Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01127 presentata da VALPIANA TIZIANA (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) in data 19960620
Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che: la Ferdofin siderurgica composta da cinque unita' produttive dislocate negli stabilimenti di Dolce' (VR), Pallanzeno (NO), S. Giovanni Valdarno (AR), Giammoro (ME), S. Zeno Naviglio (BS) ed occupa circa ottocento persone; il gruppo, gravato da consistenti esposizioni con gruppi bancari, e' entrato in crisi dall'inizio degli anni '90, tanto che alla fine del 1993 si arriva al blocco totale di ogni attivita' produttiva; alla fine dello stesso anno, la Ferdofin viene ammessa alla legge Prodi, con la nomina di un commissario straordinario, che trova una pesante situazione debitoria, l'inesistenza di un piano industriale e la richiesta di utilizzare la legge sugli smantellamenti per lo stabilimento di Dolce' e Giammoro; lo stabilimento di Dolce', per esempio, specializzato in laminati mercantili, occupa attualmente 62 dipendenti, che effettuano un solo turno, mentre in pieno regime produttivo erano 152 con tre turni di lavorazione; nel giugno 1994 la Duferco, partner che fornisce rottame e gruppo internazionale che da' fiducia al commissario, ha permesso la ripresa della attivita' produttiva di tutti e cinque gli stabilimenti del gruppo, fornendo le anticipazioni finanziarie occorrenti; i fidi concessi al commissario sono di circa sei miliardi di lire, mentre le fideiussioni del ministero del tesoro non sono mai arrivate nonostante la "legge Prodi" contempli tali operazioni; in seguito a questa operazione e fino al primo semestre 1995, il gruppo Ferdofin ha goduto di un periodo molto positivo; il commissario ha fatto pubblicare il l4 febbraio l995, sui principali quotidiani italiani e internazionali, un invito a manifestare interesse per l'acquisto dell'intero gruppo Ferdofin, entro trenta giorni; il numero dei pretendenti si e' rivelato consistente ma, nella seconda meta' del 1995, si e' verificata una travolgente recessione nel comparto; il prezzo dei prodotti e' sceso in modo verticale, la domanda e' calata terribilmente e la cassa integrazione con il 1996 e' ritornata ad essere l'unico strumento per non chiudere definitivamente l'attivita'; cosi', delle potenziali offerte, l'unica rimasta e' quella della Duferco; nelle scorse settimane e' scaduto il bando, con l'unica offerta, ed e' quindi probabile che il gruppo sia assegnato alla cordata composta per il 60 per cento da Balmat-Duferco, per il 20 per cento dal gruppo Lucchini e per il 20 per cento dalle acciaierie Ferrero, con un'offerta di 110 miliardi poi elevati a 160 (piu' 90 per il magazzino) -: quali siano ad oggi le trattative per l'acquisto; quali siano i problemi che stanno ritardando la conclusione delle trattative; se non vi sia stato da parte del commissario un errore di valutazione circa il numero dei possibili acquirenti e la situazione del mercato; come mai i dipendenti siano stati esclusi a priori, sottovalutando il loro possibile ruolo nel proseguimento dell'attivita' produttiva; quali azioni si intenda intraprendere a tutela della sicurezza del posto di lavoro dei dipendenti, dal 1993 ormai in balia di eventi non controllabili e con un incerto avvenire. (4-01127)
Si risponde per delega della Presidenza del Consiglio dei Ministri. In relazione all'interrogazione indicata in oggetto si fa presente quanto segue. A seguito della pubblicazione sulla stampa nazionale ed estera di un avviso per l'acquisizione di manifestazioni di interesse all'acquisto del complesso aziendale Ferdofin, effettuata dal Commissario del gruppo nel febbraio 1995, sono pervenute allo stesso venti dichiarazioni di gruppi imprenditoriali interessati. Successivamente, in relazione alla pubblicazione dell'avviso rivolto ai potenziali accuirenti per la presentazione di offerte irrevocabili di acquisto entro il termine del 31 gennaio 1996, e' stata inviata una unica proposta per conto del raggruppamento Bolmat Duferco che fissava in lire 110 miliardi il prezzo per l'acquisto del gruppo Ferdofin rispetto al prezzo base di perizia stabilito in lire 286 miliardi. Considerato che l'offerta rispondeva ai requisiti richiesti dalla procedura di dismissione ed in particolare prevedeva l'impegno a mantenere la continuita' operativa dell'azienda garantendo i livelli occupazionali per almeno due anni, il Ministero dell'industria ha autorizzato il Commissario a continuare le trattative con il gruppo offerente al fine di ottenere un aumento del prezzo offerto. Con la prosecuzione delle trattative il Commissario ha ottenuto la proposta di rilancio a 160 miliardi di lire. Inoltre, in relazione all'andamento negativo del mercato siderurgico registrato nel secondo semestre 1995, si e' ritenuto opportuno acquisire un aggiornamento peritale. Tenuto conto del nuovo valore di perizia - pari a 231 miliardi di lire - e della mancata presentazione di offerte migliorative a seguito di una ulteriore pubblicita' sulla stampa circa i termini della trattativa in corso, in data 6 luglio 1996 il Ministero dell'industria ha autorizzato il Commissario Ferdofin a stipulare un preliminare di vendita con il gruppo Bolmat Duferco al fine di poter effettuare la verifica di alcune condizioni riguardanti le modalita' di pagamento in vista della prossima conclusione del contratto prevista per il 30 settembre 1996. L'autorizzazione predetta, nel rispetto del principio di tutela dei livelli occupazionali dettato dalla normativa sull'amministrazione straordinaria, ha stabilito che il contratto dovra' contenere l'impegno formale dell'acquirente a proseguire le attivita' produttive per due anni e a mantenere, per un biennio, i dipendenti in forza al momento della stipula presso la unita' produttiva Ferdofin. In relazione alla complessita' della verifica delle anzidette condizioni, il Commissario e' stato autorizzato a stipulare il contratto definitivo di vendica del gruppo Ferdofin entro il 31 ottobre 1996 rispetto alla scadenza precedentemente indicata del 30 settembre. Pertanto, entro il previsto termine del 31 ottobre 1996 e' stato stipulato il contratto di vendita del complesso aziendale Ferdofin. In relazione alla procedura di cessione del complesso Ferdofin si precisa che la stessa - come dimostra l'iter autorizzativo su esposto - si e' svolta nel rispetto dei principi di trasparenza e pubblicita' dettati dalla normativa sull'amministrazione straordinaria. Per quanto riguarda, infine, le valutazioni e le iniziative del Ministero dell'industria nella procedura medesima, si sottolinea che ogni intervento dello stesso e' stato finalizzato al perseguimento degli obiettivi dell'amministrazione straordinaria medesima quali: il mantenimento dei livelli occupazionali e la salvaguardia dei diritti dei creditori attraverso un equo realizzo del patrimonio aziendale. Il Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato: Bersani.