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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07699 presentata da MARENCO FRANCESCO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19950220

Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro delle poste e delle telecomunicazioni. - Per sapere - premesso che: il Ministero delle poste e delle telecomunicazioni sta inviando alle emittenti private locali televisive e radiofoniche la comunicazione che sono state rilasciate le concessioni previste 223/90 e successive modifiche ed integrazioni con le norme dettate dal Decreto 4 marzo 1994; tale comunicazione contiene la richiesta di pagamento entro 30 giorni del canone di concessione relativo al periodo 4 marzo 1994-31 dicembre 1994; tale canone viene richiesto moltiplicando l'importo per il numero di bacini che si considerano serviti anche se non richiesti dalla singola emittente; lo stesso canone viene richiesto anche per bacini che erano stati rifiutati (perche' "non utilmente collocati in graduatoria") in base al piano di assegnazione poi annullato e sequestrato dall'autorita' giudiziaria -: se il Ministro non ritenga dover intervenire per sospendere la richiesta del canone di concessione 1994 nei confronti di radio e tv locali, in quanto le stesse fino alla data del rilascio del decreto di concessione (peraltro non ancora avvenuto) hanno provvisoriamente operato e continuano ad operare con il regime autorizzatorio di cui all'articolo 32 della legge n. 223 del 1990; se il Ministro non ritienga di dover intervenire per sospendere l'applicazione delle richieste avanzate alle singole emittenti dell'Amministrazione alla luce di quanto disposto dall'articolo 22 della legge n. 223 del 1990, la quale nel punto 4 e 5 prevede, tra l'altro, che i canoni di concessione vengano pagati entro il 31 gennaio di ciascun anno e non per l'anno antecedente al rilascio delle concessioni; se il Ministro ritenga legittimo richiedere il canone delle concessioni per ogni bacino servito e addirittura per quelli non raggiunti dal segnale dell'emittente e per i quali era stata anche negata la concessione, quando la legge n. 223 del 1990 all'articolo 22 (punto b) prevede un canone per ogni concessione complessiva ed all'articolo 3 comma 9 sancisce che il bacino coincide di regola con il territorio delle singole regioni e puo' comprendere piu' regioni parte di esse o parte di regioni diverse purche' contigue. Bacini peraltro che, come il Ministro ben sa, non sono stati ancora ne' definiti ne' formalizzati mancando il piano di assegnazione; se il Ministro non considera immorale che mentre non vengano applicate le misure a sostegno dell'emittenza locale previste da piu' leggi dello Stato si operi per appesantire l'onere dell'ottenimento, legittimo della concessione della quale i soggetti interessati hanno diritto. (4-07699)

Al riguardo, nel premettere che si risponde per incarico della Presidenza del Consiglio dei Ministri, si fa presente che a seguito della registrazione da parte della Corte dei Conti dei decreti di concessione per la radiodiffusione sonora e televisiva in ambito locale emanati in applicazione delle leggi 17.12.1992, n. 482 e 27.10.1993, n. 422, le emittenti interessate sono state informate dell'avvenuto rilascio delle predette concessioni e sono state invitate al pagamento dei canoni afferenti gli anni 1994 e 1995. Il canone di concessione relativo all'anno 1994 e' stato determinato facendo riferimento al periodo intercorrente tra la data di firma di ciascun decreto ed il 31 dicembre 1994 in analogia con la procedura gia' adottata nella determinazione dei canoni di concessione per la radiodiffusione sonora e televisiva in ambito nazionale. Si evidenzia in proposito che i decreti in questione sono stati firmati dai Ministri pro-tempore a partire dal 1^ marzo 1994 e sono stati inviati alla Corte dei Conti per la prevista registrazione. La richiesta di pagamento del rateo afferente l'anno 1994 avviene ad esercizio scaduto in quanto solo di recente tali decreti sono stati registrati dalla Corte dei Conti ed il Ministero del Tesoro, cui affluiscono i canoni di concessione, ha comunicato il numero di c/c su cui effettuare il relativo versamento. L'iter di rilascio delle concessioni si e' concluso con la consegna dei decreti agli interessati e la contestuale richiesta di pagamento dei canoni. Il dilungarsi della procedura e' dipeso dalla intervenuta trasformazione dell'amministrazione p.t. in Ministero (legge 71/94) che ha comportato il passaggio dal regime di contabilita' speciale a quello di compatibilita' generale e la conseguente necessita' del visto di registrazione preventiva degli atti da parte della Corte dei Conti nonche' una diversa acquisizione a bilancio delle somme afferenti il pagamento dei canoni tramite l'istituzione di un apposito c/c presso la Tesoreria di Stato. Occorre peraltro precisare che, all'atto dell'emissione di ciascun decreto ministeriale di concessione, agli interessati e' stata inviata la comunicazione dell'esito favorevole della domanda di concessione e contestualmente e' stato richiesto di provvedere, entro 10 gg. dalla data di ricezione della comunicazione stessa, al pagamento della tassa di rilascio delle concessioni governative che, ai sensi dell'articolo 2, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 641 "e' dovuta in occasione dell'emanazione dell'atto e va corrisposta non oltre la consegna dello stesso all'interessato". Appare evidente che coloro che hanno provveduto al pagamento della tassa di concessione relativa all'anno 1994 erano consapevoli di dover corrispondere, per lo stesso periodo, anche il canone di concessione in quanto entrambi i pagamenti sono obbligatori e costituiscono il presupposto per l'esercizio delle attivita' di diffusione. I canoni di concessione relativi alla diffusione sonora in ambito locale sono stati determinati secondo quanto previsto dalla legge 17 dicembre 1992, n. 482. In particolare, per la radiodiffusione sonora a carattere commerciale e' stabilito il pagamento di L. 5.000.000 per la prima provincia servita e di L. 1.000.000 per ogni altra provincia servita fino ad un massimo di L. 15.000.000. Le province servite sono state individuate sulla base degli atti in possesso della Direzione Centrale servizi radioelettrici ivi compresa la dichiarazione relativa agli impianti eserciti fornita da ciascuna emittente. Relativamente alla radiodiffusione sonora a carattere comunitario i canoni sono stati calcolati nella misura del 25 per cento. Sono state esentate dal pagamento del canone di concessione le emittenti che eserciscono una rete di impianti costituita da non piu' di 4 trasmettitori ciascuno di potenza non superiore a 400 W. Quanto alla radiodiffusione televisiva in ambito locale la legge 27 ottobre 1993, n. 422 ha previsto un diverso sistema di calcolo del canone per l'anno 1994 rispetto agli anni successivi. Ed invero, il canone relativo all'anno 1994 e' stato calcolato sulla base delle disposizioni di cui all'articolo 22 della legge n. 223/90 che prevede il pagamento di un importo pari a lire venti milioni aumentato del 16,90 per cento, ai sensi del decreto interministeriale poste-tesoro del 18.2.1994. L'ambito locale e' stato identificato nella regione interessata al servizio di radiodiffusione. Ne consegue che qualora le regioni interessate al servizio siano piu' di una il canone di cui trattasi viene calcolato moltiplicando l'importo fissato per l'ambito locale per il numero delle regioni interessate al servizio. Per l'anno 1995 e fino all'approvazione del regolamento previsto dall'articolo 10 della legge 422/93 il canone di concessione viene determinato nella misura dell'1 per cento del fatturato annuo qualora esso non superi 2 miliardi di lire. A tal fine il Garante per la radiodiffusione e l'editoria comunica al Ministero, entro il 31 ottobre di ciascun anno, l'elenco delle emittenti con l'indicazione del relativo fatturato. Il Ministro delle poste e delle telecomunicazioni: Gambino.



 
Cronologia
venerdì 10 febbraio
  • Politica, cultura e società
    Si svolge a Milano il Congresso della Lega Nord, che approva la linea politica di Umberto Bossi e ne conferma la leadership.

lunedì 20 febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva la proposta di legge recante Nuove norme per la elezione dei consigli delle regioni a statuto ordinario (AC 1969) e dei concorrenti progetti di legge, che sarà approvato dal Senato il 23 febbraio (legge 23 febbraio 1995, n. 43).

giovedì 23 febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    Antonio Baldassarre è eletto Presidente della Corte costituzionale