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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00022 presentata da MIGLIORI RICCARDO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19960605

Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che: se sia a conoscenza che l'ultimo Consiglio dei ministri del precedente Governo ha varato il decreto legislativo in materia di fondazioni degli enti operanti nel settore musicale, in attuazione degli articoli 57, 58 e 59 della legge finanziaria, che prevedevano in proposito una delega al Governo, da esercitarsi entro il 30 giugno 1996; sia ad avviso dell'interrogante, il suddetto decreto legislativo appare viziato nella forma e nella sostanza in quanto: a) il Governo ha disatteso, come previsto dall'articolo 59 della finanziaria, di inviare alle competenti Commissioni parlamentari, per il relativo parere da fornire entro trenta giorni, lo schema di tale decreto legislativo; b) e' stato emanato senza il necessario supporto normativo di riferimento, difettando il decreto legislativo di trasferimento alle regioni di competenze e funzioni in materia di spettacolo, ai sensi dell'articolo 2 della legge 30 maggio 1995, n. 203; c) reintroduce surrettiziamente la facoltativita' della trasformazione di tali enti in fondazioni, come si evince dal comma 1 dell'articolo 3 del decreto legislativo, mentre la legge finanziaria di riferimento e gli stessi lavori preparatori parlamentari attestano l'obbligatorieta' di tale trasformazione; d) prescinde totalmente da ogni preventivo rapporto e/o intesa con le organizzazioni sindacali determinando uno stato di agitazione preoccupante per la produttivita' in un settore strategico per la cultura e l'immagine del Paese -: quali iniziative urgenti si intendano assumere per ovviare alla sostanza ed agli effetti perniciosi di tale decreto legislativo. (3-00022)





 
Cronologia
sabato 1° giugno
  • Politica, cultura e società
    Muore a Roma Luciano Lama, leader della Cgil e del Pci.

giovedì 20 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Il Presidente del Consiglio Romano Prodi presenta una manovra da 16 mila miliardi, che prevede 11 mila miliardi di tagli alla spesa pubblica.