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Al Ministro delle finanze. - Per sapere - premesso che: l'allora Ministro delle finanze, onorevole Rino Formica, in data 13 marzo 1992 scriveva al contribuente Ruggiero Donato, via C. Sereni 12, Roma, informandolo che, a seguito della liquidazione della sua dichiarazione dei redditi presentata nell'anno 1988, era emerso un rimborso di lire 550.000 comprensivo di lire 117.000 per interessi; il Ministro Formica precisava che nel secondo semestre del medesimo anno l992 "presumibilmente tra settembre e novembre" la Banca d'Italia avrebbe inviato per posta, tramite raccomandata al suddetto contribuente, "il vaglia cambiario n. 51-474459776 per l'importo sopra specificato"; da allora ad oggi tale importo non e' mai pervenuto al contribuente, sicche' si e' in presenza di una clamorosa ennesima inefficienza dell'amministrazione finanziaria che suona nel caso specifico come vera e propria presa in giro del contribuente; per quale arcano motivo, nonostante la solenne promessa del Ministro Formica, al contribuente Ruggiero Donato a distanza di oltre tre anni non sia ancora pervenuto quanto gli era stato preannunciato nell'arco di pochi mesi; se e quanti casi analoghi a quello sopra lamentato siano stati appurati come esistenti; quali iniziative in merito si intenda adottare. (4-00056)

La S.V. Onorevole ha chiesto di conoscere le ragioni per cui l'Amministrazione finanziaria a distanza di oltre tre anni dalla relativa comunicazione, non ha ancora provveduto al rimborso di un credito vantato dal contribuente Ruggiero Donato in relazione alla dichiarazione dei redditi presentata nell'anno 1988. Al riguardo si comunica che, il rimborso di lire 550.000 a favore del Sig. Ruggiero Donato per l'anno d'imposta 1987 e' stato effettuato in data 20.07.1992 con vaglia cambiario n. 51-474459776. Dal sistema informativo dell'anagrafe tributaria, risulta che il suddetto vaglia e' stato estinto d'ufficio per mancato recapito, con conseguente riversamento dell'importo sul relativo capitolo del bilancio dello Stato. Lo stesso vaglia potra' essere riemesso con procedura manuale su richiesta del contribuente suddetto. I motivi di mancato recapito dei vaglia cambiari di che trattasi sono imputabili sia all'omesso aggiornamento del domicilio fiscale da parte del contribuente che alla momentanea irreperibilita' del contribuente stesso presso il domicilio abituale. Relativamente alla quantificazione dei casi analoghi a quello di cui alla presente interrogazione parlamentare, si evidenzia, in linea generale, che la percentuale dei rimborsi non andati a buon fine corrisponde al 3 per cento dell'ammontare dei vaglia emessi. In riferimento alle iniziative che si intendono adottare per i casi di specie, si rileva che, al fine di evitare il ripetersi di tali situazioni, e' attiva gia' da tempo, presso i competenti uffici, una procedura per l'aggiornamento degli indirizzi che consente l'acquisizione, in tempo reale, dal sistema informatico delle variazioni intervenute nei dati anagrafici relativi ai contribuenti; e' stata inoltre prevista la possibilita' di richiedere, da parte del contribuente, l'accredito del rimborso su c/c bancario. Il Ministro delle finanze: Visco.