Portale storico della Camera dei deputati

Al Ministro delle finanze. - Per sapere - premesso che: il Ministro precedente, onorevole Tremonti, aveva disposto verifiche fiscali nei confronti di determinate categorie tra cui gli amministratori immobiliari professionisti; a seguito di tale disposizione, importanti associazioni di amministratori immobiliari professionisti espressero costruttivo atteggiamento adesivo ai controlli fiscali, auspicando che dette verifiche potessero servire a sfatare talune immagini di scarsa trasparenza degli amministratori, nonche' auspicando l'estensione dei controlli (per equita') a vasti gruppi di abusivi, anche dopolavoristi provenienti per lo piu' dall'impiego pubblico; il provvedimento Tremonti indicava l'estensione temporale dei controlli per non oltre 12 giorni lavorativi, evidenziando l'intendimento, da parte dell'amministrazione, di contenere in termini strettamente necessari il pregiudizio nei confronti dell'attivita' dei contribuenti; consta, da segnalazioni pervenute agli interroganti, che detto limite temporale dei 12 giorni e' stato frequentemente e largamente superato; consta in particolare, parimenti da segnalazioni pervenute agli interroganti, che taluni controlli in corso sono stati sospesi, con chiusura degli uffici dei contribuenti, e con rinvio ai giorni successivi alle elezioni regionali e locali, argomentando, da parte dei dipendenti dell'amministrazione finanziaria, nel senso che la Guardia di finanza verrebbe in parte assorbita dalle funzioni di controllo sulle emittenti televisive ai fini dell'osservanza della par condicio; tali rinvii sono intervenuti anche in assenza di riscontrati casi di evasione, e in mera mancanza delle formalita' ultimative del verbale conclusivo avente ad oggetto l'attivita' di controllo; in detto periodo di interruzione l'attivita' degli amministratori immobiliari e' fortemente compromessa, ne' e' sufficiente, a eliminare il danno, la disponibilita' della Guardia di finanza, per particolari occorrenze, a inviare militi presso gli studi professionali al fine di consentire il disbrigo di atti urgenti; la Guardia di finanza, e l'Amministrazione Finanziaria in genere, stanno dando forte e meritorio impulso ad un processo di riqualificazione dei rapporti fra Stato e cittadino, il qual processo e' opportuno non venga oggettivamente attardato, ne' subisca immeritatamente danni di immagine, a causa di episodi marginali dovuti verosimilmente a scarsita' di uomini o mezzi in rapporto all'estensione dei compiti -: se il Ministro non intenda convenire sulla forte opportunita', ed anzi necessita', che l'attivita' di controllo non pregiudichi in maniera invasiva ed estesa le attivita' dei contribuenti nei cui confronti vengono effettuati i controlli; se non condivida che la tempestivita' e rapidita' dei controlli, oltre che a un evidente principio di economia, rispondano anche ad una esigenza di non ledere l'immagine dell'amministrazione finanziaria, immagine cosi' essenziale ai fini di un sereno rapporto tra fisco e cittadini; se non ritenga di immediata opportunita' diramare indirizzi alle Intendenze di finanza, ed a ogni altro occorrente destinatario, affinche' i controlli vengano espletati nei tempi previsti dal provvedimento Tremonti, e comunque vengano esperite le formalita' ultimative, dei controlli in corso, senza dannose interruzioni derivanti da compiti alternativi a quelli in corso di espletamento. (4-08961)