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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00162 presentata da MORONI ROSANNA (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) in data 19950901

La Camera, premesso che: con decreto ministeriale n. 567 del 21 dicembre 1992, in attuazione dell'articolo 12 della legge n. 39 del 1990, il Ministero dell'interno, di concerto con il Ministero degli affari esteri, ha disposto l'istituzione di strutture di informazione ed accoglienza, per stranieri che fanno ingresso nel territorio nazionale presso i valichi di frontiera aerea di Roma Fiumicino e Milano Linate, di frontiera terrestre di Trieste e Tarvisio e di frontiera marittima di Trapani; l'individuazione dei cinque valichi di frontiera derivava dall'importanza che detti valichi rivestivano all'epoca in termini di posizione geografica e di flussi d'ingresso; flussi piu' recenti e consistenti di stranieri, tra i quali sfollati e profughi ex jugoslavi e curdi, interessano in particolare le frontiere marittime di Trieste, Ancona, Bari, Brindisi ed Otranto e la frontiera aerea di Milano Malpensa; l'importanza assunta dalle frontiere marittime pugliesi e' confermata dall'adozione di misure straordinarie quali l'intervento in loco dell'esercito; il decreto suddetto prevedeva inoltre che nelle strutture di informazione ed accoglienza potessero essere ammessi a prestare la loro opera operatori volontari, appositamente autorizzati sulla base di piani di collaborazione, predisposti dalle prefetture competenti, fra le amministrazioni pubbliche e gli organismi di volontariato e di tutela dei diritti umani e civili; a tutt'oggi risulta operativo solo il centro allestito presso lo scalo aereo di Fiumicino (Roma), con risultati che, pur positivi, evidenziano la necessita' che l'attivita' di orientamento ed assistenza, specialmente nei confronti di possibili profughi o richiedenti asilo, avvenga prima o contemporaneamente all'esame dei requisiti per l'ingresso da parte della polizia di frontiera, e non dopo; anche l'assenza dei centri di cui sopra ha condotto ad una politica di respingimenti spesso indiscriminati alle frontiere (quasi 70 mila nel corso del 1993, dei quali ben 20 mila alla sola frontiera di Trieste), dei quali e' difficile sapere quanti riguardassero cittadini stranieri in possesso dei requisiti per poter chiedere l'asilo o il soggiorno per ragioni umanitarie, e dunque probabilmente ad un indiretto incentivo all'ingresso clandestino, con le speculazioni ed i problemi connessi; impegna il Governo a provvedere a modificare il decreto su indicato, aggiungendo ai valichi ivi previsti quelli di Ancona, Trieste marittima, Milano Malpensa, Bari, Brindisi ed Otranto, autorizzandovi la presenza di operatori volontari, e specificando che l'informazione ed orientamento ai richiedenti lo status di rifugiati ed agli sfollati che intendano fare ingresso nel territorio nazionale rientrano nelle funzioni di dette strutture; a tenere conto, ai fini della riformulazione del decreto in questione, delle circostanze che hanno ostacolato finora l'istituzione delle strutture di orientamento ed accoglienza gia' previste, ed a riferire comunque al Parlamento circa le ragioni del grave ritardo; a richiamare tutti gli organi e gli uffici periferici competenti al rigido rispetto del dettato delle leggi vigenti, in particolare per quanto riguarda l'obbligo di notificazione per iscritto delle circostanze e dei motivi dell'eventuale respingimento alla frontiera. (1-00162)