Portale storico della Camera dei deputati

Al Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato. - Per conoscere - premesso che: la Ansaldo ha acquisito mediante l'acquisto di azioni la gia' Franco Tosi S.p.a. fiorente industria privata metalmeccanica quotata in borsa; tale decisione non e' mai stata compresa essendo avvenuta recentemente in costanza di scelte governative programmatiche che favorivano un processo cosiddetto di "privatizzazioni"; per raggiungere tale processo di statalizzazione terminata con la incorporazione della Franco Tosi divisione metalmeccanica, si e' arrivati a esautorare ogni partecipazione con la ABB Asca Brown Boveri, leader nel mondo della tecnologia di cui la Franco Tosi era la principale esecutrice al Sud Europa; questa soluzione ha portato allo smembramento della fiorente industria, con l'asporto di macchinari in siti totalmente inadeguati per risorse e Know-How come a GIOIA del COLLE o a GENOVA e alla conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro diretti e in misura ancora maggiore dell'indotto; a tutt'oggi l'emorragia di forze lavoro non e' cessata e continua la richiesta di cassa integrazione nonostante il numero dei lavoratori sia sceso dalla consistenza di circa 6000 a poco piu' di 2500 unita'; nonostante si siano asportati alcuni reparti progettuali in quel di Genova, si assiste tuttora ad una continua trasferta di unita' dirigenziali Ansaldo da Genova a Legnano "per imparare il lavoro" con costi aziendali immaginabili -: quali siano le intenzioni vere e programmatiche dell'Ansaldo riguardo alle funzioni che lo stabilimento di Legnano debba avere nel futuro con particolare riguardo al tipo e alla quantita' delle commesse e quindi al numero di lavoratori che ha ormai toccato una soglia minima, tale da essere insopportabile per l'intero territorio una ulteriore diminuzione. Le vivaci proteste che, solo per la responsabilita' delle maestranze, non hanno mai provocato danni, debbono essere tuttavia un monito ancora maggiore a risolvere una questione, quella dei lavoratori della ex Franco Tosi che non e' mai stata foriera di logiche assistenziali ma al contrario ha visto penalizzate, sino al tentativo in atto di distruzione, le esperienze, i sacrifici, le volonta' lavorative che ne hanno sempre fatto un'azienda modello come prodotti e come bilanci; se non si debba rivedere la disastrosa scelta fatta e riprendere quel naturale cammino di privatizzazione, prendendo gli opportuni contatti con le aziende leader quali la succitata ABB dichiarando comunque senza ambiguita' che non esistono esuberi ne' strutturali ne' momentanei. (4-09955)