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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/00056 presentata da CAVANNA SCIREA MARIELLA MARIA RITA (FORZA ITALIA) in data 19960620

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dei lavori pubblici, per conoscere - premesso che: se, tenuto conto dello stato di emergenza che tuttora esiste nel territorio del Piemonte a seguito degli eventi alluvionali del novembre 1994, dell'aprile 1995 e del gennaio 1996, come dimostrano anche le recenti, ripetute sollecitazioni degli amministratori locali, delle popolazioni rivierasche ai corsi d'acqua e delle comunita' montane, non intenda provvedere a che gli interventi indispensabili alla ristrutturazione del territorio piemontese, gia' programmati per gli esercizi finanziari 1995-1996, valutabili nella loro totalita' in oltre 1000 miliardi, possano essere affidati a breve termine al fine di non perdere i finanziamenti gia' a bilancio. quanto sopra potrebbe essere realizzato avvalendosi della possibilita' di utilizzare la deroga prevista all'articolo 5 del decreto legge 24 novembre 1994, n. 646, coordinato con la legge di conversione del 21 gennaio 1995, n. 22 recante: "Interventi urgenti a favore delle zone colpite dalle eccezionali avversita' atmosferiche e dagli eventi alluvionali nella prima decade del mese di novembre 1994" e successive modifiche e proroghe, riducendo in tal modo al minimo i tempi di esecuzione di tutte le opere finalizzate alla tutela dell'incolumita' di persone o cose e necessarie a eliminare ogni pericolo incombente sul territorio piemontese. quanto sopra proposto attende a finalita' precise che peraltro sono gia' state enunciate nel programma esposto dal Ministro interrogato e che possano cosi' indicarsi: 1) qualsiasi iniziativa volta ad anticipare l'inizio di opere pubbliche produrrebbe effetti sicuramente positivi a livello occupazionale e, conseguentemente, ulteriori benefici a tutto l'indotto economico delle zone in questione, che, gia' cosi' duramente provate dagli eventi alluvionali, potrebbero essere abbandonate dagli abitanti con totale degrado anche di carattere ambientale e conseguente aggravamento del rischio idrogeologico. E' da notare che la regione Piemonte ha avviato progetti di finanziamento per il mantenimento della vita nelle zone particolarmente disagiate della parte montana del territorio. Tali iniziative potrebbero venire vanificate dalla carenza o dai ritardi nella esecuzione delle opere di ripristino dei danni idrogeologici, gia' peraltro programmate e finanziate; 2) la realizzazione delle preventivate e finanziate opere di sistemazione idrogeologica, quali pendii montani, corsi d'acqua e infrastrutture viarie, riveste carattere di estrema urgenza per l'avvicinarsi delle piogge autunnali, che potrebbero nuovamente investire i pendii montani e motivare a seguito piene dei corsi d'acqua con alvei e opere di protezione non ancora sufficientemente adeguati a contenere eventuali anomali impatti, provocando ulteriori scempi del territorio e pericoli per l'incolumita' degli abitati, causando altresi' nella popolazione timori che potrebbero degenerare in manifestazioni di protesta, se del caso anche violenta, a tutto danno dell'ordine pubblico. Quanto suindicato e' oggetto di reiterate e vibrate proteste e indicazioni degli Amministratori locali, preoccupati per l'ordine, la sicurezza e l'igiene pubblica delle zone interessate dagli eventi, che sono fortemente antropizzate e con alta densita' di infrastrutture industriali, artigianali, commerciali e agricole. (2-00056)





 
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  • Politica, cultura e società
    Muore a Roma Luciano Lama, leader della Cgil e del Pci.

giovedì 20 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Il Presidente del Consiglio Romano Prodi presenta una manovra da 16 mila miliardi, che prevede 11 mila miliardi di tagli alla spesa pubblica.

venerdì 21 giugno
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    Si svolge a Firenze il vertice dei 15 Capi di Stato e di governo dell'Unione europea, che chiude il semestre di presidenza italiana.