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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00299 presentata da FILOCAMO GIOVANNI (FORZA ITALIA) in data 19960522

Al Ministro dei lavori pubblici. - Per sapere - premesso che: con ordinanza n. 2095 del 14 marzo 1995 il compartimento ANAS di Catanzaro, a seguito di eventi meteorologici di eccezionale intensita', disponeva la chiusura al transito della strada statale n. 106 Jonica tra i km 71+500 e 73+200 (localita' Capo Bruzzano); in data 21 marzo 1995 detta ordinanza veniva revocata e pertanto il transito normalizzato; con ordinanza n. 2486 del 15 marzo 1996 veniva nuovamente disposta l'interruzione, sempre dello stesso tratto della strada statale summenzionata; l'ultima interruzione, a tutt'oggi vigente, provoca notevoli disagi per le popolazioni locali e gravi ripercussioni sulla flebile economia della fascia costiera piu' meritevole, ma piu' emarginata, della Calabria; la variante provvisoria attivata dall'ANAS, per "bypassare" il tratto interrotto della 106, come e' noto al prefetto di Reggio Calabria, non risolve nemmeno parzialmente il problema; sin dal 1^ dicembre 1994, in sede di Comitato tecnico amministrativo compartimentale di Catanzaro, erano state approvate, con voto n. 5276 e 5277, due perizie (n. 352 e n. 353, entrambe del 30 novembre 1994) finalizzate alla messa in sicurezza delle pendici di monte Capo Bruzzano; alla data del 29 febbraio 1996, successivamente alla prima interruzione predisposta con ordinanza del 14 marzo 1995, di poco antecedente all'attuale persistente interruzione del 19 marzo 1996, il compartimento ANAS ha provveduto ad avviare i lavori di adeguamento su un tratto della strada statale n. 522 (Tropea), previsti nella perizia n. 351, approvata con voto 5274, nella stessa summenzionata seduta del Comitato tecnico amministrativo compartimentale -: quali siano stati i criteri che hanno indotto il compartimento ANAS di Catanzaro, nella persona dell'ingegnere capo Samarelli, ad avviare lavori di adeguamento, certamente non aventi carattere prioritario a fronte di lavori di manutenzione straordinaria che, alla luce degli eventi calamitosi, assumevano carattere di indifferibilita' ed urgenza e la cui mancata esecuzione ha comportato l'interruzione, ancora in atto, della strada statale 106 localita' Capo Bruzzano, con gravi turbative dell'ordine pubblico attesi i tumulti che si sono verificati, come puo' attestare il prefetto di Reggio Calabria, nel comune di Brancaleone, dove sono confluite tutte le popolazioni limitrofe; se il Ministro interrogato non ritenga opportuno di acquisire anche un'informativa sull'argomento dal prefetto di Reggio Calabria che potra' certamente relazionare sui disagi delle popolazioni interessate e sulla "sensibilita'" nell'esercizio di compiti di istituto degli organi periferici dell'ANAS; quali saranno i provvedimenti che il Ministro interrogato vorra' adottare una volta accertate le gravi responsabilita' conseguenti ad atteggiamenti disinvolti e strafottenti di organismi dello Stato, che non contribuiscono a quel recupero di immagine e credibilita' di cui lo Stato stesso ha molto bisogno, specie nella nostra zona -: per quale epoca sara' ripristinata la normale viabilita', unico atto in grado di disinnescare comprensibili proteste dalle conseguenze non prevedibili; se il Ministro interrogato intenda disporre accertamenti sulla trasparenza dell'uso dei poteri discrezionali dell'ingegnere capo Samarelli, connessi alla allocazione territoriale degli interventi manutentori; se il Ministro interrogato intenda stanziare la somma necessaria per la costruzione dell'intera rete stradale a scorrimento veloce strada statale 106, denominata E 90, considerato che il territorio della jonica reggina e' rimasto con la stessa struttura di cinquanta anni fa, con la costruzione di brevi tratti di strada che non vengano mai a compimento e che mal si collegano tra loro. (4-00299)

In risposta alla interrogazione in oggetto, l'Ente Nazionale per le Strade comunica quanto segue. Lungo la SS. n.106 "Jonica" in corrispondenza dell'attraversamento di Capo Bruzzano, presso l'abitato di Ferruzzano, tra il Km. 70+200 e 74+800, nel marzo scorso, si sono verificati imponenti fenomeni di degrado della costa rocciosa manifestatisi con incontrollabili cadute di massi che hanno investito sia la strada, ricavata a mezza costa, sia la linea ferroviaria Metaponto-Reggio Calabria che corre quasi parallela alla statale, tanto che e' stato necessario chiudere al transito il tratto suddetto. Per ripristinare la circolazione sulla SS. n.106, il Compartimento ANAS di Catanzaro attivo' una variante per bypassare il tratto interrotto, utilizzando una ex statale 106, ceduta alla Provincia. A causa delle precarie condizioni del piano viabile, in una riunione tenutasi il 20.03.1996 presso la Prefettura di Reggio Calabria, venivano analizzati gli aspetti della situazione e veniva assunto l'impegno di rendere piu' agibile il transito sulla suddetta provinciale. Con procedure accelerate, vennero eseguiti i lavori di ripristino del piano viabile e di consolidamento delle opere d'arte della suddetta provinciale. Tali lavori alla data odierna sono stati completati al 90 per cento. In data 27 aprile 1996 si dava inizio ai lavori di adeguamento sulla SS. n 522 "di Tropea". Quasi contemporaneamente, in data 5 maggio 1996 sulla SS. n.106 si dava l'avvio ai lavori di straordinaria manutenzione sulla costa rocciosa di Capo Bruzzano. Per quanto attiene le procedure adottate per l'affidamento dei lavori, si sono dovute adottate due procedure diversificate. Per la S.S. n.522 e' stata adottata la procedura normale: pubblicazione avviata fin dal novembre 1995, licitazione privata esperita in data 29 febbraio 1996, consegna dei lavori effettuata il 27 aprile 1996 dopo gli adempimenti amministrativi di rito. Per la S.S. n. 106 e' stata adottata la procedura a termini abbreviati con l'avviso di gara in data 15 aprile 1996 e la consegna dei lavori avvenuta in data 2 maggio 1996. Le circostanze che hanno indotto ad una scelta diversificata per le due procedure sono le seguenti. Il Compartimento ANAS di Catanzaro, sulla base delle necessita' urgenti manifestatesi nel corso del 1994, aveva predisposto un programma integrativo comprendente ben 33 interventi in Calabria per un importo complessivo di lire 18,088 miliardi gravanti sul capitolo 727 del Bilancio ANAS (Straordinaria manutenzione) regolarmente esaminato dal Comitato tecnico amministrativo compartimentale nella seduta del 1 dicembre 1994 che pero', a tutt'oggi, non risulta ancora finanziato. In tale programma sono previsti, tra l'altro, n.3 interventi sulla SS n.522 "di Tropea" per un importo globale di L. 1,666 Miliardi e ben 7 interventi sulla S.S. 106 "Jonica" in territorio di Reggio Calabria per un totale di L. 3,546 miliardi. A seguito dell'alluvione che ha colpito il reggino nel marzo 1995, a Capo Bruzzano (Km 70-73 della statale 106) l'entita' degli interventi necessari non solo risultava aumentata di gran lunga, ma era tale che si rendeva indispensabile predisporre anche altri tipi di opere per le quali e' prescritto il nulla-osta della Soprintendenza ai Beni ambientali competente. In data 3 novembre 1995 la Sezione staccata ANAS di Reggio Calabria riceveva il diniego all'esecuzione delle prospettate opere di abbattimento delle scarpate e al rivestimento in gunite delle superfici in forte degrado superficiale. Sulla base di tale diniego risultava impossibile mandare in esecuzione alcun lavoro che riguardasse "Capo Bruzzano". Pur non avendo il programma integrativo gia' citato ottenuto il relativo finanziamento, nel novembre 1995 il competente Compartimento, avendo accertato un'economia derivante dai ribassi dei lavori di manutenzione ordinaria, di entita' appena sufficiente a finanziare l'intervento sulla SS. n. 522, che risultava parimenti urgente, come peraltro segnalato dal Comune di Briatico, procedeva comunque all'impegno della somma di lire 595 milioni. Soltanto dopo una riunione tenutasi presso la prefettura di Reggio Calabria in data 20 marzo 1996, conseguente la sospensione al traffico della SS. n.106, il rappresentante dei Beni Ambientali provinciale concedeva l'assenso limitatamente ai lavori di scoronamento, di protezione con rete metallica rinforzata ed opere murarie rivestite e di lieve entita'. Il predetto Ente autorizzava, pertanto, la procedura accelerata per l'affidamento dei lavori. I lavori di completamento necessari al risanaliento del vasto dissesto idrogeologico del territorio soccombente sulla strada statale e sulla linea ferroviaria, benche' di stretta competenza regionale, sono in fase di consegna. Si pone in evidenza che le lavorazioni a "Capo Bruzzano" sono altamente specialistiche e di difficile esecuzione in quanto richiedono l'impiego di rocciatori su pareti fino a mt. 150 di altezza. La situazione e' altresi' aggravata dalla presenza della sottostante linea ferroviaria che, sotto stretto pilotaggio, dovra' avere le massime garanzie di esercizio in sicurezza, sia pur in fasce orarie limitate rendendosi pertanto necessario concordare con le ferrovie dello Stato spa il complesso delle modalita' operative. Alla luce della descritta attivita' istruttoria tecnica ed amministrativa attivata dagli organi dell'Ente non sembrano potersi ravvisare responsabilita' dei funzionari preposti che hanno, al contrario, dato prova di professionalita' e specifica competenza in una situazione complessa sotto il profilo sia della sicurezza sia dei vincoli cui e' sottoposto il territorio interessato. I lavori di cui alle prime due perizie n.352 e 353 cui si fa riferimento nell'atto ispettivo e che costituiscono circa il 30 degli interventi sono stati di recente completati. Per quanto attiene il risanamento della parete rocciosa di Capo Bruzzano, sono stati raggiunti accordi con le FS di Reggio Calabria per una compartecipazione alle spese per i lavori di risanamento delle pendici, essendo anche tale Societa' interessata alla bonifica per l'esercizio ferroviario. E' in corso la convenzione con la quale la societa' FS ha stanziato un contributo a fondo perduto da versare all'ANAS. E' stato cosi' possibile in data 29 maggio 1996 presentare alla Commissione Consultiva Compartimentale una perizia dell'importo di circa 2 miliardi nella quale sono previsti parte dei lavori di bonifica e consolidamento delle coste relative al tratto attualmente interdetto al traffico. Tali lavori sono stati appaltati nel corso del pubblico incanto del 7 giugno 1996 all'Impresa CO.E.ST srl di Cosenza con il ribasso del 25,60. Alla stessa impresa in data 7 giugno 1996 e' stata comunicata l'aggiudicazione e disposta la consegna dei lavori, per l'esecuzione dei quali e' previsto un tempo di 120 giorni, suddivisi in due periodi di 60 giorni ciascuno. Nel primo periodo sono stati completati i lavori di demolizione di tutte le pareti pericolanti e la stesa delle reti, con conseguente ripristino del transito sulla SS. n. 106. Nella seconda fase, infine, saranno eseguiti sotto traffico, tutti i restanti lavori di rivestimento e di bloccaggio delle mantellate paramassi. Si precisa che l'intera rete stradale a scorrimento veloce della SS.106 denominata E90 ha una lunghezza di 415 Km. A tutt'oggi gli interventi previsti riguardano un tratto di 42 Km., suddiviso in tronchi non continui. Purtroppo non e' possibile determinare i tempi di realizzazione dei lavori in quanto questi dipendono soltanto dalle disponibilita' finanziarie che potranno essere riservate alla realizzazione dell'opera. Sulla base del costo medio per Km. stimato a lire 25 miliardi (piattaforma a 4 corsie con spartitraffico), il fabbisogno presunto risulta di lire 9.500 miliardi. Il Ministro dei lavori pubblici: Di Pietro.



 
Cronologia
martedì 21 maggio
  • Politica, cultura e società
    Ad Agrigento è arrestato Giovanni Brusca, esponente latitante di “Cosa nostra” accusato di essere l'esecutore della strage di Capaci.

mercoledì 22 maggio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Presidente del Consiglio Romano Prodi si presenta al Senato per esporre le linee programmatiche del Governo e consegna poi alla Camera, secondo la prassi, il testo delle dichiarazioni programmatiche pronunciate al Senato.

giovedì 23 maggio
  • Politica, cultura e società
    Giorgio Fossa è eletto presidente della Confindustria.