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Al Ministro delle finanze. - Per sapere - premesso che: da notizie di stampa e dirette comunicazioni dell'interessato, il parlamentare europeo Ebner, si e' venuti a conoscenza di un episodio di cui e' stato protagonista lo stesso Ebner, quando il giorno 9 novembre ultimo scorso e' stato fermato per un normale controllo alla frontiera del Brennero; inoltre che si e' tentato da parte dello stesso Ebner di montare uno scandalo presso il Parlamento europeo, con commenti assolutamente ingiustificati sul fatto -: se corrisponda a verita' che solo a controllo iniziato da diverso tempo ed effettuato nel rispetto delle norme, l'onorevole Ebner abbia segnalato verbalmente la sua qualifica e se abbia dato spiegazioni plausibili circa tale suo comportamento; se non si intenda intervenire per tutelare il buon nome e la dignita' dei militari della Guardia di finanza che effettuano il loro servizio di controllo al Brennero con scrupolosa professionalita' e gia' altre volte denigrati da dirigenti di alto rango dell'SVP e di altri partiti di lingua tedesca che mal sopportano di dover sottostare alle norme in vigore per i controlli tuttora vigenti alle frontiere nazionali. (4-06464)

In merito a quanto accaduto in data 9 novembre 1994, all'Onorevole Michl Ebner, sottoposto a controllo doganale e valutario all'atto di transitare, in entrata nel territorio nazionale, al valico autostradale di confine del Brenneto, si osserva che il Comando Generale della Guardia di finanza, incaricato di fornire notizie al riguardo, ha comunicato che il disguido e' sorto in quanto l'Onorevole Ebner, all'inizio del controllo, non ha specificato il proprio status di europarlamentare, avendo esibito come documento di riconoscimento la carta d'identita' nella quale risulta indicata la professione di "impiegato". Conseguentemente, il vicebrigadiere della Guardia di Finanza Lacorte Francesco, in servizio di capoposto al citato valico, in conformita' ai poteri previsti dagli articoli 19 e 20, 1^ comma, del Testo Unico delle leggi Doganali e sulla base della delega permanente conferita dalla Dogana del Brennero al personale della Guardia di finanza in servizio al locale valico, ha proceduto al controllo dell'abitacolo e del portabagagli dell'autovettura e, rinvenendo in una valigetta alcuni bossoli di cartucce per pistola, che ritenuto opportuno accertare, attraverso il terminale, che il transitante avesse denunciato il possesso di un'arma. Successivamente, il predetto sottufficiale, notato un rigonfiamento all'altezza della cintura dei pantaloni del viaggiatore, lo ha inviato ad esibire gli eventuali valori recati sulla persona. Atteso che, a fronte di quest'ultima richiesta, l'Onorevole Ebner ha dichiarato il proprio status di europarlamentare, il funzionario doganale di turno, notiziato sui fatti dallo stesso finanziere, si e' giustamente astenuto dall'eseguire la perquisizione personale in virtu' del riconoscimento delle prerogative previste dalle disposizioni del protocollo sui privilegi e le immunita' delle Comunita' europee riguardanti i membri del Parlamento europeo (Capo III^). Pertanto, l'Onorevole Ebner e' stato sottoposto ad un controllo avente carattere puramente amministrativo ai sensi degli articoli 19 e 20, primo comma, del Testo Unico delle Leggi Doganali e non gia' ad una perquisizione. Alla luce delle considerazioni fin qui esposte si ritiene che l'episodio possa essere considerato, quindi, frutto di un mero disguido. Invero, il comportamento tenuto al valico del Brennero sia dagli appartenenti alla Guardia di finanza, sia dai funzionari doganali, risulta improntato al rispetto della normativa vigente al fine di assicurare la massima tutela dei diritti degli appartenenti alle minoranze etniche. Peraltro, assicurazioni in tal senso sono state date all'Onorevole Ebner da parte del Comandante della Legione di Trento che ha, altresi', evidenziato all'europarlamentare i princi'pi di correttezza, imparzialita' e rispetto che permeano l'azione di servizio degli appartenenti al Corpo della Guardia di finanza. Il Ministro delle finanze: Fantozzi.