Portale storico della Camera dei deputati

Al Ministro delle poste e delle telecomunicazioni. - Per sapere - premesso: che l'intervista "In ginocchio" di Enzo Biagi al professor Romano Prodi trasmessa nella rubrica "Il fatto", rappresenta in sostanza l'avvio della campagna elettorale a favore della sinistra che i poteri forti all'interno della RAI e in particolare quella parte della lobby giornalistica che in essa si identifica hanno evidentemente deciso di intraprendere; che cio' prefigura un comportamento di parte analogo a quello inaccettabile che la RAI ha tenuto durante la campagna elettorale per le elezioni del 27 marzo 1994; che e' inaccettabile il fatto che la concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, largamente alimentata con il canone pagato dai cittadini, assuma un atteggiamento fazioso soprattutto in un momento politico importante e delicato come l'attuale -: come intenda agire, nell'ambito dei poteri assegnatigli dalla legge, per far rispettare nei fatti quella par condicio che rappresenta uno dei quattro impegni programmatici del Governo Dini. (4-07243)

Al riguardo si ritiene opportuno premettere che la legge 14 aprile 1975, n. 103, recante norme sulla diffusione radiofonica e televisiva, ha sottratto la materia dei controlli sulla programmazione alla sfera di competenza dell'autorita' governativa, conferendola alla Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, la quale formula gli indirizzi dei vari programmi e ne controlla il rispetto adottando tempestivamente, se del caso, le deliberazioni necessarie per la loro osservanza. Allo scopo di poter disporre di elementi di valutazione in merito a quanto rappresentato dalla S.V. onorevole, non si e' mancato di interessare la Concessionaria RAI la quale ha riferito che l'intervista cui si riferisce la S.V. onorevole e' la prima rilasciata dal professore Romano Prodi dopo la sua decisione di "entrare in politica". L'esclusiva offerta da RAIUNO ai telespettatori, alla quale miravano numerose testate giornalistiche, non puo' essere ascritta, ha proseguito la concessionaria, a demerito della rubrica "Il fatto", programma di grande e costante ascolto al di la' delle opinioni personali e politiche. La RAI ha evidenziato, infine, che l'obiettivo valore dell'intervista, al centro di successivi interventi dello stesso Enzo Biagi, e' stato riconosciuto dalla rassegna stampa di quei giorni. Il Ministro delle poste e delle telecomunicazioni: Gambino.