro, e' attualmente, a tutti gli effetti, dipendente dello Stato. Il Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato: Clo'.