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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00430 presentata da LIOTTA SILVESTRE SAVERIO (FORZA ITALIA) in data 19950209

Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'ambiente. - Per sapere - premesso: che dopo i risultati elettorali del 27-28 marzo 1994 il Sindaco del comune di Terrasini (Palermo) Manlio Mele si e' dimostrato intollerante rispetto all'attivita' istituzionale posta in essere da quel consiglio comunale; che il consiglio comunale di Terrasini fin dal giorno del suo insediamento si e' sempre contraddistinto per un impegno fattivo e costante contro la mafia e contro ogni tipo di condizionamento, come fanno fede le delibere assunte, quasi sempre disattese dall'amministrazione comunale; che in data 2 gennaio 1995, un imprenditore di Terrasini, Salvatore D'Anna, ha indirizzato al sindaco Manlio Mele, e per conoscenza al Procuratore della Repubblica di Palermo ed alla caserma dei Carabinieri di Terrasini, una lettera molto particolareggiata con la quale vengono mossi al sindaco Mele pesanti rilievi amministrativi ed evidenziate alcune fattispecie, che se confermate, sarebbero penalmente rilevanti; che il sindaco Mele invece di smentire le gravi accuse rivoltegli, tra le quali quella di avere aggiudicato alla ditta dello stesso D'Anna "una gara di fornitura che era stata onestamente vinta da altri" o "a far passare sotto il naso dei consiglieri comunali allegre cenette a carico dei contribuenti e incarichi milionari di consulenza affidati a soci e ex soci" ha ritenuto di considerare tale lettera solamente di natura intimidatoria; che in altri atti ispettivi presentati si riporta "virgolettato" un brano della lettera del signor D'Anna che sembrerebbe non esistere nel testo o esistere in modo diverso; che l'opinione pubblica e' gravemente turbata per le dichiarazioni rese dal sindaco Mele al Giornale di Sicilia, al TG3 regionale e ad altre televisioni locali e nazionali con le quali ha denunziato di essere oggetto di minacce ed intimidazioni; che occorre fare chiarezza per accertare se esistono atteggiamenti intimidatori del sindaco di Terrasini (Palermo) Manlio Mele nei confronti del consiglio comunale per impedirne l'attivita' istituzionale; che da piu' di un anno a questa parte una laboriosa ed onesta cittadina come quella di Terrasini sembrerebbe essere stata rappresentata dal sindaco Mele all'opinione pubblica locale, regionale e nazionale, come una congrega di gente malavitosa e affaristico-mafiosa; che l'imprenditore D'Anna autore della lettera-denuncia ha presentato al Procuratore della Repubblica di Palermo querela per diffamazione aggravata e continuata nei confronti del sindaco Manlio Mele per quanto contenuto nelle varie interviste dallo stesso concesse; che domenica 22 gennaio u.s., alle ore 10, veniva organizzata una manifestazione ufficiale di solidarieta' al sindaco con la partecipazione di poche decine di persone; che domenica 29 gennaio u.s., oltre tremila persone, cosi' come riportato dal quotidiano La Sicilia, si sono radunate nella piazza principale del paese per esprimere solidarieta' al consiglio ed ai consiglieri comunali, costretti ad occupare, per piu' giorni l'aula consiliare, al fine di potere rivendicare "la piu' totale autonomia e sovranita' del proprio mandato senza condizionamento alcuno"; che sono state raccolte piu' di mille firme di solidarieta' nei confronti del consiglio comunale di Terrasini (Palermo); che il sindaco di Terrasini (Palermo) Manlio Mele, nel corso della seduta del consiglio comunale di Terrasini (Palermo) di mercoledi' 1^ febbraio 1995 avrebbe deciso di riabilitare tale organo e la cittadinanza tutta, facendo inserire a verbale una dichiarazione dalla quale emergerebbe che le accuse affaristico-mafiose al consiglio ed alla cittadinanza di Terrasini non sarebbero state mai dallo stesso pronunciate; che occorre, pertanto, fare integrale chiarezza sulla vicenda al fine di accertare la verita' oggettiva dei fatti ed adottare successivamente i necessari provvedimenti nei confronti di chi mente -: se corrisponda al vero che nel 1993, al momento della nomina da parte del sindaco Mele dell'ingegnere Bommarito ad assessore all'urbanistica ed a Presidente della commissione edilizia, questi risultava denunziato all'autorita' giudiziaria per avere costruito abusivamente nel territorio dello stesso comune; se corrisponda al vero che il sindaco Mele, pur avendo trovato agli atti d'ufficio, tale denuncia, non abbia adottato alcun provvedimento consequenziale al riguardo; se corrisponda al vero che il sindaco Mele, in occasione di una delle sue ricorrenti esternazioni in merito alle minacce ricevute sarebbe stato denunziato all'autorita' giudiziaria per il reato di procurato allarme; se corrisponda al vero che nell'aprile del 1994 il sindaco di Terrasini (Palermo) Manlio Mele, abbia richiesto al prefetto di avviare gli atti istruttori per arrivare allo scioglimento di quel consiglio comunale accusato di paralizzare la vita amministrativa del comune e di favorire interessi non pubblici; se corrisponda al vero che a seguito di esplicita richiesta del prefetto, l'amministrazione degli enti locali della Regione siciliana, ha disposto nel 1994 un'ispezione amministrativa presso il comune di Terrasini ed in caso affermativo che i risultati dell'ispezione siano stati portati a conoscenza dell'assemblea regionale siciliana; se corrisponda al vero che il dirigente superiore, gia', coordinatore del gruppo ispettivo dell'assessorato regionale enti locali della Regione siciliana, cui spettava il potere di "proposta" degli ispettori, sia stato nominato di recente, consulente amministrativo del sindaco di Terrasini (Palermo) Manlio Mele. (3-00430)





 
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