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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01960 presentata da BASTIANONI STEFANO (CCD-CDU) in data 19960715

Al Ministro delle poste e delle telecomunicazioni. - Per sapere - premesso che: la regione Marche e' tra le regioni italiane quella piu' fortemente investita dal processo di ristrutturazione aziendale avviato dalla Telecom Italia spa; la chiusura del centro direzionale e la sua annessione con quello di Bologna sta gia' provocando forti ritardi negli investimenti e nello sviluppo delle nuove tecnologie; le imprese industriali, artigianali e commerciali subiranno un processo di arretramento rispetto alle imprese localizzate nella contigua regione Emilia-Romagna; il ritardo nella introduzione delle nuove tecnologie di telecomunicazione per le imprese provoca fin d'ora la mancata diminuzione dei costi, con perdita di competitivita' rispetto ad altre regioni, con pesanti, negativi riflessi sull'occupazione in conseguenza del ridimensionamento e della chiusura delle imprese artigiane che operano nell'indotto delle telecomunicazioni; il trasferimento a Bologna del centro direzionale di Ancona a seguito dell'avvio del piano di mobilita' sta provocando enormi problemi a livello familiare, con la scomposizione dei nuclei e relativi problemi per i figli e le persone anziane -: quali siano le valutazioni del Governo in ordine al piano della Telecom Italia spa, il cui disegno strategico generale rimane del tutto vago ed estraneo rispetto alla realta' territoriale e che rischia di determinare un grave impoverimento tecnologico nella regione Marche, con ripercussioni sulla crescita dell'economia marchigiana ed il consolidamento del suo peculiare modello economico. (4-01960)

Al riguardo si ritiene opportuno precisare che i problemi relativi all'organizzazione aziendale della concessionaria Telecom rientrano nella esclusiva competenza degli organi di gestione della predetta societa'. Non si e' mancato tuttavia di interessare la predetta concessionaria la quale ha significato che, a seguito della fusione per incorporazione in SIP delle concessionarie Italcable, Iritel, Telespazio e Sirm avvenuta il 18 agosto 1995 con la creazione della societa' Telecom Italia, e' stato necessario avviare un processo di razionalizzazione delle attivita' e delle strutture dipendenti dalle aziende confluite nella Telecom, al fine di evitare duplicazioni e rendere piu' efficace il processo produttivo. La ristrutturazione territoriale recentemente attuata ha previsto la riorganizzazione delle varie direzioni generali attraverso la creazione di alcuni uffici, l'accorpamento di altri gia' esistenti, la diversificazione dei compiti espletati, allo scopo di raggiungere il doppio obiettivo della massima soddisfazione delle esigenze dell'utenza e del contenimento dei costi. Il nuovo modello organizzativo, ha precisato la concessionaria, prevede ancora oggi una capillare presenza di uffici su tutto il territorio nazionale ed e' stato discusso ed avviato in pieno accordo e nel rispetto delle intese raggiunte, il 1^ agosto 1995 ed il 5 dicembre 1996 con le organizzazioni sindacali, alle quali e' stato ampiamente e tempestivamente illustrato, anche relativamente ai risvolti ed ai riflessi che esso avrebbe comportato in termini di occupazione e mobilita' del personale. Tale accordo individua soluzioni innovative e flessibili idonee a conseguire il maggior numero possibile di reimpieghi produttivi, facendo limitato ricorso a provvedimenti di riduzione del personale senza attuare procedure straordinarie e traumatiche. D'altra parte, la marcata evoluzione tecnologica in atto ha determinato un tendenziale decremento delle attivita' operative da svolgere sui territori decentrati ed una progressiva accentuazione delle attivita' di governo e controllo a distanza degli impianti e della rete di telecomunicazioni. Per quanto concerne in particolare la regione Marche la concessionaria ha precisato che il processo di razionalizzazione aziendale ha riguardato soltanto alcune strutture per cui e' stato possibile limitare il ricorso ai provvedimenti di mobilita' del personale che, peraltro, sono stati prevalentemente disposti in ambito regionale. Nella citata regione permangono, infatti, le strutture della Divisione clienti privati, dell'Area personale e organizzazione, dell'Area relazioni esterne e dell'Area affari legali; continuano inoltre ad operare i presidi territoriali della Divisione rete (per le funzioni di esercizio e sviluppo impianti), della Divisione servizi interni e dell'Area amministrazione. La Telecom ha sottolineato, infine, che gli investimenti nella regione non sono stati ridotti; essi riguardano sia le attivita' di tipo tradizionale che le nuove tecnologie (progetto a larga banda, cablatura del territorio) e, pertanto, il temuto processo di arretramento delle aziende locali non appare giustificato. Il Ministro delle comunicazioni: Antonio Maccanico.



 
Cronologia
domenica 30 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Al G7 di Lione il Presidente del Consiglio Prodi si impegna a ridurre fortemente il deficit pubblico italiano.

mercoledì 31 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera, con 319 voti a favore e 284 contrari, approva l'articolo unico del disegno di legge di conversione A.C. 1857 del decreto-legge 20 giugno 1996, n. 323, recante disposizioni urgenti per il risanamento della finanza pubblica (provvedimento collegato alla manovra di finanza pubblica), su cui il Governo ha posto la questione di fiducia.