Portale storico della Camera dei deputati

Al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che all'interrogante risultano i seguenti fatti: in Vermicino esiste un enopolio costituito da un edificio principale, disposto su due piani: magazzini, sala lavorazione al piano terra, servizi, uffici e laboratorio al piano primo. La superficie complessiva coperta e' di metri quadrati 6.700 circa. Le palazzine, gli alloggi e gli uffici sono ubicati su due piani, per metri quadrati 450 circa, i serbatoi in acciaio hanno capacita' di ettolitri 8.000, le vasche in cemento hanno capacita' di ettolitri 38.000 circa. La linea di imbottigliamento e confezionamento e' con depurazione a ciclo biologico. L'area di pertinenza e' pari a metri quadrati 5.100 circa; la cooperativa vitivinicola "Tusculum" srl, con sede legale in via Mola Cavona n. 26, Vermicino, e' stata costituita nel 1977 tra vitivinicoltori locali, che hanno sempre operato per la difesa del vino Doc di Frascati e dei piccoli produttori, dando lavoro in tal modo alla locale realta' cittadina; dalla data di costituzione, la "Tusculum" ha sempre operato con la Federazione italiana dei consorzi agrari nello stabilimento della Sagrim, societa' collegata della ex Federconsorzi, ora fallita ed in liquidazione tramite la SGR, Societa' di gestione per il realizzo spa. Inoltre, durante i rapporti con le societa' sopra indicate e quelle subentranti, ha sempre chiesto di volere, in caso di vendita, esercitare il diritto di prelazione nell'acquisto dell'immobile oggetto della propria attivita'. L'evoluzione dei fatti ha portato anche il comune di Frascati, allora governato dalla Giunta Eroli, alla determinazione di acquistare l'enopolio, e la nuova Giunta Molinari intende proseguire su questa strada, perche' convinta dell'importanza economico-sociale della struttura per il rilancio dell'attivita' agricola e per lo sviluppo dei quartieri periferici; per la vendita da parte della SGR dell'ex enopolio di Vermicino a Frascati, gia' della Federconsorzi, dopo strani ritardi, e' stata indetta in poco meno di dieci giorni una gara, quando il consiglio comunale non aveva alcuna possibilita' di intervento, in quanto era in corso il passaggio dalla precedente amministrazione alla nuova; gia' dal giugno 1994 la SGR, tramite l'ingegner Domenico Frosina, si impegno' a trattare l'acquisto della struttura, mettendo nel bilancio 1995 piu' di due miliardi per concludere l'affare (impegno ribadito dall'ex sindaco Eroli, dopo l'approvazione del bilancio da parte del CORECO, nei primi giorni del mese di marzo 1995); successivamente a questa data, sono avvenute le cose piu' strane: infatti, una lettera della SGR al comune di Frascati, con le planimetrie dell'enopolio, ha impiegato 40 giorni per arrivare, mentre un fax del comune alla SGR e' giunto all'ingegner Frosina dopo 15 giorni; l'iter si e' concluso poi con una sorta di precipitoso blitz, con gara di vendita indetta a fine maggio, tramite lettera d'invito del 22 maggio 1995, prot. 589/95, rimessa con RRR n. 7161 del 25 maggio 1995 e ricevuta in data 30 maggio 1995, nella quale, con offerta da presentare entro le ore 16 del giorno 7 giugno 1995, si dava solamente un breve lasso di tempo per la presentazione delle offerte, pari a sette giorni (indubbiamente pochi per l'espletamento di una gara); l'aggiudicazione dell'enopolio e' avvenuta provvisoriamente in data 8 giugno 1995 al solo unico offerente, il quale, su un prezzo a base d'asta di lire 1.800.000.000, ha inspiegabilmente (era il solo a partecipare!) incrementato lo stesso di ben lire 700.000.000, rimanendo aggiudicatario per la somma di lire 2.500.000.000; in merito a tale vicenda, l'interrogante ritiene che occorra fare luce su numerosi aspetti, su cui potrebbe opportunamente intervenire la magistratura per accertare l'eventuale sussistenza di fattispecie criminosa, verificando in particolare: se sia stata rispettata la pubblicita' necessaria per porre in vendita l'Enopolio di Vermicino; se sia stata rispettata la trasparenza obbligatoria nel porre in vendita un immobile socialmente importante quale una struttura vitivinicola; se sia stato rispettato il diritto di prelazione richiesto e spettante per legge al conduttore, oltre quello spettante al comune di Frascati; se il momento ed i tempi concessi dalla SGR per la gara di vendita rispecchino quelli legali occorrenti a strutture pubbliche e cooperativistiche; se l'incremento di lire 700.000.000 sul prezzo a base d'asta, effettuato dall'unico concorrente, non nasconda eventuali intenzioni speculative per edilizia residenziale -: se risulti al Governo che siano state avviate al riguardo indagini da parte dei competenti uffici giudiziari ed eventualmente quale ne sia lo stato. (5-00008)