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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11164 presentata da PODESTA' STEFANO (FORZA ITALIA) in data 19950621

Al Presidente del Consiglio dei minitri ed ai Ministri della sanita', dei lavori pubblici e dell'ambiente. - Per sapere - premesso che: l'interrogazione effettuata in data 4 aprile 1995 n. 4/09117 presentata dai deputati Podesta', Usiglio, Romani, Maroni, Cova, Valenti, Di Luca, Parenti, Battaggia, Caselli, Emanuele Basile, Zocchi e Pizzicara ad oggi non ha avuto ancora risposta dagli organismi competenti; il sopralluogo effettuato dalla commissione ministeriale competente avvenuto presso la discarica di Cerro Maggiore il 9 maggio 1995 composta da due incaricati del Ministero dell'ambiente, un incaricato dell'Istituto superiore della sanita', un incaricato del Servizio geologico nazionale non ha dato ad oggi nessuna valutazione dell'impatto procurato dalla costruzione di un centro commerciale costruito a 35 metri dalla discarica in contrasto con la normativa vigente che fissa a 200 metri la distanza minima (articolo 7 - 3^ comma R. R.R. 2/82, e successive modificazioni); i ripetuti pareri negativi evidenziati chiaramente in piu' lettere dall'USSL competente n. 70, carenza e superficialita' dello studio di impatto; eccessiva vicinanza al depuratore comunale (140 metri circa); eccessiva vicinanza a un'area di cava trasformata in discarica controllata per rifiuti urbani e assimilabili (30 metri circa) realizzata in forza di prescrizioni regionali per sopperire all'emergenza rifiuti; aumento dell'inquinamento atmosferico dovuto ai traffico; scarsa precisazione degli interventi per il controllo del rumore; rischio di inquinamento delle falde idriche; notevole produzione di rifiuti urbani e assimilabili; impatto negativo sul paesaggio per l'eliminazione di aree boscate e/o destinate all'attivita' agricola; le varie osservazioni avanzate dall'ufficio tecnico del comune di Rescaldina nel presentare il progetto del centro commerciale alla commissione edilizia, evidenziano le seguenti anomalie: mancato rispetto della distanza di legge tra opera e discarica; mancato rispetto della distanza tra linea elettrica e opera. Da notarsi che in sede di decisione finale della commissione edilizia, un commissario ha fatto mettere a verbale la propria opposizione all'opera, motivandola con il mancato rispetto dei vincoli relativi alla discarica; l'apertura di discariche comporta investimenti di rilevante entita' che impongono a chi li fa di mantenere l'impianto operante per lunghi periodi e che la mancata osservanza di tale prescrizione tende ad accrescere i costi dello smaltimento sino a renderli insostenibili per le amministrazioni comunali interessate; le discariche per essere chiuse senza arrecare danni all'ambiente debbono essere sottoposte a operazioni complesse, dal costo elevato, che richiedono anni per essere eseguite a regola d'arte; non essendo evidentemente possibile asportare il milione di tonnellate di rifiuti gia' deposti, tutto cio' porta a concludere che il centro commerciale di Rescaldina dovra', in caso di apertura, convivere con per i prossimi 20-30 anni con il gas prodotto dalla discarica di Cerro Maggiore, indipendentemente o meno dalla deposizione di ulteriori rifiuti e per quante misure vengano prese per controllarne gli effetti; l'evidente incompatibilita' del centro commerciale in posizione pericolosamente limitrofa con la discarica; l'evidente e travagliato iter amministrativo soprattutto quello relativo al centro commerciale, caratterizzato da un autentico inseguimento di quello relativo alla discarica in piu' sedi manifestato di non consentire l'esercizio della discarica anche mediante uso strumentale ed improprio di atti e provvedimenti amministrativi da parte del comune di Rescaldina che ha altresi sempre disatteso le contrarie indicazioni delle competenti autorita' sanitarie -: per quali motivi allo stato attuale la regione Lombardia e gli altri enti che hanno partecipato al progetto di accordo di programma promosso con delibera regionale 3 agosto 1994 VI/56480 non abbiano ancora provveduto a prendere atto del fatto che tale strumento operativo non puo' conseguire l'approvazione conclusiva per mancata rettifica da parte degli organi collegiali interessati; perche' dalle procedure di accordo di programmma siano state stralciate le posizioni della provincia di Varese e del comune di Uboldo, nonostante questi enti siano dotati di interesse alla soluzione del problema e ricevono effetti pregiudizievoli dalla situazione qui denunciata. (4-11164)

 
Cronologia
martedì 20 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva la proposta di istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla vicenda dell'ACNA di Cengio (doc. XXII, n. 14). Nella stessa seduta la Camera approva l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse (Doc. XXII, n. 16).

sabato 24 giugno
  • Politica, cultura e società
    Viene arrestato il boss mafioso Leoluca Bagarella.