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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00135 presentata da LANTELLA LELIO (FED.LIB.DEM) in data 19950615

La Camera, premesso che: piu' volte, in diverse citta' italiane, si e' manifestata una forte protesta di cittadini contro il degrado di taluni quartieri anche a causa della presenza di immigrazione clandestina e delle connesse attivita' illegali; tale protesta si e' in questi ultimi tempi acuita segnatamente in alcune citta' del nord come Genova, Milano, e, piu' recentemente, Torino; la protesta dei cittadini appare del tutto spontanea, forte, lontana nel contempo da ogni sospetto di essere promossa strumentalmente da gruppi partitici o politici; i cittadini che, nei quartieri a rischio per immigrazione clandestina, intendono difendere la propria sicurezza e i propri beni, risultano colpiti, in primo luogo, dalla latitanza dello Stato a partire dal fatto che le norme sulla immigrazione extracomunitaria non sono adeguate, nonche' dal fatto che le norme aventi ad oggetto la prostituzione sono ipocrite e inefficaci, con un livello di degenerazione i cui guasti sono ormai sotto gli occhi di tutti; i cittadini che protestano con maggiore evidenza vengono talvolta intimiditi, e talvolta persino da organi pubblici con ispezioni improvvise e ripetute; i cittadini che protestano, inoltre, sono colpiti da atteggiamenti ostili da parte dei mezzi di informazione poiche', per molti giornalisti, il tema principale e' il carattere "illegale" di siffatte manifestazioni spontanee, con l'incredibile conseguenza di far apparire quei cittadini come fuori legge (in quanto disturbatori della pubblica quiete e dell'ordine pubblico); i cittadini che protestano, inoltre, vengono bollati non solo giuridicamente ma anche moralmente in quanto asseriti insensibili ai valori di solidarieta'; i cittadini che protestano, e che invocano fondatamente la Costituzione e i Codici, ricevono frequentemente l'accusa (palese o strisciante) di razzismo; nel merito, le accuse e gli atteggiamenti sfavorevoli, nei confronti dei cittadini che protestano, sono superficiali e infondati in quanto le autorita' dello Stato e i mezzi di informazione non considerano adeguatamente il fatto che, fino a quando si ammetteranno in maniera sconsiderata, nel nostro paese, persone destinate a sradicarsi dalle loro culture senza ottenere, nella nostra, un radicamento consolidato da uno sbocco di lavoro, continuera' ad accadere che molti uomini e molte donne finiranno facile prede di organizzazioni malavitose; ancora nel merito, le accuse e gli atteggiamenti sfavorevoli, nei confronti dei cittadini che protestano, sono superficiali e infondati anche per il fatto che un'accoglienza indiscriminata non e' un modo per esprimere solidarieta' a quei Paesi, e neppure per aiutare singoli immigrati, ma e' solo un meccanismo distruttivo per gli ospitati e gli ospitanti; ancora nel merito, l'unico modo per esprimere solidarieta' effettiva, a quei Paesi, consiste nel promuoverne ivi lo sviluppo, tramite interventi di grande rilevanza, da inquadrarsi nell'ambito delle linee e delle strutture di cooperazione internazionale; ancora nel merito, il valore di solidarieta' dovrebbe valere, comunque e parimenti, anche nei confronti dei cittadini italiani colpiti dalle attivita' illecite e talora malavitose connesse al fenomeno della immigrazione clandestina; ancora nel merito, l'accusa di razzismo e' parimenti infondata, anche se, quando il potere statuale e il potere culturale (informazione compresa) non adempiono ai loro compiti, potrebbero aversi inquietanti alterazioni di orientamento culturale, vale a dire che, quando lo Stato non tutela i cittadini nei diritti fondamentali, e quando l'informazione rimodella la realta' in maniera eccessivamente ideologica, allora possono aversi degenerazioni gravi e generali (sia per i cittadini, sia per gli immigrati anche regolari, sia per quel clima di civile convivenza che e' patrimonio della nostra cultura); e' necessario, per cio', attuare interventi pubblici che contrastino i fenomeni lamentati e che rassicurino i cittadini circa il fatto che lo Stato intende concretamente uscire dalla propria perdurante e dannosa inerzia; e' necessario, altresi', che detti interventi abbiano forme e contenuti tali da assumere la consistenza di segnale inequivoco, invertendo l'isolamento dei cittadini preoccupati per la loro sicurezza e per i loro beni, e prevenendone pertanto una pericolosa involuzione psicologica e politica; e' necessario, altresi', che detti interventi siano indirizzati anche sul fronte dell'intelligence, al fine di potenziare i risultati utili recentemente ottenuti nell'individuare basi terroristiche insediate nel nostro Paese da estremisti islamici i quali - in pericolosa proporzione all'accoglienza indiscriminata in territorio italiano, e in pericolosa proporzione al disagio reale dei molti extracomunitari a cui e' oggettivamente preclusa un'integrazione decorosa - possono trovare consensi e terreno di insediamento; e' necessario, altresi', che detti interventi siano tempestivi ed urgenti, per il progressivo e altrimenti irreversibile aggravarsi di una situazione di elevata pericolosita'; impegna il Governo a concorrere, con proprie urgenti iniziative, a: istituire e mantenere un efficace controllo sulla immigrazione extracomunitaria; introdurre il principio di subordinare l'accesso degli stranieri extracomunitari alla sussistenza di motivi tassativamente individuati e da documentarsi in maniera parimenti tassativa; sostenere l'opportunita' del principio di sanzionare penalmente, in maniera efficace, le permanenze clandestine sul territorio nazionale; contrastare adeguatamente le numerose, fantasiose ed efficaci tecniche con cui i clandestini rendono inutili i tentativi di rimpatrio posti in essere dalle autorita' italiane; intervenire efficacemente anche in tema di prostituzione, in considerazione della connessione oggettiva tra i fenomeni richiamati; indirizzare gli organi e gli uffici amministrativi dello Stato, e segnatamente le forze di polizia, a vigilare sull'osservanza delle leggi idonee a garantire la sicurezza delle persone e dei loro beni, segnatamente nei luoghi di tensione tra cittadini italiani ed immigrati extracomunitari clandestini; indirizzare gli organi e gli uffici amministrativi dello Stato, e segnatamente le forze di polizia, a non incorrere (soprattutto nelle zone di tensione tra cittadini italiani ed immigrati extracomunitari clandestini) nel fallace principio della disparita' di trattamento, con vigilanze analitiche nei confronti dei cittadini e con macroscopiche negligenze nei confronti degli immigrati; indirizzare gli organi e gli uffici amministrativi dello Stato, e segnatamente le forze di polizia, a vigilare, nelle menzionate zone di tensione, sulla regolarita' di esercizi commerciali palesemente gestiti da soggetti non autorizzati, nonche' sulla regolarita' di esercizi ricettivi a partire dall'attivita' di affittacamere; rafforzare le attivita' di intelligence al fine di individuare e neutralizzare infiltrazioni terroristiche che potrebbero trovare ambiente di favore e di sviluppo anche nel crescente disagio di una immigrazione senza sbocco, suscettibile di radicalizzarsi con rischi di perniciosi estremismi; operare fattivamente per la restaurazione di un clima di pacifica convivenza laddove gravemente minacciato o gia' compromesso in presenza di immigrati clandestini e attivita' illegali dei medesimi; considerare utilmente quanto di piu' efficace risulti prefigurato nei diversi progetti di legge presentati in Parlamento nella legislatura in corso; accogliere orientamenti di politica estera che consentano al nostro Paese di concorrere alla promozione dello sviluppo delle Nazioni da cui provengono i flussi migratori, al fine di contenerli e impostarne il superamento nonche' al fine di rafforzare il ruolo del nostro Paese nella concorde costruzione di una comunita' mondiale pacificata. (1-00135)

 
Cronologia
mercoledì 14 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Scissione dei Comunisti unitari dal Partito della Rifondazione comunista, per sostenere il Governo Dini nella contrapposizione con il centro-destra.

martedì 20 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva la proposta di istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla vicenda dell'ACNA di Cengio (doc. XXII, n. 14). Nella stessa seduta la Camera approva l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse (Doc. XXII, n. 16).