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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00293 presentata da MICCICHE' GIOVANNI (FORZA ITALIA) in data 19950405

La IX Commissione, considerato che la rete ferroviaria siciliana, che era gia' insufficiente a fronteggiare la richiesta di traffico passeggeri e merci alla vigilia della guerra mondiale, e' stata trascurata, sia in sede politica che tecnica, negli ultimi cinquanta anni tanto che sono rimasti sulla carta molti degli interventi di miglioramento ed ammodernamento di alcune linee non ostante progetti in tal senso fossero contenuti nei piani poliennali o integrativi elaborati dalle Ferrovie dello Stato; dei 1447 chilometri di linee ferrate in Sicilia soltanto un centinaio sono a doppio binario, ed appena un terzo del chilometraggio complessivo e' elettrificato; sulle rimanenti linee la trazione piu' usata e' quella diesel con locomotori o automotrici spesso soggetti a guasti tanto che il servizio complessivo deve essere considerato del tutto inaffidabile; tale situazione di arretratezza costituisce un ostacolo allo sviluppo della indubbia vocazione turistica della Sicilia, che andrebbe invece incoraggiata attraverso la predisposizione di una rete di trasporti su ferro efficiente; anche il settore delle merci e' trascurato in Sicilia dalle Ferrovie dello Stato che non ne hanno mai curato lo sviluppo attraverso una accurata pianificazione come emblematicamente e' dimostrato dalla mancanza di un vero autentico treno merci fra le due piu' importanti citta' isolane Palermo e Catania, tutto cio' ha comportato un abnorme squilibrio del traffico delle merci a vantaggio di quello su gomma, squilibrio che, se e' notevole in tutto il territorio nazionale, e' ancor piu' forte nell'isola dove, a parte la strozzatura costituita dalle forzate soste dei treni negli scali ferroviari di Messina e Villa San Giovanni, e' davvero difficile per gli esportatori, spesso agricoli, ed importatori, poter fare affidamento sul treno quale mezzo di trasporto sicuro e veloce; la Messina-Palermo e la Messina-Catania-Siracusa due linee costiere per lunghi tratti tortuose e strette fra i monti ed il mare, assi portanti del trasporto ferroviario isolano sono quasi interamente a binario unico malgrado i solenni impegni per il loro raddoppio presi negli ultimi decenni da molti governi, hanno quindi una potenzialita' insufficiente a far fronte alle richieste e consentono ai treni una velocita' commerciale media inferiore ai 70 km/ora; le tre linee che collegano Palermo rispettivametne con Catania, Agrigento e Trapani consentono ai treni una velocita' commerciale davvero ridicola tanto che esse sono sempre piu' trascurate dalla clientela divenendo un peso economico per le Ferrovie dello Stato che giudicano improduttivo qualsiasi intervento per migliorarle ed ammodernarle e, quel che peggio, per mantenere la loro pur precaria "efficenza"; si pongono in tal modo le basi per dichiarare che tali linee sono "rami secchi" e per decretarne la morte definitiva; in condizioni ancora peggiori sono le altre linee minori e tutto cio' costituisce un ulteriore incentivo per cittadini e gli operatori economici ad utilizzare per le loro esigenze il trasporto su gomma; sono altresi' dissestati i trasporti ferroviari di interesse locale ed i servizi che interessano i nodi urbani di Palermo e Catania, del pari assente una seria politica di trasporti metropolitani su ferro mentre negli ultimi decenni sono stati soppressi molti collegamenti di carattere locale esercitati dalle Ferrovie dello Stato o in regime di concessione; impegna il Governo a: compiere tutti i passi necessari, sul versante finanziario e su quello tecnico organizzativo, perche' le Ferrovie dello Stato si impegnino a fondo al fine di completare, nel piu' breve tempo possibile, il raddoppio delle linee che collegano Messina con Palermo dando priorita' di attuazione alla tratta Cefalu'-Fiumetorto, e con Catania e Siracusa, prevedendo nel contempo un aggiornamento dei progetti dei tracciati tenendo conto dei piu' recenti studi geologici ed ottenere oltre che il potenziamento delle linee anche la loro velocizzazione; dare attuazione immediata al passante ferroviario di Palermo, migliorando nel contempo la funzionalita' dell'unica linea metropolitana esistente nel capoluogo siciliano prevedendo altresi' il raddoppio della linea fra la Stazione di Brancaccio e la stazione Sampolo, potenziando la stazione di Notarbartolo anche al fine di accentrarvi la maggior parte del traffico passeggeri; disporre che i lavori di costruzione della linea ferroviaria Palermo-Punta Raisi, di notevole imporanza commerciale e turistica oltre che utile allo snellimento del traffico urbano nella zona nordoccidentale del capoluogo, siano immediatamente ripresi e completati al piu' presto; procedere alla ristrutturazione del nodo ferroviario di Catania al fine di agevolare l'uso del treno per spostamenti di carattere locale fra le stazioni di Acireale e Catania-Bicocca; elaborare, d'intesa con la regione Sicilia, un programma di ristrutturazione, ammodernamento e rilancio delle principali linee ferroviarie interne dell'isola, prevedendo, ove se ne ravvisi la necessita', l'affidamento di alcune tratte alla stessa regione direttamente o tramite societa' in concessione appositamente costituite; potenziare ed ampliare gli scali merci dei capoluoghi di provincia isolani e dei principali centri agricoli per consentire agli esportatori di agrumi, vino, uva e degli altri prodotti della terra tipici della Sicilia di utilizzare il mezzo ferroviario con i conseguenti vantaggi, oltre che sulla regolarita' per le spedizioni, anche per l'ambiente. (7-00293)

 
Cronologia
sabato 1° aprile
  • Parlamento e istituzioni
    Il Presidente della Repubblica Scalfaro rinvia alle Camere per una nuova deliberazione il disegno di legge di conversione del decreto-legge 31 gennaio 1995, n. 28, recante Interventi urgenti in materia di trasporti e di parcheggi (A.C. 1944).

domenica 23 aprile
  • Politica, cultura e società
    Si svolgono le elezioni regionali nelle 15 regioni ad autonomia ordinaria: in 9 di esse si afferma il centrosinistra.