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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02136 presentata da ROSSI EDO (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) in data 19960718

Al Ministro dei trasporti e della navigazione. - Per sapere - premesso che: l'aeroporto "L. Vaschi", sito in zona Migliaretto, alle porte della citta' di Mantova, all'inizio secolo era piazza d'armi dell'esercito italiano per il presidio di Mantova; con legge dello Stato del 1927 venne riconosciuto come aeroporto per attivita' militari; dopo la seconda guerra mondiale subentro' nella gestione un aero-club; il primo affidamento venne fatto all'aero-club "G. Barucchi" e, successivamente, all'aero-club "Fratelli Barbieri". Detta gestione si protrasse fino al 1972, anno di scioglimento del sodalizio; il 30 dicembre 1970 venne costituito il "Consorzio Luigi Vaschi" da parte del comune di Mantova, dell'amministrazione provinciale di Mantova, della camera di commercio di Mantova e dell'azienda di promozione turistica di Mantova, con lo scopo di riutilizzare l'aeroporto; nel 1972 la circoscrizione aeroportuale di Linate emise un NOTAM con la sospensione dell'attivita' aeroportuale, in quanto constato' che il servizio antincendio non era adeguato; nel 1983 vi fu il trasferimento delle funzioni dei trasporti - Direzione generale dell'aviazione civile; il 10 ottobre 1988 la direzione circoscrizionale di Milano Linate del Ministero dei trasporti consegno' al consorzio "L. Vaschi" il sedime aeroportuale, perche' intervenisse al riguardo per il relativo ripristino; negli anni successivi alla seconda guerra mondiale, nelle immediate vicinanze del sedime aeroportuale sono sorti insediamenti abitativi, densamente popolati ed insediamenti produttivi ed industriali tra cui una raffineria, un deposito carburanti, piu' depositi di stoccaggio ed imbottigliamento di GPL in autobotti e bombole, uno stabilimento petrolchimico ed altre industrie anche d'importanza nazionale (Belleli, Fiamm-Filter, eccetera); sul lato ovest del sedime aeroportuale corre la strada statale della Cisa che funge, oltre che via d'accesso alla citta', anche da tangenziale per l'intera area industriale e per accedere all'Autobrennero; detta strada statale e' percorsa giornalmente da migliaia di autovetture ed automezzi con carichi anche pericolosi; in anni recenti, nelle immediate vicinanze del sedime sono sorte varie attrezzature fisse per attivita' sportive e scolastiche (campi da calcio, baseball, motocross, campo scuola, eccetera); nel 1992 l'amministrazione comunale ha receduto dal consorzio "L. Vaschi" richiedendo, fin dal 14 luglio 1993, la sdemanializzazione dell'ex sedime aeroportuale ed ha approvato in consiglio comunale con il parere favorevole di tutte le cinque circoscrizioni cittadine, una variante al piano regolatore generale per il cambio di destinazione d'uso dell'area (verde pubblico attrezzato a servizi); detta variante (n. 170 del 27 ottobre 1994) e' all'esame della regione Lombardia per la relativa approvazione. Stanno, nel frattempo, operando le norme di salvaguardia urbanistica; pure la camera di commercio e l'azienda di promozione turistica di Mantova hanno receduto dal consorzio "L. Vaschi"; la nuova amministrazione provinciale dopo il suo insediamento, ha trasformato il consorzio in una societa' a responsabilita' limitata denominata "Tazio Nuvolari" restandone unico socio; il 16 settembre 1993 personale del Ministero dei trasporti - direzione generale dell'aviazione civile, ha eseguito un sopralluogo aereo sull'area e sulla citta' di Mantova e ha rilevato che evidenziando "... la notevole vicinanza alla citta' di Mantova e alla raffineria sita nel lato nord/est, constatata la presenza di lunghi insediamenti abitativi del lato sud/est; preso atto dell'esiguita' del sedime, anche nel senso della sua massima lunghezza di sfruttamento: se ne sconsiglia l'uso per aviogetti ad ala fissa..."; l'allora consorzio "L. Vaschi" inoltrava al servizio aeroporti direzione generale dell'aviazione civile presso il Ministero dei trasporti, un progetto per la realizzazione di opere di recinzione e bonifica del sedime; la regione Lombardia in data 29 aprile 1994, con specifica nota, comunicava alla direzione generale dell'aviazione civile - servizio aeroporti "... che il vigente piano regionale di trasporti della Lombardia non ritiene prioritario affrontare la problematica relativa alle infrastrutture aeroportuali "... minori", ... considerata pero' la presenza all'interno del sedime di una elisuperficie ... e visto lo stato generale di "degrado" in cui giace l'infrastruttura aeroportuale di Mantova, valutato il corposo impegno finanziario necessario alla ristrutturazione dell'impianto nel suo complesso, questa regione ritiene non possano sussistere pregiudiziali ostative alla richiesta di sdemanializzazione dell'area a condizione che sia mantenuto e salvaguardato il funzionamento dell'elisuperficie... anche in relazione ad esigenze di protezione civile e di elisoccorso fino a quando possa essere individuata e realizzata un un'area alternativa idonea allo scopo..."; la direzione generale dell'aviazione civile comunicava che nei giorni 19/20 aprile 1994 aveva effettuato... "una ispezione al sedime e alle strutture aeroportuali, finalizzata a stabilire gli eventuali adempimenti tecnici necessari per la riattivazione, ove possibile, dello scalo..."; la medesima direzione, con nota conclusiva del 13 giugno 1994 indirizzata al consorzio "L. Vaschi", faceva presente, tra l'altro, che..." lo scalo in oggetto non ha interesse nazionale, ma potrebbe averne a livello locale in quanto e' una infrastruttura aeroportuale minore"; che "... la scrivente amministrazione non ha alcuna previsione di bilancio per sostenere gli interventi necessari per la riapertura dello scalo e la futura gestione dello stesso; ... ritiene che siano praticabili le seguenti soluzioni alternative ...: a) trasformazione di una porzione dell'attuale sedime in elisuperficie o eliporto e sdemanializzazione dell'area rimanente; b) esecuzione di tutte le opere necessarie alla riapertura dello scalo in oggetto a condizione che codesto consorzio si impegni ad affrontare esclusivamente - a proprie spese - l'onere economico per la riapertura e la futura gestione dello stesso; ...l'eventuale progetto degli interventi dovra' acquisire la compatibilita' urbanistica da parte del competente Ministero dei lavori pubblici il quale si esprimera', a norma dell'articolo 81 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, d'intesa con la regione interessata..."; la nuova societa' "Tazio Nuvolari" ha provveduto, nel frattempo, alla demolizione dei fabbricati pericolanti e fatiscenti ed alla bonifica del sedime aeroportuale; l'avvocatura dello Stato, nel febbraio 1996, comunicava al Ministero delle finanze ed alla direzione generale dell'aviazione civile di Milano Linate che, "... essendo stata adottata una variante al piano regolatore generale, operando le norme di salvaguardia urbanistiche, non e' possibile intraprendere nessuna opera volta alla riattivazione dell'aeroporto, in quanto questa destinazione e' difforme da quella prevista dallo strumento urbanistico in itinere..."; sia la protezione civile che i vigili del fuoco non hanno espresso uno specifico interesse all'approntamento ed all'utilizzo di un eliporto in zona Migliaretto; l'azienda ospedaliera "Carlo Poma" di Mantova ha da tempo una pista di elisoccorso al proprio interno e ne e' gia' prevista una nuova ricollocazione nel progetto, gia' finanziato dalla regione Lombardia, della costruenda nuova entrata del nosocomio; esiste a pochi chilometri dalla citta', in zona agricola, una aviosuperficie funzionante, approntata da privati, di cui gli avioamatori della citta' possono chiedere l'eventuale utilizzo; a non piu' di 20 chilometri dalla Citta' di Mantova vi e' l'Aeroporto Internazionale di Villafranca-Verona, giornalmente collegato con navetta bus alla citta'; se il Ministro dei trasporti confermi la nota conclusiva del DGCA del 13 giugno 1994 circa il non interesse nazionale per tale aeroporto; se si intenda di conseguenza sdemanializzare questa area, come espressamente richiesto dall'amministrazione comunale di Mantova, per destinarla, su sollecitazione dei cittadini, ad area verde pubblica attrezzata con struttura di carattere sociale, culturale, ricreativo e scolastico; se intenda attivarsi nei confronti della regione Lombardia, dell'amministrazione provinciale per espletare tutti gli atti necessari per la sdemanializzazione dell'area in oggetto. (4-02136)

L'aeroporto di Mantova Migliaretto, dal punto di vista demaniale, e' stato definito quale "civile statale" dal Comitato ex articolo 15 della legge n. 141/1963, con delibera in data 8 novembre 1982. Lo scalo e' chiuso da svariati anni ad ogni tipo di attivita' aerea e non ha interesse a livello nazionale, ma solamente a livello locale trattandosi di una struttura aeroportuale minore, che peraltro insiste al centro di un'area su cui sono gia' presenti, nel raggio di un centinaio di chilometri, aeroporti aperti al traffico di aviazione generale e non, quali Bologna, Ferrara, Modena, Parma, Reggio Emilia, Cremona, Brescia e Verona. Da un punto di vista tecnico, il sedime non e' attualmente agibile per alcun tipo di attivita' aerea; gli interventi, ai fini di una eventuale riapertura per una utilizzazione elicotteristica comportano un impegno finanziario che allo stato non trova previsione in bilancio. Nel 1993, nel corso della seduta del 1^ giugno la giunta comunale di Mantova ha deliberato di chiedere la sdemanializzazione del sedime dello scalo in oggetto, successivamente la Regione Lombardia ha espresso l'opportunita' di utilizzare in via temporanea una porzione dell'attuale sedime soltanto come elisuperficie, in quanto il Piano regionale dei trasporti non prevedeva quale priorita' la problematica relativa alle infrastrutture aeroportuali minori. In data 27 ottobre 1994 il Consiglio comunale di Mantova, con delibera n. 170, ha approvato una variante generale al piano regolatore generale destinando l'utilizzo dell'area demaniale del Migliaretto da infrastruttura aeroportuale ad area di uso pubblico "verde e parcheggio" e pertanto ha richiesto la sdemanializzazione dell'intero sedime aeroportuale. Successivamente in data 11 luglio 1995 la Direzione di Circoscrizione Aeroportuale, procedeva alla consegna, per un tempo determinato, alla societa' Tazio Nuvolari S.r.l. con sede in Mantova, di tutta l'area demaniale del Migliaretto al fine di consentire alla Societa' stessa di avviare i lavori di spianamento e recinzione dell'intero sedime onde evitarne usi impropri. Con delibera n. VI 7504 adottata nel corso della seduta del 1^ agosto 1996, la Giunta della Regione Lombardia non ha approvato la variante al Piano regolatore generale del Comune di Mantova in quanto ha ritenuto che l'aeroporto puo' costituire un importante e necessario nodo integratore di interscambio nel territorio mantovano su cui si stanno attuando altri interventi significativi nel settore dei trasporti. Inoltre ha osservato che Mantova, a livello di strutturazione di rete per l'aeroportualita' minore, puo' costituire un polo con ruoli legati fin d'ora al lavoro aereo ed al pronto soccorso/intervento. L'amministrazione ha pertanto valutato l'intera questione, tenendo conto degli interessi locali e quelli piu' generali dello Stato, e ha proposto di destinare parte del sedime aeroportuale di Mantova Migliaretto allo svolgimento dell'attivita' elicotteristica e parte, previa sdemanializzazione da effettuarsi d'intesa con i competenti Organi finanziari, a verde pubblico. A questo scopo e' stata quindi istituita una Commissione per l'individuazione delle aree da destinare rispettivamente allo svolgimento di attivita' elicotteristica e a verde pubblico, al fine di pervenire ad una definitiva e razionale utilizzazione dello scalo di Mantova Migliaretto. La Commissione sta svolgendo i lavori ed ha effettuato un sopralluogo sul sedime aeroportuale. Il Ministro dei trasporti e della navigazione: Burlando.



 
Cronologia
domenica 30 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Al G7 di Lione il Presidente del Consiglio Prodi si impegna a ridurre fortemente il deficit pubblico italiano.

mercoledì 31 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera, con 319 voti a favore e 284 contrari, approva l'articolo unico del disegno di legge di conversione A.C. 1857 del decreto-legge 20 giugno 1996, n. 323, recante disposizioni urgenti per il risanamento della finanza pubblica (provvedimento collegato alla manovra di finanza pubblica), su cui il Governo ha posto la questione di fiducia.