Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02108 presentata da VALPIANA TIZIANA (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) in data 19960717
Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: fino al 1995 tutte le forze politiche e sociali hanno tenuto le proprie annuali feste popolari nella citta' di Verona usufruendo di spazi pubblici messi a disposizione dall'amministrazione comunale; Rifondazione comunista, da svariati anni e con amministrazioni comunali di ogni colore politico, ha sempre tenuto la propria festa all'inizio di settembre nei giardini di piazza Indipendenza, meglio conosciuti come giardini di piazza delle Poste; per 15 anni, il degrado di questi giardini pubblici siti nel cuore della citta' si arrestava, proprio nel corso della tradizionale festa settembrina dei comunisti; solo in quei giorni, infatti, era possibile per migliaia di cittadini, veronesi e non, fermarsi e passeggiare in quei giardini, gustandone la secolare bellezza; per il resto dell'anno, il disinteresse dell'amministrazione trasformava i giardini pubblici in un regno di sporcizia e nel vespasiano preferito dai padroni di cani della zona circostante; per 15 anni, quei giardini si sono trasformati in piano bar, in tranquillo luogo di incontro, in vivace momento di confronto politico, in cinema all'aperto, in ricerca culturale, oltre che in luogo di ristoro per un piatto caldo ed un bicchiere di vino; solo quest'anno, la giunta comunale di Verona ha negato, dopo il parere negativo della circoscrizione del centro storico, l'uso di tale piazza, a causa del disturbo che la musica arrecherebbe ai cittadini residenti nella zona (anche se abitualmente ogni tipo di musica cessa alle ore 23,00 e mai sono state elevate contravvenzioni agli organizzatori); la federazione veronese di Rifondazione comunista ha chiesto allora di poter usufruire di uno spazio interno all'"Arsenale", ex-caserma asburgica situata nel centro cittadino, utilizzato nel corso dell'attuale stagione estiva dallo stesso comune di Verona per analoghi momenti di incontro e di festa dei cittadini; a tale richiesta la giunta comunale, ancora una volta, ha risposto negativamente con la seguente motivazione: "trattasi di manifestazione che non si rivolge alla generalita' dei cittadini"; la giunta comunale si e' espressa a maggioranza, capitanata dalla signora sindaco Michela Sironi; la stessa sindaco che, nel corso della seduta del consiglio comunale di Verona di giovedi' 11 luglio 1996, ha risposto alle critiche rivoltele dal capogruppo di Rifondazione comunista invitandolo a lasciare l'Aula e a tornarsene a casa; a parere dell'interrogante dietro al rifiuto assolutamente immotivato della giunta comunale nei confronti della richiesta di Rifondazione comunista si nasconde una posizione preconcetta e poca dimestichezza con l'esercizio della democrazia manifestate dal primo cittadino di Verona -: se consideri lecito da parte di un'amministrazione repubblicana motivare il rifiuto alla concessione di uno spazio con l'argomentazione che una iniziativa di partito non si rivolge alla generalita' dei cittadini; se sia tollerabile che una giunta comunale ignori il dettato costituzionale e il ruolo veicolatore di partecipazione alla vita pubblica che la Costituzione assegna ai partiti; se sia accettabile che la giunta comunale di Verona ignori che la nostra democrazia intende, in primo luogo, garantire e difendere spazi e attivita' delle forze di minoranza e opposizione; se sia nei poteri del sindaco e della giunta comunale di Verona decidere sulla base di tale motivazione che la Federazione Veronese del Partito della Rifondazione comunista non possa utilizzare lo spazio attualmente utilizzato dall'Assessorato alla cultura del comune di Verona per feste popolari che hanno le medesime caratteristiche di quella di Rifondazione comunista. (4-02108)