Portale storico della Camera dei deputati

Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che: in relazione al "mistero" della morte in Bosnia del maggiore Ermanno Fenoglietti si pongono dubbi ed interrogativi confortati da alcuni fatti precisi: 1) la salma e' giunta in una bara sigillata; 2) ai familiari non e' stato consentito di visionare il cadavere; 3) la Land Rover appoggiata sul fosso stradale, e' stata fotografata da agenti della Direction du renseignement militaire (il Servizio segreto militare francese); 4) non si sa dove sia finita l'auto sulla quale viaggiava; 5) nessuno ha spiegato come mai l'ufficiale avesse in dotazione una vettura inglese; 6) il maggiore Fenoglietti non risulta iscritto alla societa' per la cremazione, era un cattolico praticante come i suoi familiari che certamente non avrebbero volontariamente autorizzato la cremazione del cadavere, che tra l'altro ha suscitato imbarazzo e riserve da parte dell'Arcivescovado di Torino -: se non si intenda accertare la fondatezza dell'ipotesi che il maggiore Fenoglietti sia stato in realta' rapito da agenti segreti serbi, interessati al delicatissimo ruolo che l'ufficiale ricopriva nella missione in Bosnia; se non si ritenga doversi comunque accertare, insieme alle cause della morte del maggiore Fenoglietti, la stessa identita' dei resti giunti in Italia, sottoponendo le ceneri all'esame del DNA, che potrebbe essere utilmente effettuato, in quanto dopo la cremazione residua sempre qualche frammento della salma. (5-01995)