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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00082 presentata da ROSSI ORESTE (LEGA NORD) in data 19950222

La Camera, premesso che: il disastro conseguente agli eventi alluvionali verificatisi nella prima decade di novembre dello scorso anno ha scompaginato e compromesso il patrimonio industriale, agricolo, commerciale, turistico ed artigianale; in parecchi centri urbani e rurali del nord-ovest d'Italia si sono prodotti danni materiali che, tradotti in numeri e cifre, mettono a nudo l'estrema gravita' della situazione. Sono 17.817 le attivita' d'impresa colpite dall'esondazione dei fiumi, per un totale definitivo di 2.120 miliardi di danni arrecati in 7 regioni italiane, individuabili soprattutto nel tessuto economico, produttivo e distributivo delle citta' piemontesi. Sulla scorta dei dati in nostro possesso e' proprio tra queste ultime che puo' leggersi l'imponente testimonianza numerica del dramma: in Piemonte, infatti, si contano 1.200 comuni danneggiati per complessivi 1.900 miliardi di danni, oltre al maggior numero di vittime e di beni immobili distrutti, inagibili o lesionati. In alcuni comuni e citta' le zone alluvionate costituiscono il 50 per cento delle aree urbane, con una rilevante concentrazione di esercizi commerciali ed artigianali. Il tutto si somma alle migliaia e migliaia di ettari di terreni inondati con l'istantanea distruzione di colture ed allevamenti. Le perdite non possono affatto limitarsi al conteggio di quanto e' andato materialmente perduto in quelle tragiche giornate. Infatti, i segni piu' profondi lasciati dall'alluvione sono quelli materiali che, nelle settimane seguenti il disastro, si sono progressivamente delineati e che derivano, per le imprese industriali, dal forzato blocco delle attivita' o dai ritardi nella produzione e dalla conseguente perdita dei mercati; per il comparto artigianale e commerciale, dall'azzerato giro di affari, dall'indebolita capacita' di spesa della domanda, dalla distruzione di strutture, attrezzature, impianti e scorte; per le aziende agricole e rurali, dalla lunga paralisi lavorativa che fara' seguito all'opera di ricostruzione e di bonifica di quanto e' andato perduto e allagato. In alcuni centri urbani piu' colpiti, stremati e minati ancor prima dell'alluvione da una congiuntura economica particolarmente delicata, che negli ultimi anni ha interessato senza distinzione tutto il territorio nazionale, la forza imprenditoriale medio-piccola e' stata letteralmente dimezzata, causando non soltanto pesantissimi ed inevitabili contraccolpi sull'economia locale e regionale, ma anche devastanti ricadute, soprattutto sul versante dell'occupazione, gia' caratterizzato da preoccupanti quanto allarmanti indicatori negativi, soprattutto per quanto riguarda l'alto numero dei senza lavoro iscritti nelle liste di collocamento; risulta evidente, riesaminando i dati piu' probanti aggiornati, che il totale dei danni effettivi e autodenunciato dalle migliaia di attivita' danneggiate e', nonostante tutto, inferiore a quello stimato dalle relazioni tecniche stilate nelle settimane susseguenti all'evento alluvionale. Pertanto si puo' dedurre che i costi definitivi previsti a consuntivo per coprire i danni arrecati dall'alluvione non saranno cosi' elevati come da piu' parti, invece, si temeva; il 12 gennaio 1995 il Ministro dei lavori pubblici, di concerto con il Ministro delle finanze, ha emanato un decreto recante disposizioni per i rimborsi IVA nei comuni colpiti dagli eventi sismici verificatisi nel 1980-1981 in Campania, Basilicata e Puglia. Il contributo viene riconosciuto in relazione alla cessione di beni e alla prestazione di servizi, documentati da fatture emesse dal 1^ luglio 1993 al 31 dicembre 1995, nei confronti dei soggetti danneggiati dagli eventi sismici del novembre 1980 e del febbraio 1981 nei comuni della Campania, della Basilicata e della Puglia, destinati alla finalita' di ricostruzione o ristrutturazione dei fabbricati, ancorche' destinati ad uso diverso da quello abitativo, nonche' delle opere pubbliche e di pubblica utilita' danneggiate o distrutte da detti eventi sismici, impegna il Governo: ad attuare entro 30 giorni un'accurata opera di monitoraggio al fine di individuare l'esistenza di fondi residui in base agli stanziamenti previsti dai decreti-legge n. 646 del 1994 e n. 691 del 1994 convertiti in legge e a redistribuirli con le agevolazioni previste dagli ordini del giorno presentati nella seduta di martedi' 14 febbraio 1995 durante la conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 19 dicembre 1994, n. 691, recante misure urgenti per la ricostruzione e la ripresa delle attivita' produttive nelle zone colpite dalle eccezionali avversita' atmosferiche e dagli eventi alluvionali nella prima decade del mese di novembre 1994, recepiti dal Governo come impegno e come raccomandazione, che comprendono interventi mirati e generali, approvati dall'unanimita' dell'assemblea (rimborsi IVA, banche, inserimento dei comuni disastrati nelle aree a declino industriale ed agricolo, eliminazione del tetto di 200 milioni, aumento dei contributi a fondo perduto, eccetera); ad assumere iniziative finalizzate a sanare lo stato di "vuoto legislativo" per i soggetti di fatto esclusi da ogni contributo e/o agevolazioni, per esempio i proprietari di immobili ad uso non residenziale, proprietari di licenza e di beni strumentali che decidono di trasferire la propria attivita', eccetera; a verificare il comportamento degli istituti bancari al fine di evitare vessazioni sui cittadini gia' gravemente danneggiati dagli eventi alluvionali; a ricostituire il fondo a disposizione della protezione civile per le emergenze, riassorbito dal bilancio dello Stato; a coordinare gli interventi sulle opere di mantenimento e ripristino dell'assetto idrogeologico dei fiumi o dei corsi d'acqua minori; a vigilare sull'operato della conferenza Stato-regioni, affinche' non stravolga le intenzioni espresse dalla Camera dei Deputati con gli ordini del giorno prima ricordati; a verificare la possibilita', per gli operatori che ne facciano richiesta, di convertire mutui preesistenti con i previsti mutui agevolati; a relazionare alla Camera dei deputati, sullo stato di attuazione dei decreti e sull'opera di monitoraggio effettuata, entro 45 giorni. (1-00082)

 
Cronologia
lunedì 20 febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva la proposta di legge recante Nuove norme per la elezione dei consigli delle regioni a statuto ordinario (AC 1969) e dei concorrenti progetti di legge, che sarà approvato dal Senato il 23 febbraio (legge 23 febbraio 1995, n. 43).

giovedì 23 febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    Antonio Baldassarre è eletto Presidente della Corte costituzionale