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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08052 presentata da CANAVESE CRISTOFORO (FED.LIB.DEM) in data 19950301

Al Presidente del Consiglio dei ministri ed al Ministro delle finanze. - Per sapere - premesso che: con legge 30 dicembre 1991, n. 413, sono state emanate disposizioni per agevolare e definire situazioni e pendenze tributarie; con decreto 20 gennaio 1992, n. 23, e' stata concessa amnistia per i reati previsti in materia di imposte dirette e di imposta sul valore aggiunto riferibili ai periodi di imposta che possono essere definiti secondo le disposizioni del titolo VI della legge 30 dicembre 1991, n. 413; in base alla formulazione letterale dell'articolo 1, comma 2 del decreto del Presidente della Repubblica 20 gennaio 1992, n. 23, per l'applicazione dell'amnistia in ordine ai reati tributari e' sufficiente la presentazione della domanda di condono fiscale, senza necessita' di pagamento dello stesso, poiche' considera due condizioni alternative per l'applicazione del beneficio, e cioe' che il contribuente presenti dichiarazione integrativa, ovvero definisca il periodo d'imposta; l'articolo 2, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 20 gennaio 1992, n. 23 stabilisce che l'ufficio finanziario deve comunicare al giudice l'adempimento delle condizioni richieste per l'applicazione dell'amnistia, ma che in tale norma ne' altrove e' mai detto che fra tali condizioni vi e' quella del pagamento dell'imposta; molti contribuenti nel presentare la dichiarazione integrativa, e pagati i tributi indicati nella domanda di condono, sono incorsi in meri errori materiali; di fatto si sono concretate situazioni aberranti poiche' gli uffici finanziari, non risultando assolti i tributi scaturenti dalla correzione di errori materiali, si assumono la responsabilita' di negare l'esistenza dei presupposti per la concessione dell'amnistia di cui al richiamato articolo 1 del decreto del Presidente della Repubblica n. 23 del 1992 segnalandolo al giudice; la riscossione delle somme derivante dal controllo potra' avvenire non appena il Ministero delle Finanze provvedera' ad emettere i relativi decreti per le modalita' di riscossione articolo 39 comma 4 legge n. 413 del 1991; a tutt'oggi il Ministero delle Finanze non ha provveduto ad emettere i relativi decreti per la riscossione e pertanto non puo' avvenire l'iscrizione a ruolo; quindi i contribuenti non possono pagare pur avendo manifestata la volonta' di farlo, e vengono, con una interpretazione discriminante davanti alla legge, esclusi dalla possibilita' di godere dell'amnistia prevista dall'articolo 1 decreto del Presidente della Repubblica n. 23 del 1992 per il fatto stesso che non hanno pagato perche' il fisco non sa come incamerare quanto pretende; il contribuenti hanno rispettato la procedura come apparse dalla legge di definizione automatica ex articolo 38 comma 5 della legge n. 413 del 1991; inoltre ex articolo 57 comma 1 della legge n. 413 del 1991 le dichiarazioni integrative sono irrevocabili, sicche' le imposte dichiarate risultano acquisite in modo definitivo e costituiscono titolo per l'iscrizione a ruolo-: se il versamento della minor somma conseguente ad errore materiale sia ostativo alla applicazione dell'amnistia, ed in caso negativo come possa il contribuente provvedere al versamento del residuo attesa l'attuale mancanza dei codici tributi che non consente agli uffici di iscrivere a ruolo o comunque incassare le somme accertate in fase di correzione; quali iniziative intendano realizzare per modificare e rendere piu' semplice il rapporto tra amministrazione finanziaria e contribuenti, nella fattispecie pregiudicato, con grave danno economico non solo per questi ultimi ma anche per l'Erario che non riesce ad incassare quanto potrebbe; quali iniziative intendano assumere per dettare agli uffici finanziari disposizioni chiare e definitive circa i compiti e le funzioni che loro competono nella fase di correzione delle domande di condono, in particolare se siano o meno tenuti ad esprimere giudizi di congruita' sulle stesse ed a stabilire se possano negare l'esistenza dei presupposti per la concessione dell'amnistia. (4-08052)

 
Cronologia
giovedì 23 febbraio
  • Politica, cultura e società
    Per fronteggiare le tensioni valutarie che attaccano la lira, il Governo vara una manovra economica di oltre 20.000 miliardi.

giovedì 2 marzo
  • Parlamento e istituzioni
    Al Senato si svolge la discussione sulle comunicazioni del Governo. La mozione di fiducia presentata da Salvi (Progressisti-Federativo), Tabladini (LN), Mancino (PPI), Ronchi (Progressisti-Verdi-La Rete), Sellitti Progressisti-PSI) e Gualtieri (SD) è approvata con 191 voti favorevoli, 17 contrari e 2 astenuti.