Portale storico della Camera dei deputati

La VII Commissione, esprimendo la sua preoccupazione per il tono di festa e di celebrazione che si sta creando intorno alla possibilita' di cancellare le norme costituzionali che vietano il ritorno e la residenza in Italia dei discendenti maschi di Casa Savoia; affermando in modo risoluto che tale eventuale iniziativa da parte del Parlamento e del Governo italiano non puo' essere considerata in alcun modo dimenticanza del ruolo disastroso avuto dalla Casa regnante italiana negli anni tragici della guerra e della occupazione nazista; esprimendo in particolare ferma opposizione alla tumulazione al Pantheon dei resti di Vittorio Emanuele III che, nel corso del suo regno, ha violato lo Statuto allora vigente, ha permesso l'abrogazione dei diritti civili e politici dei cittadini, ha abbandonato il suo ufficio, la sua responsabilita', i suoi cittadini, il suo esercito per l'unica ragione di mettersi in salvo. E, soprattutto, ha apposto la propria firma ai cosiddetti "decreti sulla razza" che hanno permesso la persecuzione e, in molti casi, la deportazione e la morte dei cittadini italiani di origine ebrea impegna il Governo: a non permettere alcun gesto o evento, sia pure simbolico, di celebrazione, riconoscimento o anche solo dimenticanza delle tragedie di cui Vittorio Emanuele III e' stato responsabile, se e quando i resti dell'ex sovrano verranno riportati in Italia; a non permettere, per queste ragioni, l'accoglimento nel Pantheon - luogo di celebrazione e di onore della storia italiana - dei resti dell'ex sovrano Vittorio Emanuele III. (7-00033)