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Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01233 presentata da VOLONTE' LUCA GIUSEPPE (CCD-CDU) in data 19960625

Al Ministro della pubblica istruzione e dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica. - Per sapere - premesso che: le disposizioni riguardanti la realizzazione della rete scolastica, nell'accorpare due scuole, mantengono inalterati e distinti gli organici del corpo insegnante; fino all'anno scolastico 1995-96, all'atto della formazione delle classi, gli alunni di scuole accorpate venivano considerati a se' stanti e non facenti parte di un unico contingente con la sede centrale; all'atto della definizione degli organici di diritto per l'anno scolastico 1996-1997, il provveditore agli studi di Varese, in alcuni casi, ha considerato, per l'attribuzione delle classi, il numero complessivo degli iscritti sommando alunni della sede principale con quelli di sedi accorpate -: in forza di quali disposizioni normative il menzionato provveditore agli studi abbia potuto operare in tal senso, non ritenendosi che l'articolo 7, comma 1, del decreto ministeriale n. 173 del 1996 autorizzi tale operazione, e se non ritenga necessaria una direttiva comune che impedisca tali comportamenti, tenendo conto che scuole accorpate non risultano essere viciniori alla sede centrale e comunque la costrizione del cambio di scuola per alcuni studenti lede, tra l'altro, il libero diritto di scelta. (4-01233)

In ordine alla interrogazione parlamentare indicata in oggetto si comunica che l'organico di diritto 1996/97 delle scuole della provincia e' stato predisposto, cercando di raggiungere, seppure con gradualita' e nel rispetto dei diritti e delle esigenze dell'utenza, il rapporto alunni/classi, stabilito dai DD.II. nn. 173 e 174 del 13.5.96. In particolare, le classi sono state costituite con un numero di alunni che non ha mai superato quello massimo fissato per la provincia in parola; inoltre, in sede di definizione dell'organico di fatto, per soddisfare al massimo la domanda dell'utenza sono state costituite un numero maggiore di classi rispetto a quelle previste in organico di diritto. Per quanto riguarda la distribuzione degli alunni fra le istituzioni scolastiche e le relative sezioni staccate, il Provveditore agli studi ha fatto presente che, per evitare aumenti di classi e permettere agli alunni di poter partecipare ad una realta' scolastica in grado di offrire maggiori servizi, nel rideterminare le zone di afflusso delle scuole stesse, ha tenuto conto delle esigenze degli alunni e delle famiglie limitando il proprio intervento a pochissimi, inderogabili casi sui quali i dirigenti scolastici e gli amministratori locali sono stati peraltro preliminarmente interpellati, al fine di addivenire all'adozione dei provvedimenti piu' idonei. Tali provvedimenti e quelli successivamente adottati per l'anno scolastico 1997/1998 hanno consentito alle scuole della provincia di raggiungere in larga misura il dimensionamento ottimale che garantisce l'efficace servizio dell'autonomia prevista dall'articolo 21 della legge 15.3.1997, n. 59. Per l'anno scolastico 1998/99, pertanto, gli interventi adottati sono stati limitati esclusivamente alle proposte sulle quali e' stato acquisito il massimo consenso di tutti i soggetti istituzionalmente coinvolti ed in merito ai quali la Giunta ed il Consiglio Scolastico Provinciale hanno espresso all'unanimita' il loro parere favorevole. Il Ministro della pubblica istruzione: Luigi Berlinguer.



 
Cronologia
venerdì 21 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Si svolge a Firenze il vertice dei 15 Capi di Stato e di governo dell'Unione europea, che chiude il semestre di presidenza italiana.

giovedì 27 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Con la sentenza n. 223 la Corte costituzionale dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 698, comma 2 del c.p.p. ove si prevede l'estradizione anche per i reati puniti con la pena capitale a fronte dell'impegno assunto dal Paese richiedente - con garanzie ritenute sufficienti dal Paese richiesto - a non infliggere la pena di morte o, se già inflitta, a non farla eseguire.