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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00171 presentata da MANTOVANO ALFREDO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19960704

Al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: l'amministrazione della giustizia nel circondario di Gela e' emblematica della incapacita' dello Stato di rispondere all'aggressione criminale e di far fronte all'esigenza di una visibile presenza delle istituzioni nelle zone nelle quali il rapporto con queste ultime e' particolarmente critico. La pianta organica del tribunale, costituita da nove magistrati, ha oggi un posto non coperto; in realta' tre giudici, fra i quali il presidente del tribunale, dottor Salvatore Cantaro, sono sottratti in permanenza al lavoro ordinario, perche' impegnati da piu' anni nella celebrazione di ventotto processi per il delitto di cui all'articolo 416-bis codice penale: si tratta di giudizi avviati a partire dal 1993, dei quali soltanto uno appare prossimo alla conclusione; di fatto, con esclusione di questi dibattimenti, il cui protrarsi per tanti anni meriterebbe approfondimento anche sul piano disciplinare, anche per l'imminente scadenza dei termini di custodia cautelare, l'intero carico del lavoro del tribunale impegna cinque giudici, quasi tutti di prima nomina, gravati contemporaneamente dalla istruzione e dalle decisione delle controversie civili, dalle udienze penali preliminari, dai dibattimenti penali, dalle esecuzioni immobiliari, dalla procedure fallimentari, con danni immaginabili quanto alla ineguale ripartizione della quantita' delle pendenze, al coordinamento quotidiano delle varie incombenze e alle incompatibilita' che, a seguito delle decisioni della Corte costituzionale, maturano in continuazione. La situazione, se non verranno adottate iniziative serie da parte del ministero e delle altre autorita' competenti, e' destinata a peggiorare perche' a breve termine, e cioe' entro il 1996, si realizzera' il trasferimento su domanda di cinque magistrati e l'arrivo di un solo nuovo uditore giudiziario; analoga e' la situazione negli altri uffici: la procura della Repubblica presso il tribunale e' composta da tre magistrati, uno dei quali ha gia' ottenuto il trasferimento; la pretura ha cinque magistrati, uno dei quali ha gia' ottenuto il trasferimento; la procura della Repubblica presso la pretura e' attualmente priva del dirigente e si regge sul lavoro di un solo magistrato. Ancora piu' ridotto e' il personale di cancelleria; la "fuga" da Gela dipende, oltre che dalla particolare condizione ambientale, dalla impossibilita' di svolgere in condizioni prossime alla normalita' funzioni che l'entusiasmo legato al primo incarico stimolerebbe. L'uditore giudiziario che arriva a Gela patisce non soltanto il disagio della zona, il clima di tensione e di sospetto, la completa assenza di aiuti e di strutture da parte di quelle istituzioni che pure lo hanno inviato "sul fronte", ma pure la disorganizzazione e le disfunzioni interne agli uffici nei quali vive e opera -: se non ritenga improcastinabile, nell'ambito delle visite che il Ministro sta svolgendo in vari distretti, dedicare un sopralluogo agli uffici giudiziari di Gela, alla presenza dell'intero personale in servizio; se nell'ipotesi in cui il tribunale di Gela, e con esso la relativa procura della Repubblica, la pretura circondariale, e la procura della Repubblica presso quest'ultima, siano destinati a restare operativi nel programma di revisione delle circoscrizioni giudiziarie, non intenda adottare tutte le iniziative di propria competenza per un serio adeguamento dell'organico dei magistrati e del personale di cancelleria, e per l'immediata copertura dei posti attualmente non coperti nell'organico esistente; se la precarieta' della situazione dei magistrati provenienti da altre sedi non imponga una particolare vicinanza delle istituzioni, che si traduca, per esempio, nella predisposizione di alloggi, nella tutela personale e delle abitazioni, nella previsione di un punteggio aggiuntivo sia per incentivare la permanenza oltre i due anni di chi ha avuto Gela quale prima destinazione, sia per stimolare la richiesta di trasferimento a Gela per chi gia' svolga le funzioni in altra sede giudiziaria; se l'attuale situazione di paralisi degli uffici giudiziari di Gela non debba ascriversi, unitamente alla carenza del personale e delle strutture, anche ai dirigenti degli uffici, e pertanto non si renda necessaria una ispezione al fine di evidenziare eventuali responsabilita'. (5-00171)





 
Cronologia
domenica 30 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Al G7 di Lione il Presidente del Consiglio Prodi si impegna a ridurre fortemente il deficit pubblico italiano.

mercoledì 31 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera, con 319 voti a favore e 284 contrari, approva l'articolo unico del disegno di legge di conversione A.C. 1857 del decreto-legge 20 giugno 1996, n. 323, recante disposizioni urgenti per il risanamento della finanza pubblica (provvedimento collegato alla manovra di finanza pubblica), su cui il Governo ha posto la questione di fiducia.