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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02263 presentata da DUILIO LINO (POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO) in data 19960722

Ai Ministri del tesoro e dei trasporti e della navigazione. - Per sapere - premesso che: la Corte costituzionale, con sentenza n. 243 del 19 maggio 1993, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 25 maggio 1993, n. 22, prima serie speciale, dichiarava illegittima l'esclusione dell'indennita' integrativa nel computo dell'indennita' di buonuscita, attuata nei confronti dei dipendenti pubblici, per contrasto con gli articoli 3 e 36 della Costituzione. Infatti, "l'esclusione in toto dell'indennita' integrativa speciale dal calcolo dei trattamenti di fine rapporto qui in discussione produce sostanziali e ingiustificabili sperequazioni e impedisce il pieno rispetto dei principi costituzionali della proporzionalita' e sufficienza della retribuzione, anche differita, del lavoro dipendente" (punto 12 della sentenza); nella sentenza e' stato inoltre richiamato il principio della retroattivita' nel computo dell'indennita' integrativa; detta sentenza ha dunque riconosciuto il diritto dei dipendenti, finora esclusi dal beneficio, all'inclusione dell'indennita' di buonuscita, sanando cosi' difformita' di trattamenti che si protraevano da anni e che nessuna legge aveva finora eliminato. Sempre la sentenza ha delegato al legislatore la determinazione della misura, dei modi e dei tempi di tale computo per rendere in concreto realizzabile il diritto riconosciuto. Si e' chiesto in sostanza l'intervento legislativo da realizzarsi in tempi ragionevoli; successivamente a tale sentenza veniva promulgata la legge 29 gennaio 1994, n. 87: "Norme relative al computo dell'indennita' integrativa speciale nella determinazione della buonuscita dei pubblici dipendenti", che all'articolo 3 recita: "il trattamento di cui alla presente legge viene applicato anche ai dipendenti che siano cessati dal servizio dopo il 30 novembre 1994 ed i loro superstiti, nonche' a quelli per i quali non siano ancora giuridicamente esauriti i rapporti attinenti alla liquidazione dell'indennita' di buonuscita o analogo trattamento"; al signor Ernani Santinelli, nato a Foligno il 19 settembre 1926 e residente a Cormano, in via Cadorna, 4, ex dipendente delle Ferrovie dello Stato, venne liquidata l'indennita' di buonuscita, a carico dell'allora Opafs, calcolata secondo i parametri del tempo, con esclusione della quota dell'indennita' integrativa speciale; il signor Santinelli ritiene di rientrare nelle norme di cui all'articolo 3 della legge 29 gennaio 1994, n. 87, poiche' rispetto alla data di cessazione dal servizio, antecedente, l'interessato ha perfezionato il rapporto firmando, in data 1^ dicembre 1984, l'accettazione dell'indennita' di buonuscita calcolata indebitamente con le norme di allora, bocciate poi dalla sentenza della Corte; il Ministro del tesoro e il Ministero dei trasporti, chiamati in causa, hanno dato una interpretazione restrittiva sia della sentenza della Corte che della legge n. 87, affermando che detto trattamento debba essere riconosciuto nei confronti degli ex dipendenti che, cessati dal servizio prima del 1^ dicembre 1984, abbiano validamente impugnata, in sede giurisdizionale, la liquidazione dell'indennita' di buonuscita a motivo della mancata inclusione, nella relativa base di calcolo, della quota dell'indennita' integrativa speciale, ed il cui ricorso fosse ancora in corso di definizione alla entrata in vigore della legge n. 87 del 1994; tale interpretazione pare non accettabile alla luce della inequivocabilita' della legge n. 87 del 1994. Appare altresi' difficile immaginare situazioni di ricorso in assenza della legge n. 87 del 1994, poiche' il ricorso sarebbe stato respinto -: se non ritengano tale interpretazione della legge n. 87 del 1994 snaturante e restrittiva; se non ritengano che casi come quello richiamato rientrino nella formulazione dell'articolo 3 della citata legge e per essi, dunque, debba essere liquidato quanto dovuto. (4-02263)

 
Cronologia
domenica 30 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Al G7 di Lione il Presidente del Consiglio Prodi si impegna a ridurre fortemente il deficit pubblico italiano.

mercoledì 31 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera, con 319 voti a favore e 284 contrari, approva l'articolo unico del disegno di legge di conversione A.C. 1857 del decreto-legge 20 giugno 1996, n. 323, recante disposizioni urgenti per il risanamento della finanza pubblica (provvedimento collegato alla manovra di finanza pubblica), su cui il Governo ha posto la questione di fiducia.