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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02038 presentata da SGARBI VITTORIO (MISTO) in data 19960716

Al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che all'interrogante risultano i seguenti fatti: in riferimento all'inchiesta della procura della Repubblica di Biella, su "Sesso e modelle", con l'incriminazione di Gigi Sabani, Valerio Merola e Gianni Boncompagni, l'interrogante ritiene di avere ravvisato gravi violazioni della legge da parte del pubblico ministero Alessandro Chionna, dopo aver raccolto le proteste di due testimoni sottoposte a minacce e a intimidazioni per produrre deposizioni utili all'inchiesta e in contraddizione con il pensiero dei testi e con la verita'; appare grave la minaccia al teste Raffaella Zardo di essere chiamata in qualita' di indagata per favoreggiamento, ove non fosse disposta ad ammettere cose inammissibili; appare gravissimo il riferimento al coinvolgimento di altri personaggi, menzionati alla teste, in violazione del segreto istruttorio (ne e' prova l'allarme di Luciano De Crescenzo, denunciato in numerose interviste sui giornali); appare sconvolgente e fuori di ogni regola che il teste venga invitato a presentarsi in una caserma dei carabinieri, interrogato e pressato con insistenza, con domande sui propri comportamenti intimi, senza che di cio' rimanga alcuna traccia nei verbali (il quarto interrogatorio della signorina Zardo e' avvenuto alle ore undici di venerdi' 12 luglio, presso la caserma dei carabinieri di via Inselci a Roma, senza che le domande del pm e le risposte della teste fossero messe a verbale); risulta inoltre, a conferma di questo metodo, la testimonianza di Miriana Trevisan, per quanto concerne i suoi rapporti con Gianni Boncompagni, interrogata e sbeffeggiata con domande del genere:"L'hanno mai aiutata a fare il bagnetto?" (domande palesemente indiscrete, morbose, senza alcuna relazione, se non grottesca, con il capo di imputazione); risulta ancora la testimonianza di altre due ragazze (una non ascoltata perche' non disponibile a fare dichiarazioni contro Valerio Merola, e l'altra, Gabriella Crea, come Raffaella Zardo, interrogata in modo brutale con minacce, grida, pressioni psicologiche fino a farla piangere, come la medesima ha rivelato a "Studio Aperto", nell'edizione delle 12,30 di domenica 14 luglio) -: se il Ministro di grazia e giustizia, verificati i fatti, non intenda promuovere un procedimento disciplinare, eventualmente informando la magistratura ordinaria, nei confronti del pubblico ministero Alessandro Chionna e del procuratore capo, Enrico Gumina, che, davanti a questa esposizione dei fatti, ha minacciosamente richiamato ai testimoni intimiditi e allo scrivente che "esiste il delitto di calunnia nel codice penale". (4-02038)

In riferimento all'interrogazione in oggetto, sulla base delle informazioni acquisite presso l'Autorita' giudiziaria, si comunica quanto segue. L'indagine della Procura della Repubblica di Biella a carico di alcuni personaggi televisivi riguarda i reati di induzione alla prostituzione, atti di libidine e violenza carnale in danno di giovanissime aspiranti modelle e vallette. Nell'ambito delle investigazioni sono state sentite molte giovani ragazze che hanno riferito di essere state vittime di abusi sessuali e di essere state comunque indotte ad avere rapporti sessuali in cambio di ingaggi e contratti. In particolare, secondo quanto riferito dall'Ufficio procedente, Raffaella Zardo e' stata sentita in qualita' di persona informata sui fatti nelle seguenti circostanze: 21 maggio 1996 alle ore 11 in Biella - Palazzo di Giustizia davanti al Dr. Alessandro Chionna, in presenza di due sottufficiali della locale sezione di polizia giudiziaria dei Carabinieri; 31 maggio 1996 alle ore 14,25 in Biella - Palazzo di Giustizia, davanti al Dr. Alessandro Chionna, sempre in presenza di due sottufficiali; 21 giugno 1996 alle ore 15,45 in Roma presso il Reparto Operativo dei Carabinieri di Via in Selci davanti al Dr. Alessandro Chionna e ad un sottufficiale dei Carabinieri. La Zardo e' stata inoltre convocata nel detto Comando dei Carabinieri in Roma nella mattinata del 12.7.1996 (ore 11 circa) per incontrare il M.llo Nicola Santimone in un colloquio investigativo della durata di circa 10 minuti a cui il sostituto procuratore Dr. Chionna non e' intervenuto: per tale motivo non vi e' stata alcuna forma di verbalizzazione. La Zardo, nel corso delle sue audizioni, ad avviso del pubblico ministero, ha tenuto un comportamento processuale reticente, avendo ritrattato quanto dichiarato nelle sue prime audizioni, a seguito dell'arresto di alcuni imputati. Per tale motivo la stessa nelle successive audizioni e' stata avvertita dell'eventualita' che tale condotta processuale potesse configurare il reato di favoreggiamento. Quanto a presunte domande di carattere intimo rivolte alla medesima Zardo, la Procura della Repubblica interessata ha rappresentato che, vertendo l'indagine su reati a sfondo sessuale, si e' reso necessario porre domande anche su fatti intimi. In ordine alla omessa verbalizzazione del colloquio investigativo del 12 luglio la Zardo ha presentato denuncia trasmessa alla Procura della Repubblica di Milano che ha avanzato richiesta di archiviazione. Il 21 ottobre scorso il Giudice per le indagini preliminari ha emesso decreto di archiviazione. Quanto alla teste Miriana Trevisan, le domande rivoltele in ordine a possibili abusi sessuali subiti non hanno implicato alcun atteggiamento irriguardoso. L'Ufficio procedente ha infine escluso che nel corso delle indagini siano stati usati metodi brutali o vi siano state minacce, essendo stati rivolti solo gli avvertimenti prescritti dal codice di procedura penale. Il Ministro di grazia e giustizia: Flick.



 
Cronologia
domenica 30 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Al G7 di Lione il Presidente del Consiglio Prodi si impegna a ridurre fortemente il deficit pubblico italiano.

mercoledì 31 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera, con 319 voti a favore e 284 contrari, approva l'articolo unico del disegno di legge di conversione A.C. 1857 del decreto-legge 20 giugno 1996, n. 323, recante disposizioni urgenti per il risanamento della finanza pubblica (provvedimento collegato alla manovra di finanza pubblica), su cui il Governo ha posto la questione di fiducia.