Portale storico della Camera dei deputati

Al Presidente del Consiglio dei ministri ed al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che: fin dal 1983 i requisiti per il diritto all'integrazione della pensione al trattamento minimo sono stati concessi indipendentemente dai requisiti individuali; dall'ottobre del 1983 l'integrazione a trattamento minimo e' stata legata al reddito personale, fino al limite del doppio del minimo; con la riforma Amato del 1993 e' stato introdotto quale requisito per il diritto all'integrazione al trattamento minimo anche il reddito familiare, ovvero il reddito cumulato con il coniuge, fino al limite di tre volte il minimo annuo; il forte ridimensionamento del diritto stabilito dall'intervento del 1993 e' stato oggetto di forti proteste e di prese di posizione, fino alla modifica del provvedimento: per il 1993, il reddito familiare e' stato abolito e nel 1994 e' stato collegato a 5 volte il trattamento minimo anche se l'obiettivo rimane quello di ritornare al requisito del diritto individuale come quello che precede molte sentenze della Corte Costituzionale; questa norma, disposta con la legge Finanziaria 1994, e' stata in vigore solo per la durata del 1994, in quanto collegata, per l'appunto alla manovra finanziaria; siamo quindi, per il 1995, in situazione di vacatio legis ed e' possibile che senza interventi legislativi nel 1995 si ritorni al requisito dei tre minimi; presso il Senato della Repubblica la Commissione lavoro ha approvato una proposta di legge per il ripristino del requisito del reddito individuale per il diritto all'integrazione al trattamento minimo; inoltre in sede di approvazione della legge Finanziaria per il 1995 e' stato disposto un finanziamento per consentire il pagamento del trattamento minimo ai redditi familiari fino ai 39 milioni, ovvero fino al limite dei 5 minimi -: se non intenda il Ministro del lavoro emanare in tempi rapidi misure che tengano conto dello stanziamento disposto in Finanziaria e delle indicazioni provenienti dal Parlamento e dalle forze sociali per il ripristino del diritto all'integrazione al trattamento minimo entro il limite dei 5 minimi, almeno per il 1995, nelle more di una riforma generale del sistema previdenziale. (5-00732)