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Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00948 presentata da FABRIS MAURO (CCD-CDU) in data 19960618

Al Ministro della pubblica istruzione e dell'universita' e ricerca scientifica. - Per sapere - premesso che: con circolare n. 350 del 16 novembre 1995, il Ministero della pubblica istruzione, nell'ambito degli interventi per la razionalizzazione della rete scolastica (anno scolastico 1996/1997), richiedeva ai provveditori agli studi di acquisire dati ed elementi conoscitivi e di valutazione per elaborare una proposta di piano" nel rispetto dell'esigenza di un accorto ridimensionamento degli istituti scolastici; con la stessa circolare si trasmetteva l'elenco dei Circoli didattici, degli istituti e delle scuole sottodimensionati rispetto ai parametri fissati dalla legge n. 428 del 1988; il provveditorato agli studi di Vicenza, con circolare del 27 novembre 1995, prot. n. 37298, invitava i comuni e le istituzioni interessate a presentare proposte, pareri e osservazioni entro il termine del 23 dicembre 1995, avvertendo che, in mancanza o nel caso di proposte non idonee, avrebbe provveduto direttamente ad indicare al Ministero gli eventuali e necessari interventi; nella stessa circolare si evidenziava l'opportunita' di proporre l'aggregazione fra scuole materne, elementari e medie nei comuni montani nei quali vi fossero istituti che risultassero sottodimensionati; nell'elenco allegato alla circolare ministeriale n. 350 del 16 novembre 1995, risultava tra gli istituti sottodimensionati in provincia di Vicenza la scuola media Don Carlo Frigo di Cogollo del Cengio-Caltrano; in data 4 dicembre 1995, le giunte di Caltrano e Cogollo del Cengio formulavano una proposta per la formazione di un istituto comprensivo di scuola elementare e secondaria di primo grado nei Comuni di Caltrano e Cogollo del Cengio; la proposta veniva in seguito approvata dai rispettivi Consigli comunali; manifestavano la propria adesione alla proposta la comunita' montana Alto Astico e Posina, la comunita' montana Dall'Astico al Brenta, il collegio dei docenti della scuola media statale "Don Carlo Frigo" e il consiglio d'istituto della scuola media statale Don Carlo Frigo; in data 22 dicembre 1995, nel termine fissato dal provveditore agli studi, venivano trasmesse le delibere con allegati tutti gli atti emessi dagli enti e dagli istituti citati; la proposta, che mira a realizzare un equilibrato sviluppo dell'offerta di scuola materna e dell'obbligo, e' stata formulata in base all'articolo 21 della legge 31 gennaio 1994, n. 97 (disposizioni per la salvaguardia e la valorizzazione delle zone montane); che prevede tale possibilita' per i comuni interamente montani e con meno di 5.000 abitanti, quali sono Caltrano e Cogollo del Cengio; la proposta rispetta lo spirito della legge, in quanto tende ad assicurare la necessaria continuita' educativa tra diversi gradi di istruzione in zone territoriali omogenee; il legislatore ha piu' volte ribadito il principio per cui gli interventi di razionalizzazione della rete scolastica devono evitare che si producano squilibri nella formazione educativa, come si legge nel comma 19, articolo 1, della legge 28 dicembre 1995, n. 549 (Misure di razionalizzazione della finanza pubblica), che, tra l'altro, impone espressamente di tenere conto, nell'ambito degli interventi di razionalizzazione, delle esigenze dei comuni montani; nonostante cio', la proposta di costituzione della Scuola Comprensiva non risulta inserita nella proposta di piano provinciale formulata dal Provveditore agli studi di Vicenza in data 19 marzo 1996 e sottoposta, per il prescritto parere obbligatorio, al Consiglio scolastico provinciale; la mancata inclusione del piano e l'omessa risposta alla lettera inviata dal Sindaco di Caltrano in data 15 aprile 1996 mettono in evidenza che la commissione istituita in seno al C.S.P. non ha ritenuto opportuno inserire la proposta nel piano di razionalizzazione per non toccare singole situazioni di dirigenti scolastici (presidi o direttori didattici) in danno agli interessi e alle esigenze degli utenti, puntualmente presi in considerazione ed analizzati negli atti dai comuni interessati. In particolare, dai dati raccolti emerge un quadro per il quale sara comunque necessario intervenire a breve, stante il calo demografico della popolazione scolastica; se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti; quali atti intenda adottare per garantire che il processo di razionalizzazione della rete scolastica venga compiuto nel pieno rispetto delle disposizioni di legge dettate per le comunita' montane e avvalendosi di tutti gli elementi di conoscenza e le proposte avanzate dagli enti locali e dalle istituzioni interessate. (4-00948)

Si risponde alla interrogazione parlamentare indicata in oggetto, riguardante la costituzione di un istituto comprensivo di scuola elementare e secondaria di I grado nei comuni di Caltrano e Cogollo del Cengio, in sede di razionalizzazione della rete scolastica perl'anno scolastico 1996/97. Al riguardo, il competente Provveditore agli Studi di Vicenza ha precisato preliminarmente che la maggior parte delle proposte, contenute nel piano di razionalizzazione, e' stata formulata d'intesa con apposita commissione nominata al proprio interno dal Consiglio scolastico provinciale, sia per i preliminari contatti con i vari organismi interessati sia per la raccolta e l'esame della documentazione utile per definire, con la massima trasparenza e ricerca di consenso, gli interventi da proporre. Nella stesura del suddetto piano, si e' tenuto conto, fra l'altro, anche dell'esistenza di situazioni geografiche particolarmente critiche della provincia vicentina in zone montane, caratterizzate da distanze notevoli con altri centri e da collegamenti pubblici difficili. Appunto per tale motivo non e' stata presa in considerazione la soppressione della scuola media di Cogollo del Cengio, quantunque sottodimensionata, e, di conseguenza, nemmeno la costituzione di una scuola comprensiva, richiesta dai comuni di Caltrano e Cogollo del Cengio. Il gruppo di lavoro preposto alla razionalizzazione, infatti, non avendo riscontrato l'urgenza per proporre interventi immediati, ha evidenziato, al riguardo, la necessita' di rinviare di un anno, conformemente al parere espresso dal Distretto Scolastico di Thiene e dalla maggioranza dei Sindaci della zona, la soluzione relativa alla costituzione del citato Istituto comprensivo: cio' al fine di svolgere uno studio piu' approfondito della situazione e predisporre un piano di razionalizzazione piu' ampio ed accurato coinvolgente l'intero Distretto. Il Ministro della pubblica istruzione: Berlinguer.



 
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