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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00228 presentata da MUSSI FABIO (PROG.FEDER.) in data 19960214

La Camera, premesso che e' stata presentata al Senato l'interpellanza del 12 luglio 1995, n. 2-00289 sul processo di ristrutturazione del mercato dell'informatica, sulla crisi dell'Olivetti e sulla strategia di rilancio del settore in Italia, con particolare riguardo alla Olivetti spa; l'interpellanza contiene delle indicazioni ben precise sulle linee di politica industriale e sul ruolo strategico dei prodotti e dei servizi di informatica e telecomunicazione e chiede, fra l'altro, la definizione di un piano di intervento concordato tra il governo, le organizzazioni sindacali e l'azienda per fronteggiare l'emergenza occupazionale che coinvolge i lavoratori della Olivetti; nel corso di una audizione presso la Commissione industria del Senato l'ingegner De Benedetti, amministratore delegato della Olivetti SpA ha fornito numerosi chiarimenti sulla possibilita' di affrontare i problemi relativi alle eccedenze di personale, attraverso interventi in grado di sostenere una mirata politica di gestione degli esuberi ed attraverso la predisposizione di un piano che ridisegna l'azienda mediante la costituzione di cinque societa' e che dispone procedure per la riduzione del personale in grado di collegarsi al rilancio della azienda e ad una strategia di sviluppo, peraltro in connessione con il processo di privatizzazione in atto; l'intervento dell'azienda tuttavia tende a svilupparsi attraverso la concessione di diversi interventi di cassa integrazione straordinaria, che costituiscono peraltro ormai da anni un metodo prescelto dalla azienda a sostegno della ristrutturazione in atto e che si affianca alle operazioni finanziarie in corso tra la Olivetti e la Omnitel; la conseguenza della combinazione tra l'utilizzo massiccio degli ammortizzatori sociali e le operazioni finanziarie al di fuori del gruppo Olivetti rischia di mettere fortemente in discussione l'assetto occupazionale dell'azienda e di richiedere un ulteriore massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali, anche al di la' della discussa impostazione dell'intervento di riduzione del personale richiesto dalla Olivetti nei mesi scorsi; peraltro non sono in corso operazioni in grado di affiancare la gestione del personale in eccedenza del gruppo Olivetti con la necessaria riqualificazione ed immissione di personale in aziende quali Omnitel Pronto Italia, Telemedia e Info Strada, ne' interventi in grado di combinare l'utilizzo della solidarieta' con strumenti di riduzione dell'orario e di riqualificazione professionale dei lavoratori; a fronte della situazione di crisi, l'azienda, anziche' perseguire la strategia di rilancio del gruppo, ha comunicato il 28 novembre scorso l'intenzione di avviare procedure di sospensione dal lavoro con ricorso a trattamenti di cassa integrazione straordinaria per 1.000 unita'; si tratta di una prima iniziativa che dovrebbe essere seguita da ulteriori esuberi (almeno 2.000) e da cessioni di aziende del gruppo (Syntesis, Syntax Processing e Zincocelere), smentendo in buona sostanza l'impostazione del piano industriale presentato nei mesi scorsi alle organizzazioni sindacali; questa nuova ipotesi di intervento e di gestione della ristrutturazione trasforma nei fatti la Olivetti in una azienda portata alla sola "gestione del mercato" delle telecomunicazioni, caratterizzata da bassi livelli occupazionali e da una insufficiente innovazione tecnologica, nonche' da forti rischi di dipendenza da altri gruppi economici operanti nell'ambito delle telecomunicazioni; queste scelte, come gia' affermato nella mozione approvata al Senato, privano il nostro paese di una propria autonoma e qualificata presenza industriale nei settori decisivi dell'Informatica e delle Telecomunicazioni; impegna il Governo a definire in sede ministeriale una serie di incontri per ristabilire corrette relazioni sindacali volte alla ricerca di soluzioni sostenibili nell'ambito della gestione dei processi di riduzione di personale del gruppo Olivetti; ad intervenire per favorire il mantenimento di adeguati livelli occupazionali, nell'ambito di una strategia complessiva di riqualificazione e sviluppo, nonche' di rilancio industriale del gruppo Olivetti, evitando il ricorso unilaterale ai licenziamenti quale strumento di soluzione della crisi che coinvolge l'azienda e, piu' in generale, il settore dell'informatica; a prevedere la definizione di un intervento complessivo di politica industriale per il settore dell'informatica e delle comunicazioni, alla luce del ruolo strategico di questo settore e in occasione del processo di privatizzazione che coinvolge la STET e della predisposizione delle regole e delle norme che sovrintendano al sistema radiotelevisivo e delle telecomunicazioni; ad impegnarsi per la definizione di un programma finalizzato di ricerca per l'informatica; ad accelerare lo sviluppo dei progetti pubblici e rimuovere le limitazioni alla spesa informatica delle amministrazioni pubbliche, cosi' da avviare un circolo virtuoso che a partire dalle esigenze di miglioramento dei servizi pubblici produca innovazione, investimenti privati, occupazione e sia in grado di soddisfare la domanda di servizi di qualita' da parte dei cittadini e di migliori condizioni di lavoro da parte dei funzionari pubblici; ad impostare una progettazione infrastrutturale su cui chiamare le maggiori imprese del settore, sulla base di un contratto di programma ed una pianificazione strategica dell'intervento che veda le maggiori imprese del settore come partners dell'investimento pubblico, prevedendo inoltre il coinvolgimento delle piccole e medie imprese operanti sul territorio. (1-00228)

 
Cronologia
mercoledì 7 febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva in seconda lettura, con 339 voti a favore e 39 contrari, la proposta di legge: Norme contro la violenza sessuale (A.C. 2576-B), che sarà approvata in via definitiva dal Senato il 14 febbraio (legge 15 febbraio 1996, n. 66).

mercoledì 14 febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    Antonio Maccanico rinuncia all'incarico, attribuendo al Polo delle Libertà la responsabilità dell'insuccesso.

venerdì 16 febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Presidente della Repubblica Scalfaro scioglie le Camere (DPR n. 63) e fissa per il 21 aprile le nuove elezioni politiche (DPR n. 64).