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Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10520 presentata da MIGNONE VALERIO (PROG.FEDER.) in data 19950531

Ai Ministri dei lavori pubblici, dell'ambiente e della sanita'. - Per sapere - premesso che: l'ENEL di Napoli chiede pressantemente al comune di Melfi di poter riprendere i lavori di costruzione dell'elettrodotto MT-S. Sofia, la cui finalita' e' la erogazione di ulteriore energia agli utenti; non sono infondate le preoccupazioni delle popolazioni del Melfese che vedono in questi ultimi anni sul loro territorio un intenso processo di industrializzazione con i relativi rischi non solo per la salvaguardia dei pregi paesaggistici ma soprattutto per la tutela della propria salute in merito agli emergenti fenomeni elettromagnetici; i comuni del Vulture hanno proposto alcune modifiche del tracciato e ne chiedono la valutazione nel gruppo di lavoro ENEL-regione-comuni alla luce della recente letteratura scientifica oltre che degli studi effettuati sulla problematica da parte di alcune USL (USL n. 40 di Rimini) -: se non intenda intervenire per: 1) valutare la sicurezza dei conduttori impiegati dall'ENEL; 2) sottoporre al V.I.A. (Valutazioni Impatto Ambientale) l'elettrodotto MT-S. Sofia, ancorche' progettato antecedentemente alla legge n. 9 del 1991; 3) indurre gli organi competenti - nel rispetto delle autonomie locali - allo studio di eventuali progetti alternativi; 4) indicare e disporre interventi di sorveglianza e controllo ambientali e sanitari. (4-10520)

In risposta alla interrogazione indicata in oggetto sulla base di quanto comunicato dalla Direzione Generale della Difesa del Suolo di questo Ministero, si riferisce che con decreto ministeriale n. 790 del 6.11.1992 l'ENEL s.p.a. e' stata autorizzata a costruire ed esercire l'elettrodotto "Matera-S. Sofia" Detto provvedimento e' stato emesso a conclusione di un'istruttoria regolarmente esperita, ai sensi del T.U. 11.12.1933 n. 1775, nel corso della quale tutti gli Enti interessati, compresi i relativi Comuni, hanno rilasciato i nulla-osta e consensi di massima. Inoltre, nel dispositivo del succitato decreto ministeriale e' contemplato l'obbligo, da parte dell'ENEL, di osservare le prescrizioni del D.P.C.M. 23.4.92, circa l'esposizione ai campi elettrici e magnetici, generati dagli elettrodotti ad alta tensione e di porre in atto gli adempimenti tecnici all'uopo occorrenti. Al riguardo si evidenzia che detto D.P.C.M. 23.4.92 ha puntualmente recepito all'articolo 4 i criteri e i valori indicati nel documento pubblicato dall'IRPA-INIRC, autorevole organizzazione internazionale in materia di radioprotezione, in collaborazione con l'Organizzazione Mondiale della Sanita', che sono stati in seguito fatti propri dalla Commissione di studio, costituita da massimi esperti italiani e da rappresentanti del Ministero della Sanita', dell'Istituto Superiore di Sanita' e dell'ISPEL, incaricata da questo Ministero di esaminare, appunto, in modo specifico il rapporto tra campi elettromagnetici generati da elettrodotti ad alta tensione e salute umana. In sostanza i predetti organismi hanno indicato, in via cautelativa, i limiti al disotto dei quali non e' ipotizzabile alcun rischio per la salute medesima che risultano comunque ampiamente rispettati dall'ENEL stessa. Infine, si fa presente, come da notizie assunte, che i lavori, dell'opera elettrica di cui trattasi, sono in fase di completamento per circa l'ottanta per cento del progetto esecutivo stesso. Si aggiunge che, non e' stata applicata la procedura prevista dall'articolo 2 della legge n. 9 del 9.1.1991 concernente la valutazione di impatto ambientale, in quanto ricorrono nella fattispecie le condizioni di cui all'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 27.4.1992. Infatti l'intesa Stato-Regione (ex articolo 81 D.P.P. 616/1977) e' stata certificata con le Regioni interessate in epoca precedente all'entrata in vigore del decreto del Presidente della Repubblica medesimo. Il Ministro dei lavori pubblici: Baratta.



 
Cronologia
martedì 30 maggio
  • Parlamento e istituzioni
    Nel quadro di una correzione dei conti pubblici di oltre 80.000 miliardi in tre anni, il Governo annuncia per il 1996 una manovra da 32.500 miliardi.

domenica 11 giugno
  • Politica, cultura e società
    Si svolgono 12 referendum e il 58% degli aventi diritto si reca alle urne. Gli elettori respingono i quesiti relativi al divieto delle concentrazioni televisive, all'interruzione pubblicitaria durante la proiezione dei film e alla restrizione della raccolta pubblicitaria a due canali nazionali. Gli elettori respingono anche la richiesta di abolire il doppio turno nell'elezione dei sindaci di comuni con più di 15.000 abitanti. Viene invece approvato il quesito sulla privatizzazione della RAI e la richiesta di abrogazione della legge che disponeva la trattenuta automatica d'iscrizione al sindacato sullo stipendio