Portale storico della Camera dei deputati

La Camera, premesso che: la crisi dell'amministrazione della giustizia in Italia ha raggiunto limiti di intollerabilita' tali da vanificare la funzione stessa della giurisdizione; e' necessario farsi carico di siffatta situazione di degrado per conseguire un decisivo miglioramento del servizio; a tal fine deve essere assicurata una costante attenzione ai problemi giudiziari in modo da predisporre rimedi concreti ed adeguati; in tale ottica si deve tener conto delle preoccupazioni manifestate dall'avvocatura italiana in ordine alla funzionalita' del servizio giustizia; si apprezzano le iniziative del Governo volte ad affrontare il problema della lentezza della gestione della giustizia; si sottolinea l'opportunita' che si dia concreta attuazione alle riforme da tempo approvate in sede legislativa, impegna il Governo: alla rapida copertura degli organici dei Giudici di pace, tenendo in particolare conto le richieste degli avvocati che abbiano maturato idonea esperienza; al miglioramento ed accelerazione delle procedure per la realizzazione delle strutture materiali e per l'adeguamento del personale amministrativo che consentano ai giudici di pace di iniziare in modo adeguato la loro attivita'; ad una razionalizzzazione delle competenze per valore e per materia, anche mediante aumento della competenza per valore ed eventuale definizione di ulteriori competenze funzionali dei pretori, con conseguente rideterminazione degli altri livelli di competenza; alla modifica delle norme processuali civili, specie in tema di preclusioni e decadenze, che contemperi esigenze di speditezza e concentrazione con quelle di effettiva difesa; alla istituzione di sezioni stralcio per lo smaltimento dell'arretrato, prevedendo l'utilizzo di magistrati e di avvocati dotati di requisiti predeterminati; alla previsione di stanziamenti adeguati alla centralita' della giustizia civile, fin dalla prossima finanziaria, nella considerazione che il suo mancato funzionamento costituisce uno dei punti di possibile rottura del rapporto di fiducia fra i cittadini e lo Stato. (6-00014)