Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00023 presentata da OCCHETTO ACHILLE (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO) in data 19960703

La III Commissione, premesso che: nelle giornate del 26 maggio e del 2 giugno 1996 si sono svolti rispettivamente il primo e il secondo turno delle elezioni per il rinnovo del Parlamento albanese, e nella giornata del 16 giugno scorso si e' proceduto ad una ripetizione delle votazioni in 17 circoscrizioni; l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) ha inviato propri osservatori per verificare il corretto svolgimento delle elezioni; al termine degli scrutini gli osservatori dell'OSCE hanno redatto un rapporto che contiene numerosi rilievi in ordine allo svolgimento delle elezioni. In particolare, dalle valutazioni degli osservatori dell'OSCE si evince che: 1) quanto alla fase che ha preceduto gli scrutini: a) ha provocato conseguenze negative il fatto che il Presidente Berisha abbia provveduto ad indire le elezioni soltanto allo scadere del termine di 45 giorni previsto dalla normativa vigente: cio' ha infatti comportato una contrazione della durata della campagna elettorale determinando non poche difficolta' per la raccolta delle firme necessarie per la presentazione delle candidature; b) si e' proceduto alla individuazione di 15 nuovi collegi senza tuttavia assicurarne l'omogeneita' per cio' che attiene al numero degli elettori inclusi in ciascuno di essi, oscillando tale numero tra le 12 mila e le 27 mila unita'. Peraltro, la procedura adottata per l'individuazione dei suddetti nuovi collegi non e' apparsa adeguatamente trasparente, risultando impossibile verificare se essa si e' volta in termini "politicamente neutrali"; c) in alcuni casi si e' provveduto con ritardo alla pubblicazione degli elenchi dei cittadini aventi diritto di voto; in qualche caso gli elenchi comprendevano nominativi di persone decedute oppure di soggetti che non avevano ancora raggiunto il diciottesimo anno di eta' ed alcuni nominativi risultavano addirittura inclusi in piu' elenchi. Ancora, alcuni elenchi erano scritti a mano o comunque redatti in modo poco accurato; d) il Governo albanese non ha provveduto ad effettuare l'adeguata campagna di informazione sulle modalita' di espressione del voto, tanto piu' che presso i seggi elettorali mancavano istruzioni dettagliate in proposito. La carenza denunciata appare grave anche in considerazione della complessita' delle schede elettorali costituite di due parti, una relativa al singolo collegio, e l'altra alla quota proporzionale; e) nel corso della campagna elettorale i partiti di opposizione sono stati penalizzati, avendo in alcuni casi le autoriti competenti impedito ad essi lo svolgimento di manifestazioni in luoghi pubblici; f) durante la campagna elettorale e nelle giornate in cui si sono svolti gli scrutini non si e' provveduto a rimuovere striscioni e manifesti del partito democratico affissi, o esposti sulle facciate dei palazzi sede di Ministeri, cosi' come in alcuni seggi; g) si sono verificati diversi episodi in cui le forze d polizia non sono intervenute per impedire a sostenitori del partito democratico di ostacolare lo svolgimento di comizi dei rappresentanti dei partiti di opposizione, nonche' casi in cui la presenza della polizia a manifestazioni dei partiti di opposizione ha provocato un effetto intimidatorio; h) si e' assegnata una parte notevolissima dei notiziari televisivi all'attivita' del Presidente e del Governo, assicurando cosi' un vantaggio notevole al partito democratico; 2) quanto alla fase elettorale vera e propria: a) in alcuni seggi gli osservatori hanno rilevato che i sigilli delle scatole contenenti le schede sembravano essere stati manomessi; b) la carenza di informazioni e di preparazione degli scrutatori ha provocato problemi durante gli scrutini; c) molti seggi non erano attrezzati in modo adeguato per garantire la segretezza del voto; d) in molti seggi non si e' provveduto a verificare la corrispondenza fra il numero delle schede e quello degli elettori registrati negli appositi verbali. In alcuni casi i registri non riportavano le firme degli elettori che avevano votato, mentre in altri l'affluenza alle urne e' stata talmente elevata che il numero dei voti espressi ha addirittura superato quello degli elettori iscritti; e) in alcuni casi vi sono stati elettori che hanno votato per piu' persone tanto che il voto familiare sembra essere stato piu' una regola che un'eccezione. In qualche caso si e' registrata la presenza contemporanea di piu' persone all'interno di una cabina elettorale; f) si e' registrata in molti casi una massiccia presenza della polizia tanto all'interno che fuori dai seggi elettorali, e in qualche circostanza soggetti appartenenti alla polizia hanno partecipato alla fase di computo delle schede. Presso alcuni seggi gli osservatori hanno registrato la presenza di civili armati identificati da personalita' del luogo come membri della polizia segreta; g) l'apertura dei seggi e' stata prolungata con un decreto presidenziale dalle ore 20 alle ore 22 nel corso della stessa giornata di svolgimento delle elezioni. Peraltro, non tutti i seggi hanno ricevuto comunicazione della decisione presidenziale in tempo utile; h) l'impressione condivisa da molti osservatori e' che nella fase di conteggio dei voti e di scrutinio delle schede non si sia proceduto sempre in termini ordinati e conformi alle disposizioni di legge. In alcuni casi le schede sono state interamente annullate anche se avrebbero dovuto esserlo soltanto parzialmente. Comunque non sembra che siano stati adottati criteri uniformi nella deliberazione dell'annullamento delle schede; i) in alcuni seggi sono stati attribuiti al partito democratico voti che in realta' erano a favore di altri partiti, e in altri si e riscontrato una incidenza piu' alta di schede annullate nel caso di voti espressi a favore di partiti dell'opposizione; rilevato che: ancor prima degli osservatori dell'OSCE, i partiti di opposizione avevano denunciato numerose irregolarita' nello svolgimento delle elezioni contestando in particolare la decisione del Presidente Berisha di prolungare l'orario di apertura dei seggi sopraggiunta nel corso della giornata del 26 maggio. I partiti di opposizione hanno quindi richiesto di annullare le elezioni e di indire nuove consultazioni elettorali. Peraltro, nel corso di una manifestazione indetta dall'opposizione il 27 maggio 1996 si sono registrati incidenti provocati, a giudizio dei partiti di opposizione, dal comportamento scorretto delle forze di polizia. Conseguentemente, i partiti di opposizione decidevano di non partecipare al secondo turno elettorale svoltosi il 2 giugno scorso. Successivamente la Commissione elettorale centrale disponeva la ripetizione delle elezioni in 17 circoscrizioni in cui si erano riscontrate le maggiori irregolarita', mentre la Corte Costituzionale respingeva il ricorso delle opposizioni con il quale si richiedeva l'annullamento integrale delle elezioni; il Governo italiano, anche nella sua veste di Presidente di turno dell'Unione europea, ha seguito con particolare attenzione lo svolgimento delle elezioni ed ha provveduto a manifestare al Presidente Berisha, anche tramite l'ambasciatore a Tirana, la propria preoccupazione in ordine al processo elettorale; il 31 maggio si e' provveduto poi a rivolgere un appello al Governo albanese per la prosecuzione ordinata delle elezioni inclusa la possibile ripetizione parziale del voto; successivamente, la presidenza dell'Unione europea ha sollecitato Governo e opposizione albanesi alla ripresa del dialogo; gli inviti e gli appelli rivolti dall'Unione europea non hanno trovato adeguato riscontro presso le autorita' albanesi; constatato che: le irregolarita' riscontrate non riguardano aspetti che possano ritenersi marginali, ma risultano talmente gravi da indurre a manifestare forti riserve sulla attendibilita' dei risultati proclamati e, conseguentemente, sulla stessa legittimita' democratica degli organi costituzionali albanesi; invita il Governo ad assumere tutte le iniziative di sua competenza per manifestare chiaramente alle competenti autorita' albanesi il proprio disappunto per le modalita' con cui si sono svolte le elezioni e per la insufficiente attenzione prestata alle proteste ed alle richieste dei partiti di opposizione; ad agire per favorire l'apertura di un dialogo politico tra Governo e opposizioni con l'obiettivo di individuare le modalita' politiche ed elettorali con cui ritornare a condizioni di piena normalita' democratica e costituzionale ivi compresa, come raccomandato dagli osservatori dell'OSCE e dal Parlamento europeo, la possibilita' di indire nuove elezioni entro un tempo ragionevolmente breve; a richiedere, proprio nel rispetto delle regole democratiche, l'abolizione della pena di morte; ad operare perche' le elezioni amministrative previste per l'autunno siano confermate e si svolgano con tutte le garanzie democratiche necessarie; a sottolineare al Governo albanese che l'integrale rispetto, senza alcuna riserva, delle regole democratiche costituisce un presupposto imprescindibile per la qualita' stessa dei rapporti tra l'Italia e l'Albania. (7-00023)

 
Cronologia
domenica 30 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Al G7 di Lione il Presidente del Consiglio Prodi si impegna a ridurre fortemente il deficit pubblico italiano.

mercoledì 31 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera, con 319 voti a favore e 284 contrari, approva l'articolo unico del disegno di legge di conversione A.C. 1857 del decreto-legge 20 giugno 1996, n. 323, recante disposizioni urgenti per il risanamento della finanza pubblica (provvedimento collegato alla manovra di finanza pubblica), su cui il Governo ha posto la questione di fiducia.