Portale storico della Camera dei deputati

La Camera, premesso che: la Corte di giustizia europea, pronunciandosi sul ricorso avanzato dal calciatore belga Bosman, ha emesso il 15 dicembre 1995 una sentenza con la quale ha dichiarato incompatibile con le norme dell'Unione europea sulla libera circolazione le norme nazionali che limitano il numero dei giocatori stranieri schierati in campo; tale decisione ha validita' immediata, non essendo previsto un periodo di transizione per la sua attuazione; dalla citata sentenza possono determinarsi gravi conseguenze per le organizzazioni sportive nazionali, in particolare per i vivai giovanili delle societa' sportive e per il livello qualitativo delle squadre nazionali; e' in corso da tempo una riflessione in ambito comunitario, al tine di elaborare una proposta di integrazione del trattato di Maastricht onde prevedere per il settore sportivo, al pari di quello culturale (articolo 128 Trattato CE), apposite norme di salvaguardia delle identita' e delle specificita' nazionali e regionali; il 1^ gennaio 1996 ha avuto inizio, il semestre di Presidenza italiana dell'Unione europea e che in tale ambito potrebbe essere avviata un'azione finalizzata all'integrazione del Trattato di Maastricht nel senso suddetto, impegna il Governo ad adottare le piu' opportune misure affinche', nel periodo di Presidenza Italiana dell'Unione europea e in particolare in occasione della Conferenza intergovernativa in programma il prossimo mese di marzo, venga avviata una azione finalizzata all'integrazione delle norme contenute nel Trattato di Maastricht, prevedendo per il settore sportivo, al pari di quanto gia' disposto per il settore della cultura, l'apposizione di specifiche disposizioni di deroga alle norme comunitarie in materta di libera circolazione, in considerazione della indispensabile salvaguardia delle identita' e delle specificita' nazionali e regionali. (9/1882-B/8).