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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00189 presentata da PEZZONI MARCO (PROG.FEDER.) in data 19951018

La Camera, in occasione della celebrazione solenne del 50^ anniversario della fondazione dell'ONU alla presenza, il 24 ottobre a New York, di capi di Stato e di Governo di tutto il mondo; sensibile all'appello del Segretario Generale Boutros Ghali per la creazione di un efficace sistema di sicurezza internazionale globale e condiviso, imperniato soprattutto sulla capacita' delle Nazioni Unite ad attivare una strategia di prevenzione dei conflitti; accogliendo il monito di Giovanni Paolo II ad un mondo piu' giusto e fraterno, che superi nazionalismi esasperati e promuova il diritto dei popoli e delle nazioni ad esistere, ad esistere dignitosamente e a convivere nel rispetto dell'altro; condividendo le motivazioni ideali e politiche che hanno spinto moltissime associazioni della societa' civile italiana a chiedere, in occasione della marcia della pace Perugia-Assisi del 24 settembre, una profonda riforma e democratizzazione dell'ONU; di fronte al dramma dell'ex Jugoslavia, che ha segnalato la gravissima difficolta' del diritto internazionale ad affermarsi e che ha visto al contrario imporsi la "pulizia etnica" e la tendenza alla costituzione di Stati monoetnici; preoccupata per la ripresa degli esperimenti nucleari e per lo stallo del processo di disarmo a causa del permanere di " riserve" e diffidenze soprattutto da parte di alcune medie e grandi potenze; esprimendo apprezzamento nei confronti del Parlamento Europeo, che pensa ad una ONU sempre piu' capace di tutelare ovunque in modo efficace i diritti umani e sempre piu' rappresentativa delle differenti regioni geopolitiche della nostra terra; in coerenza con le conclusioni e le indicazioni strategiche che sono state delineate nelle Conferenze di Rio, Copenhagen, Il Cairo, Pechino a sostegno di uno sviluppo sostenibile, senza piu' discriminazioni di sesso, di razza, di religione, fondato sul pieno rispetto e sulla promozione dei diritti umani; giudicando importante il confronto tra Parlamento e Governo a sostegno delle posizioni assunte dalle delegazioni italiane in sede internazionale per un allargamento del Consiglio di Sicurezza e per una rappresentanza in tale sede istituzionale piu' equilibrata e piu' capace di chiamare ad un ruolo di responsabilita' un numero alto di Paesi, in rappresentanza di tutte le aree geopolitiche del pianeta; considerando che: la fine della guerra fredda non ha automaticamente consegnato al mondo la pace ma permangono e si accentuano fattori di insicurezza, squilibri economici e ambientali, fenomeni di criminalita' internazionale che richiedono un salto di qualita' sul terreno della democrazia tra Stati e sul terreno della collaborazione tra i popoli; in questi cinquant'anni malgrado difficolta', ostacoli, fallimenti come nel caso della ex Jugoslavia, della Somalia, del Ruanda, l'ONU e le sue agenzie hanno rappresentato un fattore dinamico per accrescere il dialogo, la comprensione interculturale e interreligiosa, la solidarieta' mondiale, ridurre gli effetti tragici dei conflitti, contribuire in molti altri casi a trovare soluzioni equilibrate e avviare processi di pacificazione, far evolvere comunque le frontiere del diritto internazionale fino a dichiarare la legittimita' del diritto di ingerenza umanitario; le nuove sfide dell'interdipendenza, i nuovi conflitti interetnici, la lotta all'esclusione e alla poverta' richiedono un adeguamento delle strutture dell'ONU alle nuove necessita' sia per quanto riguarda le parti non completamente realizzate del disegno iniziale (come l'organizzazione regionale e la costituzione di un proprio Corpo di pace) sia per quanto riguarda i mutamenti imposti dalle tumultuose trasformazioni di questi anni; esprimendo la convinzione che: nella riforma del Consiglio di Sicurezza si debba evitare ogni soluzione che ne accentui il carattere di direttorio sotto il controllo di pochi governi, i piu' forti e ricchi del pianeta, per trasformarlo invece nel soggetto principale di concertazione della politica mondiale, assicurandone la partecipazione ad un ampio numero di Paesi membri attraverso una rotazione equilibrata, sulle linee su cui si e' mossa la proposta avanzata dall'Italia, abolendo inoltre nell'immediato il diritto di veto in materia di diritti umani; in una prospettiva di lungo periodo nel Consiglio di Sicurezza si debba privilegiare la rappresentanza di Unione di Stati a carattere regionale, sia riconoscendone ruolo e funzione a quelli gia' esistenti sia come stimolo alla crescita di nuove organizzazioni di integrazione regionale; la riforma e la democratizzazione dell'ONU comporti la necessita' di uno stabile coinvolgimento dei Parlamenti democraticamente eletti nella vita dell'Organizzazione anche attraverso l'istituzione di una vera e propria Assemblea Parlamentare come gia' indicato da una risoluzione del Parlamento Europeo e auspicato dal Congresso dei Federalisti mondiali a San Francisco; comporti inoltre una piu' adeguata partecipazione delle ONG sia potenziandone lo status nel sistema delle Nazioni Unite sia prevedendo che nelle Conferenze internazionali dell'ONU la composizione delle delegazioni nazionali, salve le responsabilita' di voto spettanti ai Governi, venga integrata sia da membri dei Parlamenti in quanto tali sia da Organizzazioni non-governative; sia ormai opportuna la costituzione di un Consiglio per la sicurezza economica e per lo sviluppo umano sostenibile come strumento indispensabile per riportare F.M.I. e Banca Mondiale entro l'ambito ONU e entro un quadro di "regole" internazionali meno unilaterali e piu' condivise; sia giusto mettere a disposizione permanente dell'ONU una parte delle Forze Armate dei singoli Stati nazionali, e dunque anche da parte dell'Italia, al fine di rafforzare la funzione e l'efficacia dei compiti di polizia internazionale cui per principio statutario e per interesse collettivo alla pace l'ONU non puo' sottrarsi, arrivando finalmente ad un comando unificato sotto la direzione delle Nazioni Unite; la costituzione del Tribunale Penale Internazionale permanente sui crimini di guerra e contro l'umanita' non possa piu' essere a lungo rinviato; si debba infine estendere la competenza della Corte Internazionale di Giustizia dell'Aja, attualmente limitata alle sole controversie tra Stati, anche ai giudizi di responsabilita' in materia di guerre, minacce alla pace e violazione dei diritti fondamentali, affermando finalmente il carattere obbligatorio della sua giurisdizione, oggi ancora subordinata alla preventiva accettazione da parte degli Stati; facendo appello ai Parlamenti di tutti gli Stati del mondo perch! nel prossimo anno si moltiplichino gli sforzi e i contatti a tutti i livelli per arrivare ad una riforma e ad un rilancio dell'ONU davvero condivisi dal maggior numero di paesi possibile, perch! ogni popolo abbia una voce piu' forte e ascoltata in sede internazionale, perch! si giunga a garantire un flusso di fondi piu' ampio e regolare cosi' da rendere certi e stabili i finanziamenti su cui possono contare le Nazioni Unite per le loro attivita' e iniziative; chiedendo al Parlamento Europeo di continuare il confronto e la propria elaborazione al fine di rendere sempre piu' forte una comune posizione europea sulla riforma dell'ONU, in particolare collegandola alla preparazione della Conferenza Intergovernativa del 1996 dove e' in gioco la scelta di "strutturare" una comune politica estera e di difesa dell'Unione Europea; impegna il Governo ad uno sforzo straordinario perch! l'obiettivo dell'allargamento dei poteri e degli ambiti di competenza dell'ONU ci veda sempre in prima fila e diventi occasione di una nuova stagione della nostra politica estera, piu' attenta agli obblighi di solidarieta' internazionale, piu' capace di dialogo con tutti i Paesi e con il maggior numero possibile di rappresentanze dei popoli della Terra, piu' capace di una nuova cooperazione nel Mediterraneo (in particolare a sostegno del processo di pace in Medio Oriente e nella ricostruzione della Bosnia e dei territori della ex Jugoslavia), piu' impegnata ad un nuovo rapporto tra Nord e Sud del Mondo valorizzando sia le Organizzazioni non-Governative sia il contributo creativo e professionale degli enti locali. (1-00189)

 
Cronologia
venerdì 6 ottobre
  • Politica, cultura e società
    E' arrestato a Napoli, per concussione ed estorsione, l'ex Ministro del bilancio Paolo Cirino Pomicino.

giovedì 19 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    Il Senato approva una mozione di sfiducia individuale contro il Ministro della giustizia Filippo Mancuso.