Documenti ed Atti
XII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14978 presentata da TORTOLI ROBERTO (FORZA ITALIA) in data 19951019
Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere premesso che: il comune di San Casciano dei Bagni e' un piccolo comune di circa 2.000 abitanti, situato nella provincia di Siena e nel 1993, quando l'attuale sindaco, di fronte al decreto di chiusura della scuola elementare del capoluogo, inopinatamente e senza alcun supporto deliberativo avvia un processo teso ad ottenere la chiusura delle scuole elementari delle frazioni per accentrare le stesse nel capoluogo, salvandolo cosi' dalla inevitabile chiusura. A tale proposito, a scuole aperte, viene richiesto il nulla osta per la vendita degli edifici scolastici delle frazioni; a differenza del capoluogo, le due frazioni, Celle sul Rigo e Palazzone avevano riscontrato negli ultimi anni un notevole trend di crescita della popolazione scolastica, consentendo di gran lunga il superamento del numero minimo di alunni previsti dalla legge. I bambini erano inoltre ospitati in edifici circondati dal verde, spaziosi ed efficienti tanto da potervi svolgere attivita' di tempo pieno; tale atto non sarebbe mai stato decretato, in prima istanza, dall'autorita' scolastica in quanto la legge non consente di chiudere scuole con popolazione superiore a 21 bambini. A questo punto l'amministrazione comunale ha prodotto una serie di atti illegittimi piu' volte respinti dal comitato regionale di controllo di Firenze; la direttrice didattica di Cetona risponde ai 96 genitori richiedenti il rilascio del nulla osta negandoglielo. I genitori, allora, producono tramite il proprio legale, il ricorso gerarchico avverso alla decisione della direttrice, al provveditorato agli studi di Siena; a distanza di un mese dall'apertura della scuola i bambini delle frazioni del comune di San Casciano ancora non vanno a scuola nell'indifferenza generale. Il provveditore agli studi che prima ancora di avere esaminato a fondo il problema ha dato pubblicamente a mezzo stampa degli "africani" ai genitori in generale perch! non accettano di perdere la propria scuola per riaprire la scuola di San Casciano gia' chiusa dal provveditore precedente dal mese di maggio 1995 perch! sottodimensionata; l'ispettore scolastico che ha realizzato l'idoneita' del nuovo edificio dove ci sono delle mancanze strutturali gravi senza aver visionato gli edifici delle frazioni sicuramente migliori per posizione, spazi interni ed esterni e servizi, afferma che la distanza massima per raggiungere l'edificio del capoluogo e' di 15-20 minuti mentre invece gli alunni devono fare un percorso, in alcuni casi di oltre 30 chilometro e altrettanti per tornare impiegando un'ora di tempo; a nulla sono valse le numerose raccolte di firme e petizioni popolari di oltre 700 cittadini. Nel frattempo i genitori delle due frazioni si organizzavano in un comitato congiunto e permanente che ha seguito tutte le fasi della storia producendo puntualmente atti a difesa dei propri diritti fino a giungere in piu' occasioni al ricorso, tramite esposto alla procura della Repubblica. Il 16 agosto il consiglio comunale di San Casciano Bagni deliberava per l'ennesima ed ultima volta la delibera dell'accertamento, realizzando cosi', la situazione paradossale di chiudere due scuole aperte e aprirne una chiusa; i genitori tenendo conto che l'accentramento avrebbe prodotto per i bambini piu' lontani distanze da percorrere di circa 60 chilometri giornaliere, nonch!, un notevole aggravio di costi per far fronte al nuovo assetto (trasporti e mensa), chiedevano alla direttrice didattica di Cetona il rilascio di nulla osta per altre destinazioni piu' vicine o piu' efficienti dal punto di vista didattico e strutturale. E' necessario, infatti, sottolineare, a questo proposito, che l'edificio destinato all'accentramento non possiede a tutt'oggi, le caratteristiche per essere considerato sede idonea ad ospitare circa 70 bambini; esistono solo 5 aule di cui una molto piccola ed una sala mensa per 78 persone di 36 mq; non esiste palestra, n! spazi ricreativi fatta eccezione di un corridoio, n! spazi esterni fruibili, se non si vuol considerare tale un piazzale - parcheggio a ghiaino -: se sia a conoscenza di questi fatti e se tenga opportuno approfondire il caso per trovare una soluzione che elimini il disagio provocato all'utenza che per la distanza e frammentaria dislocazione dei centri abitati non consentira' un accentramento del servizio scolastico. (4-14978)
Si fa riferimento alla interrogazione parlamentare citata in oggetto e si comunica quanto segue. Sulla base di una delibera del Consiglio Comunale di S. Casciano dei Bagni (impugnata davanti al TAR con esito negativo), cui, per legge, sono devolute tutte le competenze in materia di edilizia scolastica, il Provveditore agli Studi di Pisa, nell'ambito del piano di razionalizzazione della rete scolastica per l'anno 1995/1996, ha disposto la soppressione delle scuole elementari pluriclassi di Palazzone e Celle sul Rigo e l'attivazione di 5 monoclassi a tempo pieno con 10 insegnanti a. S. Casciano dei Bagni in un edificio recentemente ristrutturato dall'Amministrazione comunale. Tale operazione ha lo scopo di concentrare la popolazione scolastica, anche del ciclo elementare, come gia' accade per le medie, delle frazioni di Palazzone, Celle sul Rigo i cui edifici sono stati dichiarati inagibili dalle autorita' competenti, e di Ponte a Rigo. La scelta di attuare l'accentramento scolastico nel capoluogo e' dovuta anche alla posizione centrale del medesimo rispetto all'intero territorio comunale, considerando che la frazione piu' distante si trova a soli 20 km. con tempi di percorrenza di 15-20 minuti. Inoltre dal nuovo assetto non derivano maggiori oneri di spesa, ne' per il servizio mensa ne' per il trasporto: la mensa scolastica, infatti, rimane legata al sistema tempo pieno gia' precedentemente attuato ed il trasporto continua a venire effettuato tramite 3 scuolabus. Il Provveditore agli Studi di Siena ha infine respinto i ricorsi presentati dai genitori degli alunni di Palazzone e Celle sul Rigo avverso la mancata concessione, da parte della Direttrice Didattica di S. Casciano dei Bagni, del nulla osta per iscrivere i propri figli presso le scuole dei Comuni limitrofi: le motivazioni addotte dai ricorrenti, infatti, non erano suffragate da ragioni educative, dalla scelta di un diverso tipo di scuola (Tempo pieno-tempo modulare) o da documentate ragioni familiari. La Direttrice Didattica di cui sopra e', stata peraltro autorizzata dal Provveditore a valutare la possibilita' di esaminare le istanze dei genitori di Palazzone che vogliono far frequentare ai loro figlioli la scuola di Piazze, dove 7 nuove iscrizioni non avrebbero alterato ne' l'assetto delle classi, ne' l'organico. Il Ministro della pubblica istruzione: Lombardi.