Portale storico della Camera dei deputati

Ai Ministri dei lavori pubblici e dell'ambiente. - Per sapere - premesso che: il consiglio comunale dell'Isola del Giglio, viste le precedenti delibere concernenti le problematiche sulla proposta istitutiva del Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano adottate all'unanimita' dal consiglio comunale, vengono totalmente e vergognosamente ignorate dalle competenti autorita' e constatato che gli unici provvedimenti autenticamente democratici sono stati quelli adottati all'unanimita' dai consigli comunali precedenti, nonche' quello scaturito da una libera consultazione delle popolazioni dell'Arcipelago effettuata dall'ex Ministro dell'ambiente, Altero Matteoli, relativo alla questione e' stato, nella sua formulazione di proposta di decreto, sdegnosamente respinto dalla regione Toscana; preso atto che, nonostante le ripetute richieste di incontro con il Ministro Baratta da parte del sindaco nessun cenno di risposta e' arrivato a quest'ultimo, eletto democraticamente e direttamente dagli abitanti del Giglio; il Consiglio comunale, vista la situazione, ha deliberato all'unanimita': 1) di opporsi con qualsiasi mezzo consentito dalla legislazione vigente alla volonta' di fatto antidemocratica e prevaricatrice di chi, spinto da un isterico fondamentalismo ambientalista, calpesta e dimentica i diritti del popolo gigliese, arrivando ad emanare un decreto offensivo ed estraneo alla cultura e alla tradizione degli isolani che della tutela ambientale hanno sempre fatto una ragione di vita; 2) di fare espressa ed irrevocabile rinuncia a qualsiasi finanziamento comunitario che, derivante da una imposizione vincolistica, al pari di questa sara' rigettato dall'A.C; 3) di trasmettere alla Commissione ambiente della Comunita' europea questo atto e quelli che lo hanno preceduto al fine di rendere manifesta la violazione dei diritti dei cittadini in conseguenza all'applicazione sconsiderata della legge n. 394 del 1991; 4) di voler riesaminare il regime vincolistico, approvato nel 1989, dell'isola di Giannutri che attualmente non consente di fruire delle zone piu' suggestive dell'isola; 5) di richiedere al Ministro dell'ambiente e al Parlamento un doveroso e radicale riesame della legge n. 394 del 1991, tale da trasformarla, da una normativa insidiosa e contestata, nello strumento propositivo di uno Stato moderno, compatibile con la legge n. 142 dell'8 giugno 1990 e rispettosa, oltre che dell'ambiente, anche e soprattutto dell'uomo e del suo diritto al benessere e alla inalienabilita' dei suoi possedimenti; 6) di dare mandato alla Giunta comunale per la nomina urgente di un pool di costituzionalisti con lo scopo di resistere alla imposizione di qualsivoglia vincolo che ingiustamente comprima il diritto del popolo gigliese di fruire della propria terra e di intentare qualsiasi azione legale atta a garantire il rispetto della sovranita' comunale e il pagamento degli ingenti danni che l'imposizione forzosa di misure vincolistiche potranno arrecare all'economia dell'isola; 7) di trasmettere l'atto alla regione Toscana -: come il Ministro intenda procedere per sanare la situazione che si e' venuta a creare. (4-12021)