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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00330 presentata da BASTIANONI STEFANO (CCD-CDU) in data 19960522

Al Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato. - Per sapere - premesso che: con interrogazioni n. 4-06420 dell'11 gennaio 1995 e con successiva interrogazione del 21 marzo 1995 a firma onorevoli Moioli Vigano' ed altri - rimasta senza risposta nonostante ripetute sollecitazioni - era stato sollevato il problema delle centrali idroelettriche di Sant'Antonio, San Simone, Sant'Angelo sul fiume Ussita e San Placido sul fiume Nera, realizzate dalla Sime impianti per conto della societa' Nerawatt spa attraverso la utilizzazione dei fondi pubblici previsti dalla legge n. 308; la costruzione di centrali idroelettriche rappresenta il raggiungimento di un ambizioso quanto velleitario programma energetico dell'Amministrazione comunale di Ussita che ha provocato devastanti effetti ambientali (forte riduzione della portata del fiume Ussita e notevole rumorosita') e nessun beneficio all'utenza che soffre in ogni stagione le conseguenze di frequenti guasti negli impianti fin dalla iniziale attivazione e nessun miglioramento nel volume di energia prodotta dalle centrali; la centrale sul Nera e' rimasta a lungo bloccata nella produzione di energia elettrica per la mancanza della concessione definitiva nell'uso delle acque, poiche' era stato realizzato un impianto difforme rispetto al progetto originario -: se risulti che si sia proceduto ad un effettivo collaudo degli impianti; se si siano registrate anomalie nelle diverse fasi di progettazione, costruzione e collaudo delle opere; a quanto ammontino gli stanziamenti pubblici utilizzati in ragione di leggi nazionali e a quanto ammontino le risorse trasferite dallo Stato all'ente locale interessato; quali iniziative intenda concretamente assumere per verificare la completa funzionalita' degli impianti, il rigoroso rispetto delle procedure sull'utilizzo dei fondi pubblici accertando ogni tipo di responsabilita', fornendo ogni elemento conoscitivo che possa eliminare ogni ragionevole dubbio sull'uso corretto delle risorse pubbliche. (4-00330)

Il Comune di Ussita ha creato l'Azienda Elettrica Municipale nel 1932, in concomitanza con l'inaugurazione della centrale idroelettrica S. Antonio. L'Azienda e' stata costituita secondo le disposizioni legislative all'epoca vigenti in materia, che ne prevedevano la gestione in economia, cioe' diretta da parte dell'Amministrazione Comunale, in virtu' della quale le spese e le entrate dell'azienda venivano assimilate a quelle degli altri servizi comunali e del Comune stesso. Nel 1967 e' entrata in funzione la nuova centrale di S. Simone, mentre l'impianto di S. Antonio veniva abbandonato, in quanto bisognoso di radicali interventi di ristrutturazione e di potenziamento. Ma sin dalla meta' degli anni settanta la potenza della centrale non riusciva piu' a coprire i bisogni degli impianti a fune, delle infrastrutture turistiche e dei servizi comunali. Inoltre, a partire dai primi anni ottanta entravano in servizio tre nuovi impianti a fune, con conseguente assorbimento di notevoli quantitativi di energia. Pertanto il Comune, valutata la rilevanza dei costi determinati dai costanti prelievi dall'ENEL e incoraggiato dal contenuto dell'articolo 14 della legge 308/82, decideva di realizzare nuovi interventi produttivi, tali da consentire la copertura dei fabbisogni energetici dei propri impianti e dei servizi pubblici, nonche' la cessione dei superi all'ENEL. Detti interventi contemplavano la riattivazione e il potenziamento della dismessa centrale di S. Antonio nonche' la costruzione di due nuovi impianti idroelettrici, S. Angelo e S. Placido. In data 2 maggio 1983 il Comune di Ussita presentava, pertanto, al Ministero dell'Industria tre distinte domande con relativi progetti per essere ammesso a godere dei contributi in conto capitale previsti dall'articolo 14 della legge 308/82 in ordine a tre iniziative consistenti nella realizzazione di tre nuovi impianti idroelettrici denominati "San Placido", "S. Antonio" e "S. Angelo", tutti ubicati nel Comune di Ussita (MC), preventivando, rispettivamente i seguenti importi: lire 4.781.688.500, lire 1.863.000.000 e lire 1.301.742.500. Gli uffici preposti alla valutazione delle domande di contributo in conto capitale ex legge 308/82 ritenevano ammissibili a contributo le somme presentate dal Comune, a fronte delle quali concedevano, con i sottoelencati provvedimenti, per ciascuna delle citate iniziative i contributi di seguito indicati, tutti pari al 30 per cento dei costi ammessi: Decreto Contributo Iniziativa 25.11.1985 L. 1.434.506.550 S. Placido 25.11.1985 L. 558.900.000 S. Antonio 27.12.1985 L. 390.522.750 S. Angelo Al fine di costruire, mantenere e gestire le citate centrali, il Consiglio Comunale, con proprie deliberazioni la n. 11 del 31 luglio 1986 e la n. 35 del 23 dicembre 1986, stabiliva di costituire con la SOCIETA' IMPIANTI MATERIALI ELETTRICI S.p.A. una societa' mista (pubblico-privata), in cui socio minoritario al 48 per cento figurava il Comune, ma con diritto alla presidenza, e socio maggioritario al 52 per cento risultava la Societa' SIME, con diritto al consigliere delegato. Tale societa' assumeva la denominazione di NERAWATT S.p.A., con sede in Ussita, e prevedeva, per il Comune, il versamento dei 3/10 del capitale sociale fissato in lire 200.000.000. Dalle notizie assunte e' risultato che il Comune si limito' unicamente a sottoscrivere la predetta quota di capitale sociale, senza peraltro mai provvedere all'effettivo versamento della stessa. Cio' nonostante la Societa' SIME anticipo' la quota di spettanza del Comune e subappalto' la realizzazione delle opere civili necessitanti alle tre centrali alla ditta ITALSTRADE, ottenendone il versamento di una parte delle quote azionarie, con conseguente aumento del capitale a lire 90.000.000. Successivamente, stante la perdurante morosita' del Comune di Ussita, i soci della NERAWATT S.p.A., in data 30 giugno 1994, hanno deliberato all'unanimita' di ratificare la decadenza del socio moroso Comune di Ussita, di estinguere tutte le azioni da esso sottoscritte, di ridurre conseguentemente ai sensi dell'articolo 2344, 3^ comma, c.c., il capitale sociale a lire 104.000.000, che, di fatto, risultava interamente versato dalla S.I.M.E. S.p.A e di trasformare la stessa in Societa' a responsabilita' limitata, con la denominazione NERAWATT S.r.l. Di seguito il Comune con le delibere consiliari n. 4 del 30 maggio 1987 e n. 6 del 15 febbraio 1988, affidava alla Societa' NERAWATT i lavori relativi alla costruzione delle centrali di S. Antonio, S. Angelo e S. Placido. Gli stessi provvedimenti prevedevano l'approvazione dello schema degli atti di concessione regolanti i rapporti tra il Comune di Ussita e la societa' NERAWATT. Con successivi contratti n. 428 del 19 ottobre 1987 e n. 429 del 15 marzo 1988 il Comune concedeva alla societa' NERAWATT la programmazione, la progettazione esecutiva, le prestazioni di assistenza nel reperimento di fondi ed istruttoria dei finanziamenti, oltre all'attuazione degli altri interventi necessari alla realizzazione delle centrali, nonche' l'esercizio delle stesse per un periodo di dieci anni, definibile con una convenzione da stipulare ad avvenuto collaudo delle opere. Con atti di giunta n. 503 del 4 dicembre 1988 e n. 20 del 18 maggio 1989 il Comune nominava un collaudatore in corso d'opera dei lavori che, con certificati di collaudo parziale per ciascun impianto, redatti tra il maggio 1989 e il marzo 1990, sottoscriveva l'esecuzione degli stati di avanzamento dei lavori realizzati. Con successivi provvedimenti il Ministero dell'Industria disponeva a favore del Comune di Ussita, per i tre impianti in questione, l'erogazione relativa a quote di contributo corrispondenti agli stati di avanzamento dei lavori (S.A.L.) realizzati, secondo lo schema sottoindicato: Decreto Contributo S.a.l. Iniziativa 27.09.1990 L. 1.005.921.190 1^, 2^, 3^ S. Placido 27.09.1990 L. 396.180.060 1^, 2^ S. Antonio 20.11.1990 L. 312.224.690 1^, 2^ S. Angelo Stante il mancato completamento nei tempi stabiliti dei lavori di realizzazione delle centrali incentivate, a partire dal 10 maggio 1987 il Comune di Ussita richiedeva, per ciascuno dei tre impianti di cui trattasi, una serie di proroghe del termine di ultimazione dei lavori, l'ultima delle quali veniva fissata per la data del 31 dicembre 1994. Scaduto anche detto ultimo termine, il Ministero dell'Industria, in assenza di un qualsiasi riscontro da parte del Comune istante, provvedeva nel corso del 1996 ad istituire una apposita commissione con il compito di eseguire una verifica tecnico-amministrativa volta ad accertare l'effettivo stato di attuazione delle tre iniziative precisate. In sede di verifica, effettuata nei giorni 3, 4 e 5 dicembre 1996, la Commissione ha accertato che nel corso dei lavori di realizzazione delle centrali sono state apportate modifiche ai progetti inizialmente presentati in allegato alle domande di contributo, modifiche che, in violazione di quanto previsto dalla legge 308/82, non sono state ufficialmente comunicate alla competente divisione del Ministero del'industria. Non avendo, inoltre, il Comune di Ussita resa nota al Ministero dell'industria la data di completamento delle opere, in sede di verifica la Commissione ha accertato che i lavori relativi alle tre centrali sono in realta' terminati in data 10 giugno 1992, come risulta dai verbali di una consegna provvisoria delle opere all'Amministrazione committente e dai collaudi effettuati dal collaudatore. La Commissione ha acquisito tali collaudi, che sono risultati altresi' controfirmati dal direttore dei lavori e dall'amministratore delegato della Societa' NERAWATT in data, rispettivamente, 6 novembre 1993, 20 novembre 1993 e 5 novembre 1993. Va rilevato che i predetti collaudi non sono stati mai ufficialmente adottati dalla Giunta Municipale all'epoca in carica, a mezzo della prevista delibera da emettersi in esecuzione di quanto precedentemente deciso dal Consiglio Comunale. Per quanto concerne il periodo di durata di esercizio degli impianti in esame, si fa presente che la centrale di S. Placido e' stata in funzione sino alla data del 2 agosto 1993; la centrale di S. Angelo sino alla data del 4 agosto 1995 e la centrale di S. Antonio sino alla data del 22 luglio 1996. Le centrali in questione, alla data della verifica ministeriale, sono risultate in stato di fermo. Nella tabella che segue sono peraltro riportati i dati di produzione, in kWh, delle tre centrali rilevati a partire dall'anno di entrata in funzione della prima di esse: ... (omissis) ... A seguito delle operazioni di verifica e dell'assunzione diretta di notizie e documenti dal personale del Comune, la Commissione e' pervenuta alle seguenti conclusioni: la mancata ratifica dei citati collaudi a mezzo di deliberazione di giunta non ha permesso al Comune di procedere ad approvare i certificati di collaudo finale degli impianti e la liquidazione degli stati finali dei lavori e, conseguentemente, di esibire al Ministero dell'industria la documentazione richiesta ai fini dell'erogazione delle quote residue di contributo, ai sensi dell'articolo 14 della legge n. 308/82; la notevole complessita' degli aspetti tecnici riscontrata nel corso della visita unitamente alla mancata verifica, da parte del Comune, delle concrete possibilita' di recupero e ripristino delle tre centrali, al momento non hanno consentito di esprimere alcun giudizio sulla supposta validita' delle iniziative incentivate. In considerazione di quanto precede il Comune ha deciso di affidare ad un professionista di comprovata esperienza l'effettuazione di una perizia tecnico-amministrativa, volta ad evidenziare gli eventuali discostamenti e difformita' sostanziali tra le opere realizzate ed i rispettivi progetti originari, l'incidenza delle varianti in corso d'opera eseguite dalla societa' concessionaria ratificate dal Comune e non notificate al Ministero dell'industria - nonche' gli ulteriori adempimenti necessari per la definitiva messa a norma di legge delle centrali in questione. Il Comune ha successivamente provveduto ad aggiornare e regolarizzare la propria posizione nei confronti del Ministero dell'industria inviando, in data 5 dicembre 1996, un'ulteriore richiesta di proroga dei lavori fino al 30 giugno 1997. In data 15 febbraio 1997 la Giunta Municipale ha deliberato il conferimento del citato incarico professionale ad un professore universitario. In data 31 maggio 1997 il perito incaricato ha provveduto a depositare presso i competenti uffici del Ministero la richiesta perizia tecnica sulle centrali idroelettriche oggetto di contributo ai sensi dell'articolo 14 Legge 308/82, i cui esiti possono essere cosi' di seguito sintetizzati: dalla disamina della documentazione relativa alle iniziative incentivate e dai sopralluoghi ivi effettuati sono emerse alcune difformita' tra i progetti degli impianti inizialmente approvati e le opere effettivamente realizzate. Tali difformita' intervenute in corso d'opera, peraltro mai comunicate al Ministero dell'industria, sono cosi' brevemente riassumibili: a) relativamente agli impianti di S. Antonio e di S. Placido, non sono stati realizzati due bacini di raccolta delle acque aventi rispettivamente la capacita' di 25.000 m3 e 46.000 m3; b) una parte dei finanziamenti stanziati per la realizzazione delle centrali di S. Angelo e di S. Antonio e' stata impiegata per la realizzazione di interventi di ripristino nella centrale - non incentivata ai sensi della legge 308/82 - di S. Simone. Cio' premesso, il perito ha raggiunto le seguenti conclusioni: 1) Non sussistono altre difformita' tecniche di particolare rilevanza rispetto ai tre progetti incentivati; 2) L'insieme della documentazione esaminata, i riscontri obbiettivi in termini di ore di funzionamento e di produzione di energia elettrica negli anni trascorsi portano ad escludere la presenza di sostanziali inadeguatezze progettuali o realizzative e/o di vizi palesi od occulti, 3) Gli impianti appaiono ripristinabili con idonei interventi di manutenzione straordinaria del costo presumibile di qualche decina di milioni di lire per le centrali di S. Angelo e S. Antonio e di qualche centinaia di milioni per la centrale di S. Placido. 4) Le centrali idroelettriche, una volta ripristinate, andranno sottoposte ad un collaudo funzionale finalizzato alle verifiche tecniche e di potenzialita' energetica delle iniziative incentivate; 5) Detti interventi di ripristino e di successiva verifica potranno essere presumibilmente effettuati in un tempo non superiore a nove mesi. Il Comune di Ussita con nota del 19 giugno 1997, pervenuta in data 8 luglio 1997, ha trasmesso al Ministero dell'industria la documentazione relativa alla centrale idroelettrica di San Placido con la quale ha inteso rendere noto che la mancata realizzazione dell'invaso nella centrale di San Placido - opera originariamente prevista nel progetto presentato ed approvato dal Ministero dell'Industria - era dovuta all'accoglimento dell'opposizione in tal senso formulata dall'Enel-Compartimento di Roma. L'ENEL, infatti, contrariamente a quanto da esso rilevato nella relazione tecnico-economica stilata in sede di istruttoria della relativa domanda di concessione, ha sostenuto che tale opera avrebbe potuto comportare una perdita di produzione nei propri impianti ad acqua fluente di Visso, Preci e Triponzo posti a valle. Il Comune di Ussita con ulteriore nota del 25 giugno 1997, pervenuta in data 8 luglio 1997, ha trasmesso al Ministero dell'industria la deliberazione della Giunta Comunale n. 143 del 24 giugno 1997 avente ad oggetto "Procedimento per accertamento tecnico preventivo delle centrali idroelettriche-Provvedimenti", con annesso ricorso del Comune di Ussita al Tribunale di Camerino per accertamento tecnico preventivo ai sensi degli articoli 696 e seguenti c.p.c. e successivo provvedimento Presidenziale in data 17 giugno 1997 di nomina del consulente tecnico di ufficio (C.T.U.). Con il suindicato provvedimento il Presidente del Tribunale di Camerino, nel designare il perito per l'espletamento del predetto incarico, ha sottoposto allo stesso quattro quesiti in merito allo stato attuale ed alle prospettive future delle centrali incentivate, quesiti per la cui soluzione sara' necessario rimettere preventivamente in funzione i suddetti impianti, onde consentire al C.T.U. designato di depositare il proprio elaborato peritale entro e non oltre il termine del 31 ottobre 1997. I lavori di ripristino delle centrali idroelettriche oggetto di contributo dovranno, pertanto, essere realizzati entro il termine suindicato da parte della Nerawatt s.r.l., che e' stata incaricata dal Comune di Ussita, con la delibera gia' citata, di effettuare i lavori in questione sotto la direzione del C.T.U. designato e dei rispettivi consulenti di parte. Con la suindicata nota di trasmissione il Comune di Ussita ha altresi' richiesto al Ministero dell'Industria un'ulteriore proroga del termine di ultimazione dei lavori al fine di consentire l'effettuazione delle necessarie opere di ripristino, impegnandosi a provvedere al successivo collaudo tecnico-amministrativo degli impianti ripristinati ai sensi della legge 308/82 e delle relative norme di attuazione, in vista della successiva erogazione delle residue quote di contributo. Al riguardo, alla luce delle suesposte considerazioni peritali e della trasmessa documentazione da parte del Comune istante, la Commissione ha fatto presente quanto segue; l'entita' dei richiesti lavori di ripristino delle centrali idroelettriche oggetto di contributo nonche' i tempi di' realizzazione concretamente fissati (31.10.1997) dal succitato provvedimento del Presidente del Tribunale di Camerino sono tali da far ritenere giustificabile la concessione di una ulteriore proroga del termine di ultimazione delle opere; l'accertata mancata realizzazione dei previsti invasi delle centrali di San Placido e di S. Antonio, benche' addebitabile, limitatamente alla centrale di S. Placido, alla suaccennata opposizione dell'ENEL, determina la necessita' di decurtare gli importi a tal fine richiesti dall'ammontare complessivo della spesa ritenuta ammissibile e di ridurre proporzionalmente il contributo originariamente concesso; tale considerazione e' ulteriormente avvalorata dal fatto che i risparmi di spesa derivanti dalla mancata posa in opera dei suindicati bacini sono stati utilizzati dal Comune di Ussita per la realizzazione di interventi di ripristino nella centrale di S. Simone, non incentivata ai sensi della legge 308/82; una volta completati i lavori di ripristino, sara' poi necessario procedere al previsto collaudo tecnico-amministrativo degli impianti incentivati, cosi' come espressamente assicurato dal medesimo Comune di Ussita, che sara' conseguentemente tenuto all'integrale adempimento degli obblighi previsti dai rispettivi decreti di concessione, tra i quali, in particolare, l'invio della relazione annuale di corretta manutenzione e di regolare esercizio delle centrali oggetto di contributo per i tre anni successivi alla rimessa in funzione degli impianti collaudati. Con nota in data 15 luglio 1997 il Comune di Ussita ha comunicato al Dicastero dell'Industria l'avvenuto inizio delle operazioni di ripristino e revisione degli impianti oggetto di contributo ai sensi della legge 308/82. In data 2 ottobre 1997 il Comune di Ussita ha trasmesso agli uffici del Ministero - Direzione Generale per il Coordinamento degli incentivi alle Imprese - copia del verbale di udienza del 4 settembre 1997, con cui il Presidente del Tribunale di Camerino, a seguito della rinuncia da parte del consulente tecnico d'ufficio precedentemente nominato, ha designato il nuovo perito, al quale ha conseguentemente assegnato i quesiti gia' formulati nel corso della gia' citata udienza del 17 giugno 1997 ed ha indicato, quale nuovo termine di consegna del relativo elaborato peritale, la data del 31 dicembre 1997. Con successiva comunicazione del 25 febbraio 1998 il Comune di Ussita ha reso nota al Ministero dell'Industria la richiesta, avanzata dal C.T.U. al Tribunale di Camerino, di proroga al 30 aprile 1998 del termine per la consegna della propria relazione peritale, fatta giusta considerazione degli eventi sismici del 26 settembre 1997. Tenuto conto delle motivazioni suesposte, nonche' dei tempi necessitanti da parte della Regione Marche-Servizio Decentrato Opere Pubbliche e Difesa del Suolo di Macerata - per l'espletamento dell'istruttoria relativa alla domanda di concessione di derivazione d'acqua dal Torrente Ussita per la produzione di energia elettrica nelle centrali "S. Angelo", "S. Antonio" e "S. Placido", lo stesso Comune ha richiesto al Ministero dell'industria, una ulteriore proroga al 30 aprile 1998 del termine di ultimazione dei lavori per le suindicate centrali oggetto di incentivazione. Per ultimo, con nota del 21 gennaio 1999 il Comune di Ussita ha comunicato che la centrale idroelettrica di San Placido e' stata riattivata il giorno 9 dicembre 1998 ed ha indicato il 30 giugno 1999 quale data presuntiva per il completamento dei lavori e la rimessa in esercizio delle centrali di Sant'Angelo e Sant'Antonio, tenuto conto dei problemi ancora in corso di soluzione. Pertanto, in considerazione dei prevedibili tempi tecnici ed amministrativi ancora indispensabili il Comune in questione, con la nota suindicata, ha presentato al Ministero dell'industria un'ulteriore richiesta di proroga al 30 giugno 1999 del termine di ultimazione dei lavori relativi alle predette centrali. Il Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato: Luigi Bersani.



 
Cronologia
martedì 21 maggio
  • Politica, cultura e società
    Ad Agrigento è arrestato Giovanni Brusca, esponente latitante di “Cosa nostra” accusato di essere l'esecutore della strage di Capaci.

mercoledì 22 maggio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Presidente del Consiglio Romano Prodi si presenta al Senato per esporre le linee programmatiche del Governo e consegna poi alla Camera, secondo la prassi, il testo delle dichiarazioni programmatiche pronunciate al Senato.

giovedì 23 maggio
  • Politica, cultura e società
    Giorgio Fossa è eletto presidente della Confindustria.