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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01953 presentata da RIZZA ANTONIETTA (PROG.FEDER.) in data 19951219

Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che: sui giornali e' stato annunciato che la rete di sensori sismici installata sull'Etna e in gran parte della Sicilia orientale sara' disattivata a partire da mercoledi' 20 dicembre 1995; gli specialisti dell'ISMES, la societa' del gruppo Fiat alla quale il CNR affido' la messa in opera delle attrezzature, torneranno a Bergamo; nel frattempo la Regione siciliana non ha provveduto ad approvare il disegno di legge che avrebbe permesso lo stanziamento annuo di 3 miliardi per la gestione del Centro e il "Poseidon" cadra' in uno stato comatoso dal quale sara' ben difficile risvegliarlo; all'indomani del terremoto di S. Lucia (dicembre 1990), il Governo mise a disposizione 20 miliardi per la realizzazione del progetto (piu' 7 per la gestione) ma non si specifico' nella legge istitutiva l'ordine temporale delle competenze; in due righe si dava l'incarico alla Regione di stabilire finanziamenti e organici che, al termine della gestione dell'ISMES, avrebbero dovuto provvedere al funzionamento della rete; l'Istituto nazionale di geofisica volle fortemente il progetto perche', per la prima volta in Italia, si riusciva a realizzare una sofisticata rete di monitoraggio proprio in una delle aree a maggior rischio sismico -: quali immediati interventi intenda assumere per scongiurare la chiusura. (5-01953)

 
Cronologia
lunedì 18 dicembre
  • Parlamento e istituzioni
    In condizioni di contrapposizioni parlamentari marcate e di equilibri numerici incerti, il Governo decide di ritirare il terzo emendamento al disegno di legge A.C. 3438-bis recante misure di razionalizzazione della finanza pubblica, sulla cui approvazione è stata posta la questione di fiducia il giorno 15.

sabato 30 dicembre
  • Parlamento e istituzioni
    Il Governo guidato da Lamberto Dini si dimette, ritenendo di aver portato a termine il mandato delle forze politiche e del Capo dello Stato, che rinvia il Governo alle Camere.