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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02178 presentata da BARRAL MARIO LUCIO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19960718

Ai Ministri dei trasporti e della navigazione e del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che: l'aeroporto di Cuneo-Levaldigi si trova in estreme difficolta' finanziarie, che condizionano sia la gestione ordinaria che la programmazione dell'attivita' dell'aeroporto stesso; tale situazione di difficolta' finanziaria e' da addebitare al mancato incasso dei crediti di Civilavia, nonche' alla ridotta disponibilita' degli enti locali soci a sostenere ulteriormente la societa' -: se il Ministro non ritenga estremamente urgente intraprendere tutte le azioni necessarie al fine di ottenere in tempi brevi la liquidazione del credito fatturato a Civilavia ed il riconoscimento degli interessi per il ritardato pagamento; se il Ministro non reputi di intervenire tempestivamente al fine di evitare la messa in liquidazione della societa', liquidazione questa che vorrebbe dire, per la provincia di Cuneo, perdere l'unica infrastruttura completa nel campo dei trasporti realizzata nel dopoguerra e, sotto il profilo lavorativo, significherebbe la perdita di oltre cento posti di lavoro altamente qualificati e solo in misura minima riconvertibili. (4-02178)

La Societa' Aeroporto di Cuneo ha in concessione provvisoria alcuni beni demaniali ai fini dell'espletamento dei principali servizi aeroportuali. Il provvedimento che disciplina tale concessione e' stato emanato il 7 luglio 1980 in adesione alla formale richiesta della Societa' presentata nel marzo dello stesso anno. La concessione, inizialmente di durata annuale, e' stata prorogata con provvedimento datato 2 novembre 1981 fino all'entrata in vigore della convenzione ventennale, che attualmente e' all'esame del Consiglio di Stato per il prescritto parere. Non appena pervenuto il parere, si provvedera' alla stipula definitiva della Convenzione che unitamente al decreto approvativo, sara' trasmessa agli Organi di controllo per la registrazione. Per cio' che concerne il rimborso di oneri per prestazioni effettuate dalla Societa' Aeroporti di Cuneo si fa presente quanto segue. Nel corso del 1995 la Societa' ha chiesto il pagamento di fatture - relativamente al periodo 1985-1994 - per un importo di circa 3 miliardi per interventi manutentivi effettuati su beni demaniali che non formano oggetto di concessione, per i quali la Societa' ritiene non sia prevista la gratuita'. L'Amministrazione ritiene invece che il provvedimento di concessione disciplina le prestazioni in argomento in quanto prevede l'impegno da parte della stessa Societa' di provvedere alla vigilanza dell'intero sedime aeroportuale ed alla manutenzione della pista, del raccordo e del piazzale di sosta degli aeromobili, impegno assunto dalla Societa' fin dalla presentazione dell'istanza con la quale richiedeva in via anticipata la concessione. Della questione e' stata interessata l'Avvocatura dello Stato per un parere sull'interpretazione delle clausole contenute nell'atto di concessione. Tale parere non e' ancora pervenuto. In merito alla disparita' di trattamento rispetto ad altre Societa' di gestione aeroportuale, occorre sottolineare che ogni rapporto di concessione tra lo Stato e gli Enti di gestione viene definito con singolo provvedimento che tiene conto della specifica realta' aeroportuale. Lo svilupo dello scalo cuneese, sotto l'aspetto del traffico commerciale, risente della relativa vicinanza degli aeroporti di Nizza, Genova e Torino che, in termini di mercato aereo, hanno maggiore capacita' attrattiva. Inoltre lo scalo in questione non ha potuto giovarsi del contributo ex lege n. 351/1995 (articolo 1, commi 5 e 5 bis) in quanto l'erogazione di tale contributo e' subordinata alle seguenti condizioni: a) l'individuazione, nell'ambito del piano di investimenti di cui all'articolo 1, comma 2, della citata legge, degli aeroporti di rilevante interesse sociale e turistico con traffico annuo inferiore a 600.000 passeggeri; b) la presentazione, da parte dell'ente di gestione, di un programma per il conseguimento dell'equilibrio economico della gestione entro il quinto anno successivo all'erogazione del contributo; c) la disponibilita' dei fondi costituiti dai proventi versati dalle Societa' di gestione, previste dall'articolo 10, comma 13, della legge n. 537/1993, a titolo di canone per la gestione aeroportuale da affidare ai sensi dell'articolo 1, comma 1 quater, della legge n. 315/1995. Tali condizioni non si sono ancora verificate; il decreto interministeriale Trasporti-Tesoro per la costituzione delle societa' ex articolo 10, comma 13, della legge n. 537/1993, che consentira' la concessione degli aeroporti di cui all'articolo 1, comma 1 quater della legge n. 351/1995, la riscossione dei canoni e l'erogazione dei contributi ex articolo 1, comma 5, della citata legge n. 351, e' in corso di definizione mentre il decreto interministeriale per la determinazione dei canoni, e' allo studio di un apposito gruppo di lavoro costituito da funzionari dei Ministeri dei Trasporti e della Navigazione e delle Finanze. Per quanto riguarda gli aspetti occupazionali si fa presente che l'Ufficio provinciale del lavoro di Cuneo ha comunicato che presso la Societa' Aeroporto di Cuneo risultano 18 lavoratori dipendenti. Un possibile sviluppo commerciale dell'aeroporto di Cuneo non puo' che essere prefigurato nell'ambito di una ridefinizione complessiva dell'offerta di voli sul nord Italia, che avverra' comunque a seguito dell'apertura di Malpensa 2000. Il Ministro dei trasporti e della navigazione: Burlando.



 
Cronologia
domenica 30 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Al G7 di Lione il Presidente del Consiglio Prodi si impegna a ridurre fortemente il deficit pubblico italiano.

mercoledì 31 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera, con 319 voti a favore e 284 contrari, approva l'articolo unico del disegno di legge di conversione A.C. 1857 del decreto-legge 20 giugno 1996, n. 323, recante disposizioni urgenti per il risanamento della finanza pubblica (provvedimento collegato alla manovra di finanza pubblica), su cui il Governo ha posto la questione di fiducia.