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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01810 presentata da VIALE EUGENIO (FORZA ITALIA) in data 19960710

Al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: la riorganizzazione delle circoscrizioni giudiziarie e' questione di grande importanza per il miglioramento dell'efficienza del sistema giudiziario, insieme alla realizzazione di alcune fondamentali riforme ordinamentali e ad interventi sull'organizzazione degli uffici; il gruppo ministeriale di studio per la revisione delle circoscrizioni giudiziarie ha elaborato una proposta di riarticolazione dei circondari perseguendo l'obiettivo: a) di attuare la riduzione mediante graduali accorporamenti; b) di realizzare la tendenziale coincidenza tra circondario e ambito provinciale, cosi' che, degli attuali 103 circondari sub-provinciali, 83 potrebbero essere accorpati in un arco di tempo ragionavolmente breve, da definire in via legislativa; c) di definire i criteri e i vincoli posti alla base dell'aggregazione per fasi successive fino a completare la procedura di accorporamento, individuando i 47 circondari di aggregare a 33 circondari preferibilmente (ma non necessariamente) capoluogo di provincia, in modo da far coincidere, in 94 casi su 103, i tribunali con le province; d) di prevedere tre fasi temporali di realizzazione del processo, ipotizzando per il tribunale di Casale Monferrato (AL) l'inserimento nella fase due per l'accorpamento al tribunale di Alessandria - capoluogo di provincia; l'ipotesi di soppressione del tribunale di Casale Monferrato sta suscitando vivissime preoccupazioni a livello locale; l'eventuale soppressione viene letta come un pericolo per tutto il circondario casalese, poiche' potrebbe preludere ad un inevitabile sfascio del servizio giustizia, posto che il tribunale di Alessandria, gia' fin d'ora insufficiente per le condizioni tecnico-logistiche in cui si trova (prima fra tutte la concreta insussistenza di siti idonei per accogliere gli uffici) sarebbe inevitabilmente sommerso di cause e procedimenti giudiziari provenienti da ben tre circondari soppressi (Acqui Terme, Casale Monferrato, Tortona). Senza contare che, con la soppressione del tribunale, si teme altresi' la soppressione di tutti gli uffici e le istituzioni al tribunale connessi, quali ad esempio l'ufficio del registro, la conservatoria dei registri immobiliari, gli ordini professionali e l'archivio notarile (quest'ultimo non esiste ad Acqui e Tortona); Casale Monferrato si troverebbe, in tal modo, ulteriormente e drasticamente sospinta ad un depauperamento e declassamento, che la trasformerebbe, a dispetto della sua fiorente posizione economica, industriale, culturale, sociale e politica, in un grosso sobborgo, forzatamente gravitante nell'orbitra del capoluogo di provincia che e' distante per spazio, mentalita', tradizioni e programmi; auspicabile sarebbe, invece, in via principale, per un piu' rapido ed efficiente servizio della giustizia in provincia di Alessandria, l'ipotesi di una minor rigidita' nell'acorpare ai circondari provinciali gli altri circondari esistenti, prevenendo prioritariamente ad una revisione dei confini territoriali. Sarebbe opportuno ad esempio che al territorio del circondario di Casale Monferrato fosse aggregato il territorio di Valenza, avente con Casale omogeneita' nella domanda di giustizia, unicita' funzionale gia' per taluni servizi (Ussl, acquedotto) e per rapporti economici; a tale proposito si evidenzia, in via subordinata, come sarebbe di gran lunga piu' opportuno e razionale che la deprecabile futura aggregazione del circondario di Casale venisse comunque collocata nella fase temporale di attuazione numero tre in considerazione del maggior rilievo, sotto tutti gli aspetti positivi, delle caratteristiche funzionali e operative del Casalese, in confronto alla realta' nel campo specifico giudiziario, tenendo nella dovuta evidenza e considerazione la presenza in Casale della corte d'assise di primo grado, ufficio giudiziario che, fra i tribunali non provinciali piemontesi, e' istituito ed in funzione solo a Casale ed Ivrea, mentre financo le circoscrizioni dei tribunali provinciali di Biella, Verbania e Vercelli ne sono prive -: se non ritenga opportuno assicurare gli enti locali, gli operatori e le popolazioni interessate sul fatto che le ipotesi di cui sopra saranno sottoposte, a cura del ministero, ad una doverosa ed oggettiva verifica di "impatto ambientale", ai fini di accertare la presenza di elementi di stato e delle condizioni tecnico-logistiche che possono consentire o meno di dare luogo alle diverse azioni. (4-01810)

In riferimento all'interrogazione in oggetto si comunica quanto segue. Va anzitutto chiarito che sia l'eventuale soppressione sia l'eventuale istituzione di uffici giudiziari puo' avvenire soltanto nel quadro di una generale revisione delle circoscrizioni giudiziarie e quindi in un'ottica di sistematicita' ed organicita' che eviti prese di posizione estemporanee e non sufficientemente ponderate. Tanto piu' che l'intera problematica va vista in relazione anche a due importanti, innovative circostanze: la prima rappresentata dal disegno di legge delega per l'istituzione del giudice unico; la seconda dalle sentenze della Corte Costituzionale sulla incompatibilita'. Con l'importante riforma sul giudice unico si vuole conseguire l'unificazione funzionale degli uffici (procura circondariale e procura della Repubblica, pretura e tribunale) senza toccare il loro insediamento territoriale e strutturale e quindi senza determinare alcun apprezzabile mutamento dell'attuale geografia giudiziaria. L'attuazione del disegno consentira' di garantire ben piu' ampia flessibilita' all'organizzazione giudiziaria e soprattutto di ottenere l'accorpamento e quindi una migliore utilizzazione del personale, ivi compreso quello di magistratura. L'eventuale revisione delle circoscrizioni giudiziarie dovra' essere legata alla previa valutazione dei risultati che si accertera' essere stati raggiunti mediante la preminente riforma di cui si parla e ancora in corso di realizzazione normativa. Sotto il secondo aspetto richiamato, deve aggiungersi che il tema degli organici del personale di magistratura e soprattutto della loro ripartizione ha assunto particolare attualita' alla luce delle note pronunzie della Corte costituzionale in tema di incompatibilita'. E' evidente, infatti, che le proposte di intervento sinora formulate (rapporto del Censis; studio del Consiglio superiore della magistratura; gruppo di studio nominato dal Ministro di Grazia e Giustizia per la revisione delle circoscrizioni giudiziarie) e che concordano nel ritenere che, per giungere ad uffici che assicurino la migliore resa di giustizia, occorre puntare su dimensioni medie (uffici giudicanti con non meno di 20-25 giudici, ma anche 15 per situazioni particolari; uffici requirenti con non meno di 6-10 magistrati) dovranno tutte essere approfondite tenendo conto dei princi'pi affermati dalla Corte e concretamente connesse alle varie situazioni processuali prospettabili. Puo' allora dirsi che i dati quantitativi non potranno rappresentare l'unico dato da valutare. Dovra' essere presa in esame anche una serie di altri elementi quali: i flussi di lavoro, valutati al fine di determinare un modello standard di produttivita' unitaria nel rapporto tra domanda di giustizia e numero complessivo dei magistrati disponibili e "non incompatibili"; l'estensione del territorio; le particolari esigenze del bacino di utenza del servizio giudiziario e la necessita' dell'azione di contrasto a grandi fenomeni di patologia sociale; l'ubicazione degli uffici in relazione alla loro distribuzione sul territorio; i collegamenti, l'orografia e gli insediamenti produttivi; l'esistenza di moderni ed attrezzati locali destinati al servizio giudiziario e di strutture carcerarie di rilevante consistenza. Nulla potra' essere fatto senza aver prima adeguatamente ponderato tutti i contributi informativi e valutativi che i soggetti istituzionali (in particolare gli enti locali, i consigli regionali, e le province autonome) nonche' le altre figure operanti nell'ambito giudiziario ed i singoli cittadini vorranno fornire. Ed e' naturale che in tale complessivo ambito saranno in futuro considerate anche tutte le esigenze segnalate in riferimento al tribunale di Casale Monferrato. Il Ministro di grazia e giustizia: Flick.



 
Cronologia
domenica 30 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Al G7 di Lione il Presidente del Consiglio Prodi si impegna a ridurre fortemente il deficit pubblico italiano.

mercoledì 31 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera, con 319 voti a favore e 284 contrari, approva l'articolo unico del disegno di legge di conversione A.C. 1857 del decreto-legge 20 giugno 1996, n. 323, recante disposizioni urgenti per il risanamento della finanza pubblica (provvedimento collegato alla manovra di finanza pubblica), su cui il Governo ha posto la questione di fiducia.