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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00012 presentata da DE MURTAS GIOVANNI (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) in data 19960522

Ai Ministri delle poste e telecomunicazioni e del lavoro e previdenza sociale. - Per sapere - premesso che: la CATEL SpA - societa' svedese del gruppo Ericsson che opera nel settore degli appalti elettrotelefonici per conto della Telecom - ha unilateralmente proceduto, nei giorni scorsi, al licenziamento di 154 lavoratori sardi, di cui 77 nella provincia di Sassari, 51 nella provincia di Cagliari, 14 nella provincia di Oristano e 12 nella provincia di Nuoro. Nel merito, il comunicato dell'azienda precisa quanto segue: "In data 2 maggio 1996, in Roma, presso il Ministero del lavoro, ha avuto luogo la riunione finale della procedura di mobilita' ex articoli 4 e 24 della legge 223 del 1991, conclusasi con il mancato accordo tra le parti. Espletata detta procedura ed ogni altra ad essa connessa, riconfermata l'esuberanza del personale e l'inesistenza di alternative di impiego, ci vediamo costretti a risolvere il rapporto di lavoro con 154 dipendenti operanti nella regione Sardegna"; l'assemblea dei lavoratori del settore, indetta dalle organizzazioni sindacali, ha sottolineato la pretestuosita' dei licenziamenti e delle motivazioni addotte dalla Catel Spa, soprattutto in considerazione del fatto che, in presenza di un taglio del 15 per cento degli investimenti della Telecom, relativamente al comparto reti in Sardegna (dato comunicato da Telecom Italia alla Presidenza della giunta regionale nel mese di aprile), l'azienda ha finora operato una ingiustificata riduzione dell'organico che, nel complesso, ammonta a 280 unita', per una percentuale che e' di circa il 60 per cento; inoltre, le organizzazioni sindacali hanno evidenziato che si e' proceduto ai licenziamenti pur avendo a disposizione tutti gli strumenti di ammortizzazione sociale, dalla c.i.g. ordinaria ai contratti di solidarieta', per poter far fronte ad un momentaneo calo di commesse; la stessa regione autonoma della Sardegna, nel corso della riunione del 2 maggio presso il Ministero del lavoro, ha proposto alla Catel Spa di ricorrere ad un provvedimento di cassa integrazione ordinaria, considerando che entro il prossimo mese di giugno dovrebbero avere inizio i lavori mirati allo sviluppo tecnologico della rete telefonica ed informatica dei due piu' importanti capoluoghi di provincia (Cagliari e Sassari) ed il piano telematico per la Sardegna, per il quale sono disponibili gli appositi finanziamenti gia' stanziati dalla R.A.S.; la Ericsson Catel Spa e' presente in Sardegna dal maggio 1994, avendo assorbito, in base agli accordi sottoscritti con il Ministero del lavoro, una parte dell'organico che era alle dipendenze di altre due aziende del settore, la Sardatelecomunicazioni e la Sicet, che hanno dichiarato fallimento e chiuso la propria attivita' fin dal 1994; da oltre 4 anni, nella sola Sardegna, il fenomeno di progressiva contrazione degli investimenti Telecom nel settore delle telecomunicazioni (con una diminuzione complessiva del 60 per cento, che e' pari a piu' del doppio della media nazionale) ha gia' prodotto una perdita occupazionale di oltre mille posti di lavoro, imponendo un massiccio ricorso alla mobilita' e provocando gravi ripercussioni sul territorio regionale; alla condizione di estremo disagio in cui sono costretti i lavoratori licenziati che non hanno maturato l'anzianita' sufficiente per poter usufruire dell'indennita' di mobilita' e centinaia di famiglie che vengono private anche del sostegno minimo degli ammortizzatori sociali, si deve aggiungere la considerazione specifica sulle prospettive complessive dello sviluppo economico in Sardegna nel settore strategico del multimediale; infatti, il blocco degli investimenti nel comparto, deciso dalla Telecom Spa, da un lato ha avuto ripercussioni immediate rispetto alle imprese dell'indotto che lavorano in appalto per la stessa Telecom, dall'altro non ha consentito di avviare la cablatura della rete in Sardegna e di predisporre il piano telematico regionale -: se i Ministri interrogati intendano procedere nell'immediato ad una rigorosa verifica nei confronti della Direzione generale della Telecom Spa, per quel che concerne gli impegni assunti dall'azienda, con riferimento al contesto regionale della Sardegna, rispetto alle strategie di sviluppo e al mantenimento dei piani investitori; da cio' dipende, infatti, la possibilita' di risolvere la situazione di crisi dell'indotto e degli appalti che, come nel caso in oggetto, sta causando l'espulsione di centinaia di lavoratori; se, in relazione all'avvio di indispensabili politiche di sostegno allo sviluppo, di modernizzazione delle infrastrutture e di tutela della qualita' dei servizi, gli interrogati non intendano verificare i criteri di distribuzione degli interventi e di destinazione degli investimenti che la Telecom Italia Spa ha assunto come logica di impresa sul territorio nazionale e, in particolare, nel Meridione; se, nel merito degli interventi di realizzazione della rete cablata e di telematizzazione (qualora venisse confermata l'esclusione della Sardegna dal progetto Socrate e dai piani di innovazione tecnologica), non ritengano di dover intervenire allo scopo di evitare l'insorgere di ulteriori squilibri e di discriminazioni che per la Sardegna si tradurrebbero in nuove e ancora piu' gravi situazioni di dipendenza economica e di sottosviluppo, con ricadute di portata devastante sull'occupazione (come e' gia' avvenuto, fin dalla soppressione della direzione regionale della Telecom) e nella gestione del settore degli appalti. (5-00012)





 
Cronologia
martedì 21 maggio
  • Politica, cultura e società
    Ad Agrigento è arrestato Giovanni Brusca, esponente latitante di “Cosa nostra” accusato di essere l'esecutore della strage di Capaci.

mercoledì 22 maggio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Presidente del Consiglio Romano Prodi si presenta al Senato per esporre le linee programmatiche del Governo e consegna poi alla Camera, secondo la prassi, il testo delle dichiarazioni programmatiche pronunciate al Senato.

giovedì 23 maggio
  • Politica, cultura e società
    Giorgio Fossa è eletto presidente della Confindustria.