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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/00060 presentata da CENTO PIER PAOLO (MISTO) in data 19960625

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri e il Ministro delle finanze, per sapere - premesso che: nel 1992 il governo Amato emano' un decreto-legge (Misure urgenti in materia di finanza pubblica, n. 384 del 1992, convertito nella legge n. 438 del 1992) in cui venivano elencate alcune categorie di beni "di lusso", ai quali si applicava una speciale tassa straordinaria (una tantum); tali "beni di lusso" appartenevano a categorie del tutto eterogenee, quali: aeromobili da turismo; elicotteri: imbarcazioni da diporto: autovetture a benzina di oltre 2000 cc.; autovetture a gasolio di oltre 2500 cc.; motocicli di potenza fiscale superiore a 6 cv.; per i soli motocicli, l'ammontare della suddetta tassa straordinaria era pari a cinque volte l'importo della tassa di possesso; come appare evidente anche all'occhio di una persona del tutto priva di conoscenze giuridiche, ma dotata di comune senso di equilibrio, l'acquisto di una motocicletta (anche di alto livello) comporta un impegno economico ben lungi da quello necessario per un elicottero o uno yacht, ed infatti le motociclette sono presenti in tutti gli strati economici della societa', indipendentemente dalla cilindrata; il provvedimento in questione, cozzando con le piu' elementari regole del diritto, aveva applicazione unicamente retroattiva, essendovi assoggettati solo coloro che, alla data della pubblicazione del decreto, fossero risultati proprietari di motocicli immatricolati tra il 1^ gennaio 1991 e la data suddetta (19 settembre 1992), come da pubblici registri (Pra); a causa dell'articolazione temporale del decreto, sono stati obbligati al pagamento anche coloro che, a causa della lentezza della burocrazia del Pra, nei pubblici registri risultavano essere ancora in possesso di mezzi che nel frattempo erano stati venduti, distrutti o rubati; a causa della vigente normativa in materia di finanza locale, essendo nella discrezionalita' di ogni amministrazione regionale di stabilire l'entita' dell'imposta addizionale sull'imposta erariale (all'epoca di lire 125.000), la tassa di possesso per i motocicli di oltre sei cavalli fiscali variava da 124.000 lire annue (regioni a statuto speciale) a circa 260.000 lire (Calabria e Toscana) e, di conseguenza, l'importo della tassa straordinaria variava a sua volta da 620.000 a 1.300.000 lire; a causa dell'entita' della cifra e delle modalita' di pagamento (rata unica, da versare entro il 15 novembre 1992), molti contribuenti sono stati posti in seria difficolta' e costretti, in alcuni casi, a ricorrere a prestiti e, in altri casi, addirittura a vendere la motocicletta stessa; per le stesse ragioni, molti altri contribuenti sono stati costretti ad evadere la tassa, in quanto impossibilitati a raccogliere la somma dovuta, e stanno in questi giorni ricevendo cartelle esattoriali di iscrizione a ruolo con importi variabili (a seconda della regione) da lire 3.000.000 a oltre lire 5.000.000; sino a poche settimane orsono, sarebbe stato possibile agli stessi contribuenti, se solo avessero ricevuto le succitate cartelle esattoriali, aderire al c.d. "concordato di massa"; invece, con singolare solerzia, molti cittadini hanno negli scorsi mesi ricevuto (dall'Aci, dalle intendenze di finanza e dagli uffici del registro) cartelle esattoriali con l'invito ad aderire al concordato di massa, in riferimento a tasse di possesso gia' pagate ovvero non dovute per altre ragioni (gia' prescritte, relative a veicoli inesistenti o mai posseduti, eccetera); gli aumenti tariffari, relativi a servizi di enti ed imprese pubbliche e private, annunciati nelle scorse settimane ed in alcuni casi gia' in vigore, insieme a fatti esecrabili come la questione degli errori dell'Inps o delle bollette "gonfiate" dell'Enel, hanno gia' provocato lo sdegno generale, oltre creare nuove e sempre maggiori difficolta' ai cittadini meno abbienti (che, secondo l'Istat, sono in aumento); l'articolo 28 della Costituzione attribuisce ai funzionari ed ai dipendenti dello Stato e degli enti pubblici la responsabilita' diretta degli atti compiuti in violazione di diritti; l'articolo 97 della Costituzione stabilisce che i pubblici uffici debbono essere organizzati in modo da assicurare l'imparzialita' dell'amministrazione -: se e quali provvedimenti i Ministri interpellati intendano prendere provvedimenti atti a sanare un atto evidente di prepotenza dello Stato sui cittadini, quale il decreto legge n. 384 del 1992 indubbiamente e', evitando altresi' pesanti disagi a soggetti che nessun'altra colpa avevano se non quella di aver inconsapevolmente acquistato una motocicletta in un periodo sbagliato, nonche' scongiurando il prodursi di una nuova e piu' profonda frattura tra i cittadini e lo Stato; se i Ministri interpellati ritengano opportuno avviare un'indagine al fine di appurare se, all'interno dell'amministrazione dello Stato o in altre amministrazioni ad essa collegate, vi siano stati atti tesi ad indurre i cittadini ad aderire al concordato di massa pagando somme non dovute; quali passi i Ministri intendano compiere, in caso di esito positivo dell'indagine suddetta, nei confronti dei responsabili di tali fatti; se, e come, intendano procedere onde evitare in futuro il ripetersi di simili situazioni. (2-00060)





 
Cronologia
venerdì 21 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Si svolge a Firenze il vertice dei 15 Capi di Stato e di governo dell'Unione europea, che chiude il semestre di presidenza italiana.

giovedì 27 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Con la sentenza n. 223 la Corte costituzionale dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 698, comma 2 del c.p.p. ove si prevede l'estradizione anche per i reati puniti con la pena capitale a fronte dell'impegno assunto dal Paese richiedente - con garanzie ritenute sufficienti dal Paese richiesto - a non infliggere la pena di morte o, se già inflitta, a non farla eseguire.