Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/00700 presentata da RAFFAELLI PAOLO (PROG.FEDER.) in data 19951018

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri ed i Ministri delle poste e telecomunicazioni, dell'industria, commercio e artigianato e del lavoro e della previdenza sociale, per sapere - premesso che risulta agli interroganti che: Telecom ha dato il via all'attuazione del progetto Socrate che prevede un investimento, su scala nazionale, di 25.450 miliardi: la cablatura sara' estesa, entro il 1998, a oltre 10 milioni di case. In realta' Socrate si sviluppera' intorno alle aree metropolitane, soprattutto del nord: le prime 350.000 abitazioni verranno cablate in 16 citta' pilota (Torino, Milano, Bergamo, Brescia, Bolzano, Trento, Padova, Venezia, Genova, Firenze, Bologna, Roma, Bari, Napoli, Catania, Palermo). La cablatura a larga banda di queste citta' avra' due snodi capofila di rete, situati a Bari e a Genova. E' facile capire che in realta' la cablatura del territorio nazionale avverra', almeno nella fase di decollo, nelle sole aree metropolitane: la Val Padana, Roma, Napoli e le grandi aree urbane del sud. Le aree periferiche (per ragioni territoriali o perch! meno densamente popolate) resteranno per ultime; il documento conclusivo dell'indagine conoscitiva in materia di multimedialita' condotta dalla VIII Commissione permanente "Lavori pubblici e comunicazioni" del Senato, nel corso della quale sono stati ascoltati tra gli altri i dirigenti di STET e Telecom, stima il costo della cablatura "da 40.000 miliardi (per 16 milioni di famiglie) a 60.000 (per 20 milioni di famiglie). Sono state realizzate simulazioni per un allacciamento al 2002 di 4 milioni di utenti con un costo da 2 a 2,5 milioni per utente... il costo varia in modo sensibile con la densita' della popolazione e quindi delle utenze da cablare e puo' risentire dalle regolamentazioni imposte ai lavori delle amministrazioni comunali. Quanto ai tempi, le stime rinviano al 2000 e oltre l'allaccio del 20 per cento delle famiglie e di circa 15 anni per una percentuale piu' congrua"; il programma di riassetto territoriale Telecom prevede la suddivisione dell'Italia in 8 macro-regioni (ai fini del servizio telefonico e della cablatura): Piemonte-Val d'Aosta con sede Torino, Lombardia con sede Milano, Nord-Est (Triveneto), con sede Venezia, Centro-Nord (Emilia Romagna, Marche, Umbria) con sede Bologna, Centro 1 (Liguria, Toscana), con sede Firenze, Centro 2 (Lazio, Abruzzi, Molise, Sardegna) con sede Roma, Sud 1 (Campania, Puglia, Basilicata) con sede Napoli, Sud 2 (Calabria, Sicilia), con sede Palermo; in Umbria e' avviato da un decennio, con impiego di cospicue risorse comunitarie (Fondi strutturali europei, Resider, Obiettivo 2) un programma di sviluppo multimediale destinato a contenere ed invertire la tendenza al declino industriale di una vasta area compresa tra Terni, Spoleto ed Orvieto. Tal programma di interventi si e' concretizzato nella realizzazione a Terni di un Polo di sviluppo multimediale realizzato con il concorso di Unione Europea, regione Umbria e comune di Terni, Polo multimediale che e' imperniato su un Videocentro e una Bibliomediateca che possono fungere da caporete rispetto ad altre strutture territoriali specializzate: Rocca Albornoziana di Narni (beni culturali e arte contemporanea) Palazzo Gelasi di Collescipoli (osservatorio ambientale telematico), Palazzo del Capitano del Popolo di Orvieto (centro congressi in teleconferenza); in Umbria, a fronte di questo quadro di impegni e di progetti, in procinto di entrare nella fase dell'operativita', le scelte politiche di Telecom sono completamente in controtendenza, con la semplificazione e lo smantellamento di centri di servizio (ad esempio facendo convergere su Perugia quelli di Citta' di Castello, Bastia e Spoleto, chiudendo e accorpando a Terni la sede di Narni, convogliando fuori regione, a Viterbo e Acquapendente, le attivita' di servizio precedentemente dislocate ad Orvieto; Telecom, Italtel e Alcatel, che sono tra i soggetti cardine del nuovo sviluppo multimediale su scala nazionale, in Umbria hanno adottato nei fatti una linea di contrazione dell'impegno e della presenza; gli interpellanti ricavano da quest'insieme di dati la preoccupazione che un'area territoriale vocata allo sviluppo multimediale, che in questa direzione ha gia' investito ingenti risorse locali, nazionali e comunitarie, venga posta ai margini del programma di sviluppo delle telecomunicazioni e in modo particolarissimo delle infrastrutture necessarie alla cablatura del territorio: come e' stato detto, "un'area a vocazione multimediale non cablata, sarebbe come un'area a vocazione industriale privata degli impianti di acqua, energia, gas" -: in che modo intenda attivarsi il Governo al fine di individuare all'interno dell'accordo di programma (Patto Territoriale) in corso di definizione tra il Governo e le istituzioni locali umbre, gli strumenti idonei ad evitare che venga vanificato il lavoro svolto e le risorse investite al fine di fare del Polo multimediale di Terni il cardine di un possibile nuovo sviluppo regionale, invertendo una tendenza alla semplificazione e all'impoverimento delle attivita' di servizio telefonico insediate in Umbria e la tendenza all'emarginazione di questo territorio nel contesto del centro-Italia; in che modo intenda altresi' operare il Governo al fine di assicurare un collegamento rapido ed omogeneo dell'insieme delle aree urbane medio-piccole alla costituenda rete nazionale di collegamento a larga banda, anche accogliendo l'indicazione del documento conclusivo dell'indagine sulla multimedialita' dell'VIII Commissione del Senato: "mentre Telecom sta provvedendo a cablare con fibre ottiche i collegamenti a lunga distanza (per i quali, anche se fosse legalmente possibile, e' economicamente improbabile una concorrenza di altri soggetti) nuovi soggetti potrebbero invece cablare specifiche aree del paese". (2-00700)

 
Cronologia
venerdì 6 ottobre
  • Politica, cultura e società
    E' arrestato a Napoli, per concussione ed estorsione, l'ex Ministro del bilancio Paolo Cirino Pomicino.

giovedì 19 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    Il Senato approva una mozione di sfiducia individuale contro il Ministro della giustizia Filippo Mancuso.