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Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13273 presentata da MASINI NADIA (PROG.FEDER.) in data 19950912

Al Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica. - Per sapere - premesso che: la proposta di piano per lo sviluppo dell'universita' per il triennio 1994-1996 avanzata dal Murst e attualmente al parere degli organi competenti, pone al 1^ posto fra gli obiettivi il "consolidamento del sistema universitario con particolare riguardo alle iniziative previste nei piani di sviluppo 1986-1990 e 1991-1993 mediante interventi finanziari straordinari implementativi dei bilanci delle universita'". A tale piano sono destinate le seguenti risorse finanziarie: 83.763 miliardi per il 1994, 38.918 miliardi per il 1995, 13.239,4 miliardi per il 1996. La proposta di piano contiene le indicazioni di nuovi insediamenti, l'attribuzione dell'autonomia ad alcune sedi, l'autorizzazione a nuovi corsi senza una chiara linea di programmazione dello sviluppo e in contraddizione con l'obiettivo primario del decentramento di cui all'articolo 1. Ne e' riprova quanto e' scritto all'articolo 3: "Le strutture decentrate istituite in attuazione dei precedenti piani di sviluppo di universita' in relazione a quanto previsto dall'articolo 2 comma 11 della legge 7 agosto 1990, n. 245, sono autorizzate a proseguire la loro attivita'". La linea del decentramento risulta quindi sostanzialmente abbandonata e resa del tutto marginale. Tale scelta e' sorprendente, incoerente e inaccettabile. Infatti il piano quadriennale 1986-1990 e il successivo triennale 1991-1993 avevano privilegiato la linea del decentramento e su questa linea e' stato realizzato l'insediamento universitario in Romagna in rapporto all'universita' di Bologna e articolato sulle quattro sedi di Forli', Cesena, Rimini e Ravenna. Tale insediamento romagnolo si e' sviluppato con alti risultati sul piano della qualita' e della quantita' (attualmente gli iscritti sono circa 13.000). Rilevante e decisivo per tale sviluppo e' stato ed e' l'intervento degli Enti locali nonche' il sostegno delle forze economiche e sociali che sostengono sia con proprie risorse finanziarie sia con proprie strutture edilizie e servizi l'insediamento universitario. Questo decentramento universalmente riconosciuto come il principale qualitativamente e quantitalmente sul piano nazionale, in piena coerenza con gli obiettivi dei piani precedenti di sviluppo viene completamente ignorato dalla proposta di piano triennale 1994-1996 che abbandona del tutto la scelta del decentramento territoriale con l'effetto di colpire negativamente le esperienze gia' effettuate (e' il caso delle sedi romagnole), secondo una logica di assurdo localismo contrario ad ogni principio di programmazione, di necessita' e di efficacia e in contrasto con gli obiettivi prioritari fissati dai precedenti piani triennali e pur richiamati anche all'articolo 1 della presente proposta -: quali siano i criteri e le ragioni che hanno ispirato la proposta di piano; quale valutazione di merito sia stata fatta sui decentramenti gia' effettuati; se non ritenga che data l'alta positivita' ed efficacia del decentramento universitario in Romagna sviluppatosi in questi 5 anni grazie anche al diretto e consistente intervento finanziario degli Enti locali, tale decentramento debba essere riconosciuto fra le priorita' da consolidare e sviluppare con adeguate risorse statali. (4-13273)

 
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